
Il XX secolo ci ha lasciato un'eredità impegnativa: il progetto di una giustizia sociale democratica che garantisca al cittadino una vita dignitosa e che si ponga come ideale in base al quale regolare la vita sociale e legittimare l'ordine politico. Di fronte alle sfide del nuovo secolo si avverte con particolare urgenza la problematicità di questo ideale e l'esigenza di capire se esso trovi spazio nella vita collettiva, in particolare presso le nuove generazioni nelle quali è riposto il futuro delle nostre società.
Abbattimento della borghesia, dominio del proletariato, sovvertimento della vecchia società fondata sul conflitto di classe, istituzione di una nuova società senza classi né proprietà privata: questi gli obiettivi del pensiero politico di Marx, che diedero vita, nel 1848, al "Manifesto del partito comunista". Un opuscolo che ebbe vicende burrascose, più volte censurato, più volte ripubblicato, e sicuramente uno degli scritti politici più influenti del nostro tempo.