
I casi clinici raccolti in questo volume furono pubblicati da Freud in un arco di tempo che va dal 1905 al 1920. Sin dalla loro prima comparsa, hanno rappresentato, e ancora oggi rappresentano, un fondamentale punto di incontro e di confronto tecnico per gli addetti ai lavori, ma anche uno strumento importante per chiunque voglia conoscere e approfondire il percorso di riflessione scientifica del fondatore della psicoanalisi. Questo volume rappresenta, in tal senso, un'opera di riferimento imprescindibile e contiene: "Il caso di Dora", "Il caso del piccolo Hans", "Il caso dell'uomo dei topi", "Il caso di Schreber", "Il caso dell'uomo dei lupi", "Un caso di paranoia in contrasto con la teoria psicoanalitica della malattia" e "Psicogenesi di un caso di omosessualità in una donna".
Noi non abbiamo proprio nulla da rimproverare a Schreber, né di aver avuto impulsi omosessuali, né di essersi sforzato di rimuoverli. Sono piuttosto gli psichiatri che hanno molto da imparare da questo malato, che si sforza, malgrado il suo delirio, di non confondere il mondo dell'inconscio col mondo reale.
La psicoanalisi ha proposto una nuova forma di conoscenza e terapia dell'anima umana. Ma proprio a causa dello stretto rapporto dottore-paziente, gli psicoanalisti hanno dovuto stabilire progressivamente regole e principi nel loro rapporto con i pazienti. Primo fra tutti il non lasciarsi coinvolgere emotivamente dal paziente durante l'analisi. In realtà non è stato sempre così. Questo libro vuole offrire una serie di esempi di "disastri della psicoanalisi", adottando una prospettiva storica basata sulle biografie dei fondatori della psicoanalisi.
Il quotidiano “Liberazione” attacca il Presidente dell’Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici,autore di questo libro,e inizia una furibonda campagna stampa contro gli psicoterapeuti che osano definirsi cattolici. In particolare,il tema del contendere è l’omosessualità.In questo libro,curato da Tonino Cantelmi e scritto con il contributo di psicologi e psichiatri cattolici e non,si ristabiliscono,in modo scientificamente documentato,alcune verità. Essere cattolici non è in contrasto con la psicoterapia, anzi gli psicoterapeuti cattolici assicurano più comprensione e neutralità di coloro che nascondono le premesse antropologiche del loro agire.E questa trasparenza, inoltre, tutela i pazienti credenti che vengono discriminati e irrisi per i valori religiosi professati da alcuni psicoterapeuti laici. Esistono problemi correlati all’egodistonia sessuale (cioè la non accettazione del proprio orientamento sessuale) e questi problemi meritano ascolto e attenzione terapeutica.Entrambe le conclusioni trovano conferma in centinaia di lavori scientifici in campo internazionale. Il libro si pone al centro di un dibattito troppo spesso sopraffatto da posizioni ideologiche prive di riscontro scientifico, come purtroppo hanno dimostrato le polemiche recenti.
CURATORE
Tonino Cantelmi,psichiatra,psicoterapeuta,docente universitario,è autore di oltre duecento pubblicazioni scientifiche,è stato il primo psichiatra in Italia ad occuparsi del rapporto fra la mente umana e le tecnologie digitali ed è considerato il maggior esperto italiano per quanto riguarda le dipendenze comportamentali.Presidente dell’Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici,è il Direttore della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva dell’Arpci.È il Direttore Scientifico della rivista “Modelli per la Mente”.
Altri contributi di Noemi Grappone, Emiliano Lambiase,Piero Petrini, Angelo Peluso,Alberto Scicchitano, Liliana Secchiamoli,Barbara Tirella.
L'arte dello stratagemma è un'arte antica, non solo perché è alla base di secolari tradizioni di saggezza, ma soprattutto perché appartiene agli esseri viventi: basta osservare animali e piante per registrare strategie di sopravvivenza, di difesa o di attacco. L'uomo ha semplicemente migliorato quello che da un'eternità la natura gli pone sotto gli occhi. L'intelligenza e la creatività applicate al coordinamento dei mezzi necessari per raggiungere uno scopo fanno parte di quella saggezza che da sempre guida - o dovrebbe guidare - gli esseri umani. Questa saggezza, però, va coltivata; le abilità vanno esercitate; le conoscenze approfondite. In questo libro Giorgio Nardone racconta e analizza queste abilità attraverso le tre tradizioni fondamentali che utilizzano gli stratagemmi come strumenti essenziali per la realizzazione dei fini: quella greca dell'astuzia, l'arte cinese della guerra e quella retorica della persuasione. Per superare gli ostacoli e sciogliere inestricabili garbugli con orientale eleganza e, perché no, un pizzico di leggerezza.
