
"Lo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non è in grado di garantire." Questa celebre tesi costituisce il centro del percorso intellettuale di Böckenförde, che spazia dal pensiero politico alla dottrina della costruzione, dalla storia delle idee alla teoria del diritto. È a partire da quella tesi che si è sviluppato il noto dibattito tra Habermas e Ratzinger sul ruolo della religione nelle società democratico-pluraliste e sulla loro crisi etico-culturale. L'intuizione fondamentale di questo lavoro è che quanto costituisce la forza e l'identità della modernità politica sia anche la fonte della sua perenne difficoltà. Ovvero che il prezzo della secolarizzazione, la quale accompagna lo Stato costituzionale di diritto, sia un permanente deficit di legittimazione, che deve essere colmato attraverso un'opera di autoriflessione culturale e etica diffusa, senza illudersi sulla presunta autosufficienza delle procedure. Modernità non può né deve significare neutralità assoluta. Dalle indagini sulla natura dello Stato moderno e sul suo ruolo nella laicizzazione delle società, fino all'analisi della prospettiva sopranazionale europea come compimento di un patrimonio costituzionale comune, nutrito di cultura politica e non solo di tecnocrazia, attraverso l'approfondimento di grandi classici come Hegel e Schmitt, il saggio offre un percorso ragionato del pensiero di uno degli esponenti più rappresentativi della cultura giuspolitica tedesca contemporanea.
Hessen, Diritto e morale Una riedizione di due brevi scritti di Hessen, che costituiscono un'inquadratura concettuale dei rapporti del diritto con la dottrina e la vita morale. Hessen facilita al lettore l'interpretazione di un dramma dal quale affiorano soluzioni positive.
Il 10 dicembre 1948 veniva approvata la Dichiarazione universale dei diritti umani. Il tema dei diritti umani di natura universale è al centro di un dibattito tanto nel mondo accademico quanto in quello delle associazioni e delle organizzazioni non governative. In particolare, ci si interroga sulla necessità di superare il sistema delle Nazioni Unite e sul rapporto tra diritti umani e democrazia. I diritti umani possono essere intesi come l'applicazione di un sistema di governo democratico? Se la democrazia è diventata un sistema di valori universale, sono adeguati i dispositivi finora esistenti per concertare le scelte politiche dei singoli stati? E' forse necessario estendere la democrazia anche ai rapporti tra stati?
Difendere un modello procedurale di democrazia e valutare se e in quale misura la garanzia dei diritti fondamentali possa conciliarsi col principio democratico che sta alla radice dei nostri ordinamenti giuridici: è il duplice obiettivo di questo saggio che, nel raffigurare come naturale custode dei diritti il potere legislativo piuttosto che il giudiziario, propone una prospettiva politico-giuridica controcorrente nell'odierna cultura italiana e internazionale.
Storia, stato, chiesa e modelli culturali di famiglia.
Attraverso ventisette classici, la lunga marcia dei diritti, da prerogative dei soli cittadini a pretese legittime di ogni essere umano, contro ogni forma di potere pubblico e privato.
Nel periodo tra le due guerre mondiali la Santa Sede ridisegna una sua nuova internazionalizzazione. Il neointransigentismo conservatore di Pio XI "sprovincializza" definitivamente i cattolicesimi nazionali e guarda oltre i confini europei. Le nuove vie diplomatiche, infatti, non si esauriscono nei complicati rapporti con il fascismo e il nazismo. Il pontificato di Pio XI colloca la dimensione internazionale del Vaticano in un intrinseco rapporto con le grandi mutazioni che seguono la Grande guerra, la Rivoluzione russa e il cosiddetto "americanismo". La Chiesa di Roma non si limita alla condanna religiosa del comunismo, ma parte da essa per valutarne la grande pericolosità anche sul piano della politica internazionale. I gesuiti sono gli ideologi e i tessitori della ferrea battaglia contro il comunismo ateo. Mentre gli Stati Uniti cominciano a diventare preziosi interlocutori del Vaticano, anche grazie alla sintonia della Dottrina sociale con le politiche sociali introdotte da Roosevelt. Le ricerche presenti nel volume, oltre a utilizzare diversificate fonti internazionali, valorizzano nel modo più proficuo il fondo dell'Archivio Segreto Vaticano relativo al pontificato di Pio XI.
