
Questo breve "manuale di sopravvivenza" si rivolge in particolar modo, ma non esclusivamente, ai giovani, a coloro che si affacciano nel grande mare delle relazioni interpersonali e affettive. Partendo dal presupposto che il sistema di attaccamento ha un'importanza cruciale nei rapporti tra le persone, soprattutto quando disfunzionale, il manuale intende fornire delle semplici "regole" per far sì che quel tipo di relazioni prenda la giusta direzione. In questo modo si evitano le connessioni in cui un bad boyfriend e una bad girlfriend distruggono progressivamente la base di affettività, inaridendo il rapporto. Il manuale è inoltre utile a tutti coloro che desiderano conoscere la natura del comportamento e attaccamento di ognuno di noi e quella del rispettivo partner; Dellacà insegna a esplorare le zone d'ombra del proprio stile di legame, come metterle in luce e farle diventare una risorsa per un profondo cambiamento interiore.
Il termine "teatro creativo" si riferisce ad una qualità del processo drammatico che può essere presente in ogni forma teatrale e che è particolarmente enfatizzata in alcune forme teatrali "di frontiera": un processo il cui principale risultato è connesso con le trasformazioni che mette in moto nelle persone che vi prendono parte. Il libro vuole fornire un contributo teorico e pratico a tali applicazioni dei metodi drammatici, attraverso una parte teorica in cui vengono delineati i principi del dramma creativo, gli antecedenti e i campi applicativi, e una parte pratica in cui vengono descritte 200 tecniche di semplice applicazione. Il libro è rivolto a drammaterapeuti, psicodrammatisti ed operatori di teatro sociale.
In questo libro, il lettore, neofita o già competente in materia, viene guidato nello sviluppo e nell’applicazione dei principi della terapia cognitivo-comportamentale attraverso le fasi di strutturazione della terapia stessa: accoglienza del paziente, formulazione del caso, pianificazione del trattamento e strutturazione delle sedute successive.
Il volume illustra come riconoscere i punti decisionali quando insorgono nella seduta, come valutare le strategie più utili e opportune rispetto allo specifico paziente, come modificare le strategie adottate o individuarne di nuove a seconda delle necessità emerse dalla concettualizzazione cognitiva del caso e, infine, come valutare il grado di successo della strategia rivisitata.
Al fine di rendere il manuale più fruibile e comprensibile, gli autori ricorrono a estrapolati di colloqui clinici così da illustrare le dinamiche caratteristiche della terapia e, nel contempo, evidenziare possibili difficoltà nella progressione del trattamento, ponendo particolare attenzione al superamento delle difficoltà che possono presentarsi nella pratica clinica e alla prevenzione di eventuali ricadute.
Tali caratteristiche rendono il volume un indispensabile ausilio clinico per l’acquisizione di nozioni e competenze fondamentali per la corretta progettazione e svolgimento dell’intervento terapeutico a beneficio del paziente.
Dodici capitoli principali costituiscono l'ossatura dell'opera: sono trattazioni di tutte le principali scuole di terapia della famiglia, scritte da esponenti di primo piano di ciascun orientamento. La sezione clinica è preceduta da un'introduzione storica e concettuale e seguita da una sezione dedicata a particolari aspetti della professione, quali la formazione e la supervisione, il trattamento dei casi di divorzio e gli aspetti etici e legali. L'edizione italiana, condotta sulla seconda edizione americana, è arricchita da una sezione dedicata alla ricerca in terapia della famiglia, da una trattazione dell'approccio familiare nei Servizi pubblici e una sezione dedicata alle scuole italiane di terapia della famiglia
Il volume illustra le basi filosofiche, i fondamenti teorici e le applicazioni cliniche della terapia razionale emotiva comportamentale (Rational Emotive Behavior Therapy, REBT), approccio basato sull'opera di Albert Ellis, che con i suoi scritti e la sua attività clinica ha avuto un'enorme influenza nell'ambito della psicoterapia. Concepita sia per i terapeuti in formazione sia per i professionisti più esperti, questa guida pratica introduce i principi di base della REBT, illustra le strategie terapeutiche generali e fornisce molti esempi di dialoghi tra terapeuta e paziente. Il volume esamina le diverse fasi della terapia, presentando le specifiche procedure e competenze richieste al terapeuta, illustrate attraverso un'ampia selezione di casi clinici. Gli autori descrivono una serie di tecniche e di interventi strategici, sottolineando l'utilità di un approccio integrato. L'importanza di costruire una solida alleanza terapeutica e l'impiego di tecniche cognitive, emotive, evocative, immaginative e comportamentali costituiscono due aspetti fondamentali di questa terapia. Vengono infine presentati i modelli terapeutici applicabili al trattamento di una serie di problemi: ansia, depressione, traumi, attacchi di rabbia, disturbi di personalità e dipendenza da sostanze.
