
"Questa raccolta di saggi sulla scienza politica in Italia apparve la prima volta nel 1969... Fu ristampata due volte, senza variazioni, nel 1971 e nel 1977, come testo universitario... Da allora sono passati quasi vent'anni. Ma l'interesse degli studiosi per l'opera di Pareto e di Mosca, e in genere per la teoria delle élites, non è mai venuto meno. La presente edizione comprende due miei nuovi scritti su Pareto, un nuovo saggio su Mosca, una relazione congressuale sulla storia della scienza politica in Italia, e un frammento inedito sull'operetta d'ispirazione moschiana,'Essenza della politica'(1946), dello storico Gabriele Pepe." (Dalla prefazione alla nuova edizione di Norberto Bobbio)
La fine della Prima Repubblica dura da un decennio. E non è ancora finita. Alle origini di questa crisi sta la perdita di rilevanza geopolitica e strategica che l'italia ha subito dopo il crollo dell'impero sovietico. Siamo e restiamo senza rete, in un contesto internazionale tuttora sismico.
Chi vincerà le prossime elezioni? Questo libro non lo dice, ma aiuta a capirlo. Come? Descrivendo e analizzando il fattore decisivo per la prevalenza dell'uno o dell'altro schieramento: la conquista degli astenuti. E' stata infatti l'assenza dalle urne di alcuni e il ritorno di altri ad avere determinato, molto più che altri elementi, il risultato delle passate consultazioni. E così sarà anche per le prossime.
Mentre vengono meno le promesse della cultura industriale e della tradizione democratica liberale, le condizioni di vita e il livello morale negli Stati Uniti si deteriorano ogni giorno di più, come dimostra il crescere del divario tra gli estremi della scala sociale, l'aumento del crimine e della violenza, la crisi dei modelli comportamentali, la degenerazione del tessuto sociale urbano. Eppure le élite politiche e intellettuali non sono in grado di fare fronte al problema, hanno perso i contatti con la realtà in cui vivono. Lo stesso dibattito ideologico si indirizza quasi solo a problemi d'importanza marginale (le polemiche sul "politicamente corretto" e simili). Un quadro desolante, un'analisi disincantata della società americana contemporanea.
La rinuncia alla sovranità nazionale, alla libertà e alla democrazia è alla base del Progetto-Europa. Di questi problemi in Italia non si è mai discusso a causa dell'assoluta censura instaurata intorno all'Unione Europea. Di fatto si dà per scontato che gli italiani, seguendo il destino della loro storia, debbano diventare succubi di un potere straniero. Questo libro, in forma di sintetico e aggressivo pamphlet, è il personalissimo tentativo di un antropologo per convincere gli italiani a riflettere su quello che il Trattato di Maastricht comporta: la possibile perdita di qualsiasi libertà e il rischio della frammentazione dello Stato... Nuova edizione aggiornata.