Pagine Facebook di ambasciate con migliaia di like, summit internazionali in diretta su YouTube, blog scritti da diplomatici, profili Twitter di ministri degli esteri e capi di stato. Negli ultimi anni, numerosi governi stanno utilizzando gli strumenti del Web partecipativo per promuovere i propri interessi strategici all'estero. L'uso dei social media per comunicare e interagire con l'opinione pubblica sta rivoluzionando una delle professioni più tradizionali: il diplomatico, in passato pronto a trincerarsi dietro il consueto "no comment", ora si avvale sempre più attivamente di internet per instaurare un rapporto diretto con i cittadini che, grazie alle nuove tecnologie, riescono ad avere un peso maggiore nei processi decisionali e che possono diventare dunque un ottimo alleato, o un insuperabile ostacolo, anche nella gestione dei rapporti tra le nazioni. Attraverso l'approfondimento di numerosi esempi e tecniche di comunicazione, il volume illustra l'innovativo uso dei social media in diplomazia per influenzare l'opinione pubblica, promuovere l'immagine degli Stati e perseguire gli obiettivi strategici nel panorama della nuova geopolitica digitale.
Il presente Compendio, sia pur in termini concisi, si propone di offrire un quadro sintetico ed il più dettagliato possibile dell'argomento, troppo spesso affrontato in maniera rapida e superficiale, stuzzicando la lettura attraverso tematiche generalmente abbandonate o frutto di una elaborazione prolissa e per soli "addetti ai lavori". Di particolare rilevanza le tavole sinottiche di riepilogo che tentano di riassumere in forma schematica i temi della trattazione.
Dio, patria e famiglia sono tramontati. Un declino graduale, lungo la modernità, accelerato nel Novecento, esploso nei nostri anni. Sono stati il fondamento ideale e morale, storico e pratico della vita umana e di ogni civiltà. Il crollo di un muro, due torri e tre principi è alle origini della nostra epoca. Con il muro di Berlino cadde il comunismo, sorse l'Europa e dilagò la globalizzazione. Con le due Torri gemelle cadde la supremazia inviolata degli Stati Uniti e riemerse la storia dal fanatismo. Ma col declino di religione, patria e famiglia si spegne la civiltà e si ridisegna radicalmente la condizione umana. Di tale crisi di solito non ci diamo pensiero, ma ne scontiamo gli effetti ogni giorno. Ereditiamo il vuoto e la perdita di questi tre cardini con la stessa naturale passività con cui i nostri padri ereditarono la fede e la loro osservanza. In queste pagine Marcello Veneziani non esorta a barricarsi tra le rovine, fingendo che nulla sia accaduto, non coltiva illusioni. Ma cerca di capire i motivi della loro caduta, ne osserva l'assenza nel mondo presente, riflette su cosa ci siamo persi e cosa abbiamo guadagnato, cosa c'è al loro posto e da cosa oggi si può ripartire per rifondare la vita. Un viaggio che si dipana tra filosofia ed esperienza individuale, pensieri dell'anima e sguardi sul nostro tempo. L'incontro con Dio, patria e famiglia avviene seguendo un percorso originario e originale.
Ecco come si svolgono le battaglie campali per il controllo del potere politico ed economico negli Stati Uniti. Lo scandalo Enron - di dimensioni nemmeno paragonabili al caso Parmalat - è stato solo la punta dell'iceberg. Questo libro racconta storie di competizione sfrenata: Microsoft contro Google; Pepsi contro Coca-Cola; Creazionisti contro Evoluzionisti. Vere e proprie sfide globali, dove vince chi elimina l'avversario. L'America il cui istituto bancario più importante - la Citybank - è perennemente devastato da scandali finanziari. E manda i propri dirigenti a lezione di Etica. L'America delle contraddizioni: da un lato campagne pubbliche contro l'obesità - una vera e propria epidemia che colpisce soprattutto i bambini -, dall'altro, sostegno politico alle lobby dell'industria alimentare (Burger King, Del Taco). L'assurda campagna dei Creazionisti, che con l'appoggio di Bush e dei repubblicani tentano di trasformare in verità scientifica il "disegno intelligente" della Genesi. E ancora la sanità, che ha abbandonato a se stessi milioni di americani, senza alcuna copertura. E le nuove leggi contro il terrorismo, che hanno annientato privacy e libertà privata attraverso tecnologie subdole e raffinatissime - microchip sottocutanei, documenti leggibili a distanza - che "localizzano" ovunque: al cellulare, al supermercato, in strada, al lavoro (attraverso il badge aziendale). Storie di una violenza invisibile, che stanno trasformando il Paese.