
Basandosi su materiale inedito tratto da interviste e documenti d'archivio, "John Bowlby. Dalla psicoanalisi all'etologia" racconta la vita e il percorso di ricerca del grande studioso, analizzando il processo di influenza reciproca fra la teoria dell'attaccamento e le scoperte in campo etologico, approfondendo in particolare il rapporto che legò Bowlby e l'etologo inglese Robert Hinde. Vengono inoltre documentati i numerosi scambi personali fra Bowlby e alcuni celebri colleghi (tra i quali lo psicoanalista James Robertson e l'esperto di psicologia animale Harry Harlow) e la collaborazione con Mary Ainsworth. Esplorando il significato di questi sodalizi, van der Horst getta luce sul graduale passaggio dalla psicoanalisi all'etologia, che avrà importanti ripercussioni non solo sul lavoro di Bowlby ma anche sull'intero campo della psicologia dello sviluppo.
Basandosi sulla teoria della dissociazione strutturale della personalità integrata con la psicologia dell’azione di Janet, gli autori, dopo una lunga esperienza clinica con pazienti traumatizzati, hanno sviluppato un modello di intervento a più fasi centrato sull’identificazione e il trattamento della dissociazione strutturale.
La terapia ha l’obiettivo di aumentare la capacità del paziente di adattarsi all’ambiente, per affrontare i compiti della vita quotidiana e tenere a bada i fantasmi legati a ricordi traumatici non elaborati.
Onno van der Hart insegna presso il dipartimento di Psicologia clinica dell’Università di Utrecht.
Ellert R.S. Nijenhuis lavora presso il centro per la salute mentale Mental Health Care Drenthe, in Olanda.
Kathy Steele dirige i Metropolitan Counseling Services, un centro di psicoterapia ad Atlanta (USA).
Il volume sottolinea la problematicità dei concetti di dissociazione e di trauma, alimentata negli ultimi decenni dalla proliferazione di teorie sulla dissociazione e sulla relazione fra dissociazione e trauma. Obiettivo del testo è contribuire al chiarimento dei concetti di dissociazione e di trauma. Richiamandosi alla teoria di Pierre Janet e qualificando la prospettiva adottata come neojanetiana, si propone un inquadramento teorico della dissociazione da trauma che si è rivelata utile nella terapia dei pazienti traumatizzati e si illustra in dettaglio il trattamento di elezione per i disturbi dissociativi, discutendo in particolare il ricorso a tecniche quali l'EMDR e l'Imagery. Il volume si rivolge tanto a clinici impegnati nella cura dei disturbi dissociativi quanto a ricercatori interessati a chiarire le relazioni fra dissociazione e trauma.
Attorno al fenomeno dell’omosessualità ruotano ancora oggi convinzioni infondate che giustificano l’omosessualità come tendenza innata e naturale, e pertanto favorevoli alla sua accettazione e normalizzazione. Studi scientifici più recenti portano però ad altra conclusione: l’omosessualità non ha alcun fondamento genetico ed è una condizione che si può superare. Ma è una condizione superabile anche da soli? Secondo l’Autore del presente volume, sì. Sulla base di oltre trent’anni di studi e di un’esperienza terapeutica che lo ha portato a contatto con più di 300 persone con questo orientamento, van der Aardweg propone nel presente volume una guida all’autoterapia. Nella prima parte, con rara chiarezza, analizza il fenomeno dell’omosessualità dal punto di vista psicologico, sociologico, culturale e morale; nella seconda parte propone un test per una più profonda conoscenza di sé e quindi un percorso terapeutico in cui il soggetto svolge un ruolo da protagonista.
Siamo tutti bisessuali? E omosessuali si nasce, o si diventa? Mentre la propaganda omosessuale recepita dai mass media insiste col dire che l'omosessualità è una insindacabile scelta culturale, uno psicologo olandese con anni di esperienza clinica sostiene, invece, che l'omosessualità ha radici psichiche non irreformabili che vanno attentamente valutate. E tali da offrire per gli omosessuali infelici che lo desiderano una possibilità di cambiamento.
Un testo di osservazioni psicoanalitiche sul neonato. Che cosa prova un bambino nei suoi primi quattro mesi di vita? Tale domanda sta al cuore della ricerca psicoanalitica sul neonato a partire da Freud. Ma dopo 50 anni di Infant Observation e di Infant Research la risposta può essere di molto approfondita...
Questo numero tratta i problemi delle famiglie, in psicoterapia.
Un libro che descrive alcune sedute di psicoterapia con bambini in difficolta, tenute nello studio dell'Autrice. Perche l'Autrice propone ai bambini in analisi: facciamo insieme una storia? Senza i personaggi immaginari della storia che crea con l'analista, il bambino non puo pensarsi: questa l'idea centrale del libro. Il libro di Dina Vallino ci consente di entrare nel suo studio e di assistere in diretta alle sedute psicoterapeutiche che ella conduce con rara maestria insieme ai bambini in difficolta e ai loro genitori... Nel corso del libro conosciamo bambini che portano in analisi sofferenze indicibili e li vediamo passo passo riprendersi l'infanzia perduta, ritrovare il piacere di giocare, di vivere, di esistere.
Il libro affronta il problema nel suo punto di massima difficoltà: come stabilire una collaborazione terapeutica con la madre e il padre insieme con il bambino nel qui ed ora della seduta di consultazione.
Storie cliniche, applicazioni e ricerche di psicoterapia infantile.