Sono passati più di 40 anni da quando la psicologia, trovando un sostegno normativo nell'art. 80 della L. 354/1975, ha fatto il suo ingresso negli istituti di prevenzione e di pena, consentendo nel tempo, di disegnare la peculiarità dell'intervento psicologico in ambito penitenziario. Il recente transito delle competenze dalla sanità penitenziaria al SSN, ha poi posto l'accento sull'importanza di erogare adeguati trattamenti e cure, poiché, occuparsi della salute delle persone detenute equivale a mettere in atto interventi di salute pubblica nell'accezione più ampia del termine. Il volume nasce dall'incontro creativo tra l'esperienza e il "giovanile" bisogno di orientarsi che, tra celle reali e celle culturali, accompagna il lettore nella specificità del contesto ai più precluso. Questa pubblicazione ha, quindi, una duplice ambizione: 1 svolgere una funzione di guida per i giovani professionisti che, chiamati ad una assunzione di responsabilità, intervengono nello specifico penitenziario; 2 illustrare e diffondere all'esterno la capacità della psicologia di intervenire e determinare l'attesa rivisitazione del "sé stile di vita" nella persona detenuta.
Il manuale, ormai giunto alla sua quinta edizione, è un testo fondamentale per gli operatori del settore poiché analizza in modo esaustivo argomenti quali il colloquio criminologico, le modalità di trattamento penitenziario e quindi le misure alternative alla detenzione, la comunicazione non verbale del detenuto, le cause della criminalità e le modalità per un corretto esame psichico con alcuni esempi di perizie psichiatrico-forensi. La pluriennale esperienza dell'autore, inoltre, arricchisce il volume con l'analisi della pericolosità sociale, le perversioni sessuali e le tipologie di serial killer, ivi inclusi esempi di singoli casi trattati, con la classificazione dell'FBI e quella più aggiornata di Mastronardi-Palerm, il maltrattamento dei minori, l'omicidio in famiglia in Italia e il figlicidio, il mass murder e il family mass murder e le circonvenzione di incapace miratamente alle persone anziane.
La tesi di laurea nelle discipline sanitarie va sviluppata secondo criteri e caratteristiche precise: ogni passaggio richiede conoscenze e competenze specifiche, proprie della letteratura scientifica, che di rado lo studente in procinto di laurearsi ha completamente maturato durante il suo corso di studi. Questo volume - rivolto agli studenti di medicina, psicologia, scienze infermieristiche e discipline sanitarie in genere - rappresenta una guida pratica e operativa al lavoro di tesi di laurea, con l'intento di fornire al laureando le competenze necessarie per completare al meglio questo percorso. Dalla scelta dell'argomento alla discussione conclusiva, dall'organizzazione del materiale alla sua stesura, dalla ricerca bibliografica all'analisi dei dati, in questo volume vengono affrontati i singoli passaggi del lavoro di tesi attraverso indicazioni semplici e operative, al fine di renderlo più agevole e proficuo, senza incorrere in errori banali o inutili sprechi di tempo.
Un testo sull'analisi psicoanalitica della geografia della mente. Come utilizzare nel lavoro clinico alcuni concetti elaborati da Bion, senza rimanere troppo soggiogati dal suo mito. In altri termini, come pensare i concetti proposti da Bion esprimendoli con le proprie immagini e parole, il proprio stile e la voce.
Psicologi e linguisti, neuroscienziati e filosofi hanno sondato la natura della vita mentale. È mancata, tuttavia, una prospettiva interdisciplinare che riuscisse a fornire risposte soddisfacenti a questi interrogativi fondamentali o che, se non altro, portasse a formulare una definizione di "mente". Daniel J. Siegel realizza qui un collegamento tra i differenti domini della conoscenza, creando un testo che, fin dal modo in cui è organizzato, mostra come funziona la mente. La struttura del volume, che si può leggere per "mappe" o "percorsi guidati", rispecchia infatti la naturale modalità di apprendimento del cervello. Aprendo il libro a una pagina qualsiasi, troverete un "punto d'ingresso" che vi guiderà, in un modo che voi stessi potrete scegliere, alla scoperta della rete integrata di conoscenze. Accompagnandoci tra le multiformi fondamenta della neurobiologia interpersonale, l'autore ci spiega come le conoscenze derivanti da questo nuovo approccio possano essere applicate, nella vita personale e in diversi ambiti professionali, per favorire lo sviluppo di una mente sana, di un cervello integrato e di relazioni empatiche.