Signore di Firenze, dopo la pace di Lodi, in un'epoca in cui la ricchezza sembrava fare a gara con la creatività, Lorenzo il Magnifico fu esattamente l'incarnazione dell'uomo nuovo di cui parlava Pico della Mirandola. Interlocutore e nemico di re, pontefici e principi e allo stesso tempo mecenate e poeta, Lorenzo riusciva a governare e a vivere secondo le sue attitudini mantenendo allo stesso tempo l'applicazione e l'entusiasmo, la riflessione e l'impeto. Questo libro narra di una vita straordinaria, con un taglio che affianca alla ricostruzione storica della Firenze del tempo l'abilità narrativa.
Figlia di Lorenzo II duca d'Urbino, moglie di Enrico II re di Francia e madre di tre sovrani (Francesco II, Carlo IX ed Enrico III), ma soprattutto donna intelligente e ambiziosa, altera e appassionata, Caterina de' Medici (1519-1589) divenne presto protagonista di un secolo in cui l'"eccesso" era la regola. La sua passione per il gioco della politica le permise così di manovrare uomini e destini nell'Europa rinascimentale e le guadagnò il titolo di "Madre di Francia".
Niccolò Macchiavelli è un intellettuale "italiano" in una Italia dilaniata e divisa, terra di conquista, e senza identità nazionale. Un commediografo che ha affascinato e divertito Goldoni e Marx. Il precursore della politica razionale e laica e il teorico dello Stato-Principe repubblicano. Il protagonista di una vita singolare, vissuta in un tempo di arte solare e di tenebre profonde. Lucio Villari affronta i temi fondamentali del pensiero politico e storico di Macchiavelli e della più recente critica machiavelliana e ne racconta la vita in una narrazione avvincente e nello scenario di un secolo, italiano e europeo, drammatico e irripetibile.
Domenica 28 maggio 1606. Una partita di pallacorda in Campo Marzio, a Roma. la posta in gioco è di dieci scudi. Un contrasto, le voci si fanno concitate, dalle racchette si passa alle spade. Poco dopo un corpo giace sul selciato, privo di vita. L'omicida, ferito, si dà alla fuga, ben presto inseguito da una condanna al bando capitale: chiunque sia in grado di identificarlo può eseguire la sentenza di morte. Quel trentacinquenne in fuga si chiama Michelangelo Merisi da Caravaggio, tra i maggiori pittori d'Italia. Questo libro ne racconta la turbolenta e tragica storia: le vicende di un artista alieno a ogni convenzione e di un'arte che, forse più di ogni altra, è testimonianza di una viscerale necessità di espressione.
"Perché Sciascia è diventato lo scrittore che sappiamo? E qual è stata la mossa iniziale? Ho scritto questo libro per rintracciare i punti eminenti della vita di un uomo tra i più colti e raffinati di questo secolo, formatosi - e questo andava indagato, perché ha dello straordinario - nell'angolo più povero dell'Italia più povera, violenta e dimenticata. Vero è che nella Sicilia di Sciascia erano già nati Pirandello, Quasimodo, Brancati e Vittorini, ma è altrettanto vero che Leonardo Sciascia, contrariamente a loro, non si è mai allontanato dalla terra d'origine (mai per più di un mese di seguito), e anzi ne ha fatto punto d'osservazione ideale, addirittura una metafora del mondo." Matteo Collura.
La vita di Emilio Lussu fu un susseguirsi ininterrotto di avventure: quattro medaglie in guerra; la risposta armata allo squadrismo; il carcere, il confino e la fuga da Lipari con Rosselli e Nitti; l'opera di "diplomazia clandestina" svolta fra Spagna, Inghilterra, Francia e Stati Uniti. Un socialista "irregolare" perché libertario, antiautonomista, svincolato dal PCI, eppure consapevole che solo la coesione fra le forze di sinistra avrebbe permesso di "costruire l'Italia".
La chiave essenziale, spesso sottovalutata, della conoscenza e della comprensione di Marco Polo è la venezianità che lo straordinario viaggiatore porto con sé fino ai confini della terra. Questa "Vita" gioca la carta delle contrapposizioni e delle analogie tra la civiltà veneziana e il caleidoscopio delle civiltà orientali. La ricostruzione di Zorzi accompagna il lettore tra terre popolate da genti strane e diverse, attraverso le prigioni di Genova, fino all'ombra del campanile di San Marco, alle beghe politiche e familiari della Venezia del Trecento, alla scoperta della vicenda e della personalità di Marco Polo.
La figura di Caio Giulio Cesare ha da sempre attratto studiosi e appassionati di storia e su di essa possediamo numerose testimonianze sia da fonti dirette, ad esempio Tacito e Svetonio, sia dall'opera di numerosi storici. Il merito di questa biografia è quello di restituirci un punto di vista universale sull'emblema stesso della romanità. Jérome Carcopino è riuscito a cogliere tutte le sfaccettature di una personalità complessa e multiforme ma soprattutto ha avuto l'abilità di inserile nel contesto storico appropriato restituendo al lettore un affresco vivido e realistico della Roma del tempo. Il ritratto che ne emerge è quello di un politico duttile ed energico, dotato di grande carisma che lo portò a compiere la fondazione dell'Impero romano.
L'autore offre in questo libro un ritratto della figura di Annibale. Influenzate dai vincitori, le fonti antiche hanno sovente trasmesso un' immagine terribile del grande cartaginese, Furia in sembiante umano. Giovanni Brizzi pone l'accento sulle qualità del condottiero e fa notare come intuizione strategica e padronanza delle concezioni tattiche più raffinate, capacità di pianificazione e rapidità di attuazione, maestria nel valutare il terreno e ascendente sulle truppe furono tutte doti presenti nella figura di Annibale, anche nell'ora della disfatta.
Niccolò Machiavelli non è stato soltanto l'autore del Principe, cioè dell'opera che fonda il pensiero politico moderno. Egli era anche una personalità complessa, inquieta, smaniosa di vivere le più diverse esperienze. In questo libro Viroli racconta gli incontri con i potenti, le amicizie e gli amori, i viaggi, i successi e le sconfitte. Intorno alla vita di Machiavelli scopriamo così la Firenze dei Medici ma anche il gioco politico degli Stati italiani del Cinquecento, ricco di rovesciamenti e colpi di scena.