
La fiaba costituisce un importante ipocentro da cui possono nascere le onde di significato che raggiungono l'epicentro cognitivo ed emozionale del bambino, impegnato nel quotidiano processo di comprensione e costruzione di sé, della realtà e delle relazioni io/mondo.
Gli stereotipi di genere costituiscono una sorta di costellazione di elementi psicologici ritenuti più o meno tipici di un genere piuttosto che dell'altro. Il maschile ed il femminile rappresentano il fertile terreno entro cui le tessere di un puzzle si ancorano tra loro e si combinano coerentemente a formare un profilo di genere, in cui viene assimilato tutto ciò che ad esso è strettamente connesso, mentre viene discriminato ciò che, invece, risulta incoerente. Cosa è considerato da maschio e da femmina costituisce l'interrogativo delle autrici che intraprendono un excursus stereotipo, dall'età infantile a quella adulta, esaminando la differente articolazione dei due profili di genere. Il volume, diviso in due parti, affronta, nella prima, le prospettive teoriche più rilevanti relative al costrutto in oggetto ed analizza, nella seconda, i risultati di alcuni studi realizzati sugli stereotipi di genere nelle differenti età evolutive.
I grandi cambiamenti che hanno caratterizzato la seconda parte del XX secolo, l'accelerazione che tutto il sistema di vita ha ricevuto dalle nuove forme di comunicazione possono essere considerati fenomeni capaci d'intervenire sul profilo personale di ciascun essere umano, sul suo sentimento identitario e sulle modalità attraverso le quali lo stesso declina i ruoli che, nell'arco dell'esistenza, si trova ad affrontare. In questo quadro di rapidi e profondi sconvolgimenti che intervengono sull'agire e sul pensare umano, anche l'idea che ciascuno ha di sé in quanto genitore (reale o rappresentato) viene sottoposta ad un processo di rimodulazione continua.
L'anoressia e la bulimia rappresentano il disagio psicologico più diffuso fra le donne di questi decenni. Questo libro, rivolto alle persone che soffrono di disordini alimentari, a quelle che le circondano e a coloro che sono impegnati nella terapia, non intende essere un manuale che offre risposte preconfezionate, ma piuttosto di uno strumento aggiornato, capace di addentrarsi nelle ragioni ultime della malattia perché nato dall'esperienza diretta dell'autrice, a lungo anoressica e bulimica lei stessa, e dal quotidiano contatto con migliaia di ragazze sofferenti.
L'autrice si racconta per condividere la sua esperienza con tanti altri che hanno difficoltà nel rapporto con se stessi: «Il mio viaggio è iniziato con un treno... Finalmente mi sono attaccata al treno giusto, per ricominciare il viaggio della mia vita, e allora ho cominciato a stare meglio, a stare nella mia vita, a guardarla con i miei occhi, e non con quelli degli occhiali deformanti dell'immagine che mi ero costruita per non soffrire, ma che mi impediva di amare e quindi di vivere...».
Nell'isola di Okinawa vivono le persone più longeve del mondo: non è solo merito delle abitudini sane, ma anche e soprattutto di una vita sociale gratificante e intensa. In Occidente, invece, gli anziani si sentono un peso per la società e si ritrovano senza uno scopo con cui riempire le giornate. Come affrontare serenamente la vecchiaia? Da psicologa e da donna che ha appena superato i sessant'anni, Marie de Hennezel descrive con tono partecipe i tabù e i preconcetti sulla terza età, condanna la corsa insensata all'eterna giovinezza, suggerisce piccoli accorgimenti per accettare i cambiamenti inevitabili e imparare ad apprezzarli.
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Gonzague de Larocque, medico specializzato in sessuologia, è presidente dell'Associazione di Ricerca sulla Sessuologia delle Omosessualità (ARSH). Ha pubblicato, in collaborazione con Brigitte Canuel, "Des aveaux, chronique d'une enfance homo", un libro in cui racconta la scoperta della sua omosessualità. Attraverso i luoghi comuni, proliferati con l'irruzione sulla scena pubblica dell'affermazione gay, cerca di definire ciò che è oggi l'identità omosessuale.
Un nuovo campo del sapere si è venuto costituendo negli ultimi trent'anni; quello degli studi sul genere o "gender". Ne sono oggetto e tematiche portanti i rapporti tra genere, corpo, sessualità e soggetto riarticolati e ridefiniti con strumenti di analisi interdisciplinari. I saggi qui raccolti, scritti tra il 1987 e il 1998, riattraversano momenti e testi fondanti del pensiero sul genere, soffermandosi in particolare sui punti di snodo, di impasse e di svolta.

