
Il testo cerca di accompagnare il lettore all'interno dei diversi percorsi narrativi seguiti da ogni autore, suggerendo, nelle tre parti in cui si articola altrettanti modi per scoprire ed evidenziare le prospettive e i variegati accenti posti sulla tematica trattata. Una prima parte sviluppa alcune riflessioni sul rapporto tra formazione e approccio narrativo. La seconda parte propone chiavi di rilettura in prospettiva narrativa di tradizionali ambiti formativi. La terza parte evidenzia, attraverso il racconto e la ripresa di particolari situazioni di lavoro formativo sul campo, aspetti e coordinate di un approccio narrativo alla formazione-intervento.
Sono qui raccolti alcuni lavori fondamentali di uno dei padri della psicologia italiana contemporanea, alla quale ha offerto un contributo decisivo di svecchiamento e sprovincializzazione. Il mondo visivo che ci troviamo davanti agli occhi non è la semplice copia del mondo fisico che ci circonda, ma anche un "prodotto" del nostro sistema visivo che, attraverso una complessa serie di operazioni elabora i messaggi sensoriali.
Trasmettere l'eredità è un atto di consegna del Padre, atto che esige fedeltà al mandato ricevuto, in un mondo che ci addestra a un godimento senza freni e senza limiti, con il dovere di comprare secondo l'imperativo di mercato. Particella vagante, il soggetto si sfalda nell'anonimato perché la contemporaneità ha smarrito la funzione del Padre, con effetti decostruttivi operanti nella lingua, nella politica, nell'economia e nel sociale. Queste sono le conseguenze visibili di una crisi che parte da lontano e che si può definire con le parole dell'autrice "l'evaporazione del Nome-del-Padre".
Nell'attuale disgregazione etico-sociale, lo sfaldamento del soggetto e dei suoi legami assume rilievi senza precedenti. E' stato Sigmund Freud a intuire che a questa ferita si poteva rispondere solo a partire dalla domanda «Che cos'è un padre?». La psicoanalisi nacque e si sviluppò per difendere la funzione paterna, senza tuttavia fornire una lettura capace di superare il complesso edipico. Oltre e contro l'interpretazione junghiana, è spettato a Jacques Lacan (1901-1981) elaborare la dottrina freudiana, che, grazie a innovazioni teoriche determinanti, è atto efficace per la cura e riferimento inevitabile per leggere l'attuale disagio della civiltà. Così, la funzione paterna, intersecata da desiderio, Legge e godimento perde i connotati del padre veterotestamentario per assumere quelli del padre dell'amore. A presiedere questo passaggio è «La donna» a cui Lacan ha dato un fondamentale luogo di eccezione (pp. 232).
Giuliana Kantzà , psicoanalista, membro A.M.E. della Scuola lacaniana di psicoanalisi e dell'Associazione mondiale di psicoanalisi, ha insegnato al corso di Specializzazione in psicologia clinica all'Università statale di Milano. Docente all'Istituto freudiano di Milano, è autrice di: Althusser, il filosofo uxoricida; Passione dell'amore passione dell'odio; Come uccidono le donne.
Nodo alla gola, stomaco chiuso, sensazione di oppressione, respiro difficoltoso, sudori freddi, disturbi del sonno ecc: questi sintomi sono conosciuti da tutti poiché l'esperienza dell'angoscia è condivisa da tutti. Ma l'angoscia non è di un solo tipo. Lo stesso termine viene utilizzato per riferirsi a situazioni e vissuti che vanno da un'angoscia passeggera a turbe ansiose, veri tratti di personalità permanenti in alcuni. Presentando gli apporti degli approcci psichiatrici, psicoanalitici, cognitivisti, neurologici e filosofici sull'ansia, quest'opera mostra come dalla comprensione delle angosce scaturisca la scelta del trattamento.
Quando e come nasce il rapporto di coppia? In un'epoca come quella attuale in cui, visibilmente, non è più solo il matrimonio a definirlo, Kaufmann trova che l'indicatore dell'integrazione coniugale è la gestione comune del bucato; simbolo, nell'epoca della mediazione tecnologica, è la lavatrice. L'acquisto della lavatrice è, insomma, la prova materiale dell'esistenza della coppia. Intorno alla biancheria da lavare si ingaggia il conflitto dei ruoli sessuali. Analizzando chi manipola la biancheria nella vita quotidiana, ci dà informazioni sulla morale egualitaria e sui suoi limiti, una volta che questa entra a regolare nella pratica il rapporto tra ruoli domestici femminili e maschili.
Ai nostri giorni i rapporti d'amore sono tutt'altro che semplici: da un lato si desidera essere amati, dall'altro si ha paura di perdere la propria identità e il controllo sulla propria vita. Le persone sognano ancora dell'Amore, spasimano per perdersi in una passione, ma poi si ritraggono. Fino agli anni '70 il percorso amoroso veniva suggellato da una notte d'amore. Oggi, spesso ne è l'inizio. È così che dall'amore romantico si è scivolati in un amore "pragmatico", in cui il corpo è meno intimo dell'anima. Il mattino che segue a una prima notte d'amore non è perciò un momento come un altro, è lo stato nascente di un futuro ancora aperto, il momento in cui due persone escono dal set del loro film ed entrano nella quotidianità prosaica.
Aspetto caratteristico della psicologia umana è l'influsso intenso e costante degli impulsi d'amore da un lato, e degli impulsi d'odio e aggressività dall'altro. L'interferenza di questi due impulsi (soprattutto nei suoi risultati nell'ambito della vita quotidiana dell'individuo normale) è stata studiata molto attentamente da Melanie Klein e dalla sua scuola. Il presente studio, condotto in due distinti capitoli da Melanie Klein e Joan Riviere, fa vedere come questi impulsi si sviluppino fin dall'infanzia, come le nostre capacità innate d'amore e d'aggressività approfittino di ogni occasione per esprimersi, e come esse influiscano sullo sviluppo del carattere. Questo libro è un nuovo punto di partenza nell'esposizione della psicoanalisi: è un tentativo di descrivere in una terminologia priva di tecnicismi alcuni dei più profondi processi mentali che corrono sotto alle azioni e ai sentimenti della persona normale. Come breviario dei contributi originali di Melanie Klein alla psicoanalisi questo libro è diventato un classico della psicologia.