
Con Il Dio presente si conclude una trilogia su "Dio" dal punto di vista psicologico. Si è parlato del Dio morente (2020) prendendo spunto dalla crocifissione di Gesù avvenuta di venerdì, poi si è passati al Dio vivente (2021) sulla resurrezione di Gesù domenicale, mentre col Dio presente si affronta l'esperienza di Gesù avvenuta di sabato della "discesa agli inferi". Anche in quest'ultimo libro, come nei precedenti, quando si parla di Dio si intende rimanere sempre nell'alveo della psicologia o al massimo della psicospiritualità e non della teologia o della religione. Al centro dell'interesse è sempre il rapporto della persona con Dio, sia nella sua individualità che nella percezione comunitaria. Chi cercasse una critica serrata della religione, rimarrebbe deluso, perché l'autore offre al lettore una via per affrontare - dopo la vita e la morte - il dilemma del presente grazie anche e soprattutto allo spirito religioso, ancorato alla tradizione cristiana ma nell'apertura alle grandi tradizioni di pensiero del mondo intero.
Questo libro parla d'amore, amore delle donne per gli uomini e degli uomini per le donne, un amore che le donne di oggi sono invitate a rienventare: non più rivendicazioni di uguaglianza e non più separatezza, dunque, ma l'apertura a un rapporto che elimini ogni sfumatura di possesso. Non più "io ti amo", "io amo te", ma "amo a te", dove la "a" indica il riconoscimento di una differenza, di una irriducibilità e anche l'esitazione piena di rispetto di fronte al mistero dell'altro, un silenzio, una rinuncia a ogni forma di appropriazione: è il modello di una nuova forma di rapporto fra i sessi e di un nuovo modo di amare.
In questo volume Luce Irigaray dialoga con Sartre, Merleau-Ponty, Lévinas, e inoltre con Hegel e Heidegger, nell'intento di far emergere nella storia della filosofia occidentale una dialettica dell'intersoggettività fondata sulla differenza sessuale. L'autrice affronta il tema della relazione tra l'uomo e la donna al livello delle percezioni sensoriali e del rapporto con la natura: il corpo e il cosmo.
Rivolto ai clinici di ogni provenienza, questo manuale parte dall'assunto che le rigide divisioni di scuola siano solo un ostacolo. Esso costituisce la riverberazione clinica, con un fondamento teorico importante, del modello dei common factors e, promuovendo un'ottica d'integrazione di modelli, introduce la questione dei rapporti tra assetti traumatici e disturbi di personalità. Il modello RE.MO.T.A. costruisce un ponte tra le due principali teorie multimotivazionali - quella psicoanalitica di J. Lichtenberg e quella cognitivo-evoluzionista di G. Liotti - e la psicoanalisi relazionale. Nel tentativo di rispondere alla complessità di alcuni quadri psicopatologici si utilizzano dati provenienti da diverse fonti: la ricerca sull'infanzia, l'evoluzionismo, le neuroscienze, le teorie del trauma complesso, il trattamento dei disturbi dissociativi e della personalità, la psicologia sociale, la teoria dei sistemi complessi, la psicoterapia di gruppo. Le numerose storie cliniche narrate evidenziano come sia possibile integrare contributi diversi entro un modello multidimensionale eziopatogenetico della cura. Leggendo questo libro apparirà chiaro, altresì, che le teorie possono davvero diventare strumenti utili solo se trattate con spirito critico, per avventurarsi in ciò che non conosciamo e non conosceremo mai completamente: la relazione con l'altro, unica e irripetibile.
Un leader influenza con i suoi comportamenti le persone che dipendono da lui e le emozioni giocano un ruolo fondamentale.
In realtà ognuno di noi influenza gli altri e in questo senso siamo tutti leader.
I genitori sono dei leader, gli insegnanti sono dei leader, gli allenatori, i politici, i sacerdoti, i manager sono dei leader.
