
La terapia dinamica interpersonale è una psicoterapia psicodinamica per il trattamento dei disturbi dell'umore. Più specificamente, la terapia è dinamica perché si preoccupa di aiutare il paziente a comprendere l'interscambio tra la realtà interna e quella esterna rispetto a un pattern relazionale disturbato; è interpersonale perché si concentra non già sulle variabili intrapsichiche, ma sulle relazioni del paziente nella misura in cui si connettono con le sue problematiche attuali, dando origine a sintomi depressivi o d'ansia. Ed è breve perché si propone di raggiungere l'obiettivo entro un limite temporale definito, in linea con le necessità imposte dall'offerta di una terapia psicodinamica nei servizi pubblici e, sempre più, anche nel settore privato, dove aumenta la richiesta di interventi brevi. Il volume definisce in maniera chiara ed essenziale il contesto teorico di riferimento della terapia, accompagnato da dettagliate esemplificazioni cliniche utili per guidare l'intervento del terapeuta. Una preziosa risorsa per i clinici specializzati in psicoterapia psicodinamica che desiderino lavorare entro una cornice a tempo limitato.
Il volume è un'introduzione a un metodo innovativo di terapia familiare: utilizzare il lavoro intergenerazionale con le famiglie d'origine dei clienti non come momento terapeutico a sé stante, ma come consulenza all'interno di terapie individuali, di famiglia e di coppia. Il metodo permette al terapeuta di sfruttare le importanti possibilità offerte dal lavoro intergenerazionale senza essere obbligato a impostare in tal modo l'intera terapia.
I pazienti con disturbi di personalità narcisistico, evitante, ossessivo-compulsivo, dipendente, paranoide, passivo-aggressivo e depressivo sono numerosi nella popolazione generale e necessitano di interventi psicoterapeutici mirati, in grado di curare problemi interpersonali talvolta gravi e sintomi clinici invalidanti e persistenti. La Terapia metacognitiva interpersonale dei disturbi di personalità (TMI), che appartiene alla generazione delle psicoterapie cognitive sviluppate negli ultimi vent'anni, ha formalizzato procedure specifiche per trattare questi disturbi ed è oggi in grado di fornire, a terapeuti di qualunque orientamento, strumenti affidabili, chiari e riproducibili per impostare l'intervento. In questo manuale la TMI è descritta nelle sue procedure passo-dopo-passo, al fine di guidare l'azione del clinico in ogni momento del trattamento, dalla formulazione congiunta del caso alla progettazione e realizzazione del cambiamento. L'intervento mira a massimizzare la possibilità che il paziente aderisca al trattamento e progredisca verso il benessere e la realizzazione personale. II manuale, scritto in un linguaggio semplice, non gergale, descrive con accuratezza i problemi principali che questi pazienti pongono al terapeuta e offre un ampio ventaglio di soluzioni per risolverli. Dedica inoltre grande attenzione alla cura della relazione terapeutica, ritenuta uno degli assi portanti del trattamento di questi disturbi.
Momento di rottura, vero e proprio crollo narcisistico che sgretola la corazza caratteriale, la depressione è il luogo in cui lo psicoanalista incontra, più che altrove, il dolore e l'odio, la colpa e il lutto. Muovendo dall'idea della depressione come essenza della crisi esistenziale dell'era contemporanea, Davide Lopez e Loretta Zorzi delineano un modello di terapia che tende a far prevalere la consapevolezza del paziente sulle istanze portatrici dell'istinto di morte, mettendo in questione la tradizione psicopatologica non solo rispetto alla depressione ma anche rispetto all'intera concezione della cura.
Di fronte alla critica biblica occidentale e tradizionale che spesso si è distinta per autorizzare e suffragare lo stato di schiavitù non soltanto di Onesimo – lo schiavo che dovrebbe stare al centro della lettera di Paolo a Filemone, padrone di schiavi –, ma anche degli schiavi africani condotti a forza nel continente americano e qui dominati in condizioni disumane e disumanizzanti, i saggi raccolti in questo volume si pongono dalla prospettiva contingente e contestuale del non libero che non ha mai potuto essere che non razionale, non puro, non bianco, non maschio, non uomo. La modernità non ha eliminato l’oppressione dall’esperienza umana e la schiavitù continua a esistere ancor oggi, Onesimo vive ancora con noi e anche Filemone è ancora tra noi. Da punti di vista diversi, i vari studi mostrano come – nonostante l’abuso abominevole che si è potuto fare della lettera a sostegno della causa schiavista – Paolo in tutti i limiti della sua ambiguità ha sempre tenuto fermo che senza la carne, e la carne dello schiavo ristabilito nella sua giustizia, non può esserci riconciliazione.
Una raccolta di ricerche sulle terapie di gruppo. Le ricerche presentate in questo libro vogliono costruire scenari possibili di terapie, organizzare setting usando la funzione positiva dei limiti dei contesti di vita, per inseguire e curare la traccia alcune volte fioca dei processi formativi con la convinzione psicoanalitica" che le trasformazioni sono nella vita prima che nelle tecniche e che le sole tecniche, utili sono quelle capaci di rispettarne e curarne la naturale progressione. "
L'elevata complessità dei casi affrontati nei servizi pubblici richiede relazioni di aiuto adeguate ai contesti e alla peculiarità dei pazienti-utenti. Affinché le azioni terapeutiche siano efficaci sono necessari un dialogo interdisciplinare rispettoso dei differenti modelli teorici e operativi (sistemici, psicodinamici, relazionali...) e una costante integrazione professionale. Il cambiamento non potrà essere circoscritto ai soli rapporti diadici terapeuta-paziente, ma sarà attivato nell'interazione tra i due grandi campi relazionali intersoggettivi: il gruppo di lavoro e il sistema individuo-famiglia. Con l'apporto di ricerche psicologiche sui processi evolutivi e con l'ausilio di numerosi casi clinici, il testo delinea un modello metodologico utile per valutare e costruire criteri d'azione integrati tra professionisti di diverso orientamento.