Cenerentola, vestita di stracci e accovacciata nella cenere, è una figura ben presente nel nostro immaginario e incarna l'ingiusta sofferenza di una persona nobile e buona perseguitata dall'invidia. In altre forme, con poche varianti, la ritroviamo nelle favole provenienti da ogni parte del mondo, come espressione di un contenuto profondamente radicato nella psiche umana. Un archetipo, in termini junghiani. Seguendo la traccia indicata dalla fiaba e illustrandola con numerosi esempi tratti dalla letteratura, dalla religione e dalla storia, Ann e Barry Ulanov esplorano il tema dell'invidia, un sentimento universalmente presente, ma così dolorosamente sgradevole da essere stato assai poco trattato nella letteratura psicologica.
“Cenerentola” è la storia di tutti i bambini costretti a crescere indesiderati in situazioni apparentemente ordinate. Come essi possano conservare malgrado tutto il loro desiderio d’amore o la loro speranza nella felicità è il segreto che incontreremo in questa fiaba. Una fiaba che vuole donare agli uomini il coraggio di restare fedeli alle proprie aspettative più audaci, nonostante tutte le umiliazioni, e di credere nel regno che è nascosto in ogni persona. Ed è per questo che gode di tanta popolarità e diffusione.
Il volume presenta uno spaccato della visione moderna, aggiornata (e non deformata) di questo paradigma, il comportamentismo, che ha lungamente dominato la psicologia del secolo scorso e che continua ad esercitare un importante ruolo propulsivo per lo sviluppo della scienza psicologica. Sono state abbandonate le vecchie posizioni riduzionistiche e riduttivistiche che hanno caratterizzato i primi anni di vita del comportamentismo, ma sono rimaste le radici metodologiche che hanno dato vita agli Evidence Based Interventions, l'approccio che predomina in vari campi della salute umana: quella fisica e, finalmente, anche quella psicologica. Il ritratto che ne è esce è quello di un approccio vitale e dinamico, sia nel dibattito teorico-epistemologico e nella ricerca sperimentale sui processi "cognitivi", tradizionale bestia nera dei comportamentisti, sia nello sviluppo di procedure applicative nei vari campi in cui il paradigma comportamentistico si è affermato, da quello clinico che vede lo sviluppo di nuove forme di psicoterapia, a quello educativo e sociale. Ciò che rende unico questo volume è che questo sviluppo è descritto da quanti negli ultimi quarant'anni lo hanno personalmente e attivamente vissuto: nomi storici del comportamentismo italiano e internazionale.
Branchi di maschi nella frenesia dello stupro collettivo: la predazione si ripete dai primordi della storia, attraversando immutata il processo di incivilimento, impennandosi nel cuore del Novecento e guadagnandosi ancora oggi grande spazio nelle cronache. Che si consumi come crimine di guerra, che collabori a finalità genocidarie, oppure si "normalizzi" in brutalità quotidiana in tempo di pace, vi agisce la stessa istintualità della barbarie più arcaica. È il cono d'ombra dell'identità maschile. Su di esso si concentra lo psicoanalista Luigi Zoja, internazionalmente noto per l'indagine sull'altra polarità maschile, quella del padre. La conciliazione di biologia e cultura, più fragile e instabile nell'uomo rispetto alla donna, è esposta da sempre a squilibri. I centauri del mito greco, esseri metà umani metà animali, ne rappresentano la forma estrema. La loro orda non conosce altro eros che l'ebbrezza orgiastica accompagnata dallo stupro, "incontrollabile come un pogrom". A differenza del violentatore singolo, il gruppo non ha coscienza di commettere un crimine. Del centaurismo come contagio psichico Zoja scandaglia i motivi e ripercorre le manifestazioni: dalla schiavitù sessuale delle donne native durante la colonizzazione dell'America Latina, all'epilogo senza onore della seconda guerra mondiale, agli stupri ritualizzati come "terapia" per le lesbiche (il jackrolling attuale in Sudafrica), fino alle condotte abusanti del 31 dicembre 2015 a Colonia.
È davvero possibile essere felici? E qual è il segreto per raggiungere questa condizione che l'uomo insegue da sempre? Yves Boulvin è convinto che la felicità non sia un obiettivo irrealizzabile e frustrante, e ci propone un percorso che non dimentica la vita e le sue esigenze concrete. Al contrario, Boulvin prende in considerazione proprio le difficoltà e le sofferenze di ogni giorno, facendosi forte della sua attività di psicologo e di esperto in relazioni interpersonali. In cento brevi testi - da leggere secondo l'ispirazione del momento o nella successione proposta - evoca i nodi e le fatiche del nostro quotidiano e ci invita a guardare le cose da un altro punto di vista. Spesso basta un piccolo cambio di prospettiva per leggere gli eventi con occhi più positivi e sereni, dando una svolta alla propria vita. Dopo la "cura Boulvin" le nostre piccole e grandi vicende (soprattutto quelle negative), le ombre e le luci, ciò che ci opprime e ciò che ci conforta, ci appariranno in una luce nuova e assumeranno un'importanza e una valenza molto diverse. Dimentichiamo troppo spesso che ogni uomo ha dentro di sé un seme divino, un tesoro che dobbiamo imparare a riconoscere e a valorizzare, in noi stessi e negli altri. Questo è il vero invito che ci fa Boulvin. Se lo accogliamo, scoprire l'altra faccia della vita ed essere felici non sarà più impossibile.