Quello che portiamo dentro è quello che diffondiamo, quindi occorre saper creare in noi emozioni positive, perché le nostre emozioni influenzano le nostre scelte e quelle degli altri. In questo senso la grandezza di un leader si fonda sulla capacità di far leva sulle emozioni. Dapprima sulle proprie, conoscendole e governandole; poi sulle emozioni degli altri. Far scorrere le emozioni non significa averle fuori controllo. D'altra parte negarle significa negare la vita.
Il leader emotivo sa che le esperienze possono portare a rinnovarsi, a formarsi, ad apprendere insegnando. Nessuno ha il monopolio della verità, ma un insegnante ha la responsabilità della ricerca. Non fornisce soluzioni, ma l'attrezzatura per il viaggio. Non si pone come meta, ma come compagno di viaggio.
Il leader emotivo sei tu manager a cui l'azienda ha affidato le persone, che sono la risorsa più importante e hanno un valore inestimabile, e tu sei chiamato a servirle e non ad usarle. Sei un leader emotivo quando sai chiedere scusa se sbagli e sai ascoltare. Quando non hai la risposta prima della domanda e non usi il tuo ruolo per sentirti importante. Tutti sono leader di se stessi e tutti hanno la tua stessa dignità, tu hai in più la responsabilità di guidarli senza pretendere di avere tutte le risposte. Questo libro, snello e ricco di esercizi pratici, è il primo passo per il tuo viaggio.
Il libro
L’anoressia e la bulimia nervosa rappresentano le patologie psichiatriche più complesse che un bambino o un adolescente possa sperimentare.
Questo libro raccoglie le esperienze di professionisti di fama internazionale in tale ambito di problemi e fornisce un contributo di grande valore sull’ampia gamma di questioni che un buon clinico deve conoscere al riguardo: dalla psicofarmacologia alle psicoterapie, dall’epidemiologia alla comorbidità con altre patologie psichiatriche, dai disturbi alimentari nei maschi alle tecniche di neuroimaging.
I curatori
Tony Jaffa, neuropsichiatria infantile, lavora al Phoenix Centre di Cambridge, specializzato nel trattamento di adolescenti con disturbi alimentari.
Brett McDermott dirige il Mater Child and Youth Mental Health Service di Brisbane, Australia, e insegna all’Università del Queensland
Spesso ci domandiamo: "Come mai alcune persone riescono con facilità in tutto quello che intraprendono mentre altre, sebbene dotate, collezionano solo insuccessi e frustrazioni?" C'è una sola risposta a questa domanda: volere, volere, fortissimamente volere! Il volume vuole offrire la possibilità di vincere nella vita e scoprire la chiave del successo acquisendo nel contempo una forte personalità per influire su se stessi e sugli altri.
Ognuno di noi può superare le malattie fisiche e psicologiche raggiungendo la pace interiore, condizione indispensabile per un percorso di guarigione completo.Vero e proprio approccio alla vita basato su dodici principi, ciascuno dei quali spiegato in un capitolo, il libro narra anche commoventi esperienze personali – dell’autore o di persone che ha conosciuto – a sostegno delle diverse tesi. I dodici principi si fondano su una spiritualità dal valore universale che non appartiene a una religione in particolare e non entra in conflitto con alcuna cultura.
Destinatari
Un libro dedicato a quanti necessitano di un piccolo aiuto nel loro cammino di guarigione fisica e spirituale.
L’autore
Gerald G. Jampolsky è medico psichiatra. Negli anni ‘70 ha fondato, insieme a Diane Cirincione, la Scuola per la Guarigione Attitudinale. Oggi i suoi centri (più di un centinaio) sono diffusi in tutto il mondo. Ha pubblicato tra gli altri: Trovare la via di casa (2009), Amare è lasciare andare la paura (2007), Addio sensi di colpa (2007).
Argomenti di vendita
Ad oggi esistono più di cento centri per la Guarigione Attitudinale nel mondo. Il testo affronta una tematica importante che incontra gli interessi del grande pubblico, perché affronta un tipo di spiritualità che ben si integra con la religione. La scrittura è semplice e diretta, che si fa forte anche dei casi personali narrati.