
Con questo secondo volume l'autore riprende le sue Lezioni di teologia trinitaria. Dapprima completa il percorso storico-dottrinale fondativo per il quale presenta sia i grandi protagonisti della Chiesa bizantina (Gregorio di Nissa, Pseudo Dionigi Areopagita, Leonzio di Bisanzio e Massimo il Confessore), sia i maestri del medioevo occidentale (Severino Boezio, Rabano Mauro, Tommaso d'Aquino). Nel contesto dello storico confronto tra Oriente e Occidente, ritaglia un opportuno spazio al lungo dibattito sul "Filioque". Seguono poi le lezioni su modelli di teologia trinitaria contemporanea (Piero Coda, Nicola Ciola, Bruno Forte e Paolo Prosperi). Chiude il volume una suggestiva lezione dedicata alle "provocazioni per un ripensamento della teologia trinitaria in Occidente". A corredo l'autore inserisce vari excursus (tra questi, uno sulla teologia di Gregorio Palamas).
Il volume affronta i temi relativi alla formazione dei futuri ministri sacri o chierici, allo statuto giuridico e all’esercizio del ministero a partire dalle acquisizioni teologiche essenziali sulla natura del sacramento dell’Ordine. La normativa canonica globale, che nel Codice è distribuita in diversi libri, è qui presentata in forma sistematica, con approfondimenti di alcune tematiche specifiche che sono tuttora oggetto di discussione e di indagine storica, biblica e teologica. Lo studio – aggiornato alla luce dei più recenti interventi normativi – offre criteri per orientamenti pratici e stimoli utili ad un ripensamento di modalità formative e condizioni di vita del ministro ordinato.
Il testo raccoglie gli atti del Colloquio Il cammino della vita: l'educazione una sfida per la morale". I temi trattati concernono la tematica dell'educazione, come elemento essenziale per una prospettiva morale in prima persona. "
Si può parlare, nel Nuovo Testamento e nella prima riflessione cristiana, di fede di Gesù, e con quale significato? A partire da tale domanda I. G. Wallis analizza le tradizioni neotestamentarie (e in parte precedenti) con un’accurata trattazione esegetica che non perde mai di vista il contesto teologico più ampio, per evidenziare come nelle diverse tradizioni neotestamentarie si ragioni di fede di Gesù a livello paradigmatico (come modello per i credenti) e a livello teologico (nel suo rapporto con il Padre). A tale filone pone fine la polemica ariana, quando la difesa della dignità divina di Gesù rende impossibile mantenere l’ampiezza della riflessione precedente. A questa si può, però, oggi nuovamente attingere, con un indubbio arricchimento per la cristologia. Il testo di Wallis si presenta, al riguardo, come uno strumento assai prezioso.
Ian G. Wallis, dopo essere stato Cappellano e Direttore degli Studi di Teologia presso il «Sidney Sussex College» di Cambridge (Regno Unito), attualmente è Docente nella Facoltà di Teologia anglicana del College stesso. Questo libro, che ora esce per la prima volta tradotto in italiano, è il frutto di anni di ricerca sul tema della «Fides Jesu», che hanno reso famoso l’Autore non solo in Europa, ma anche negli altri Paesi di lingua inglese
Raccolta di scritti di teologia morale fondamentale. Il titolo di quest'opera fa allusione ad una pericope evangelica (cf. Mt 11, 25-30) assai conosciuta e studiata in modo speciale nel presente libro. Essa indica anche che il peso o il giogo" della morale cristiana, fondamentalmente legato all'agire eccellente, si trova come neutralizzato da colui che raccomanda di farsene carico. Questi scritti dispersi qua e là si orientano in definitiva verso un centro: la persona di Cristo, considerata nella sua vita terrena e gloriosa, e anche nella sua presenza sacramentale nel tempo della Chiesa mediante l'Eucaristia. "
Questo lavoro analizza gli studi di Joseph Höffner (1906-1987) dedicati al pensiero etico, economico e giuridico della Scuola di Salamanca, le cui concezioni rappresentano una radice cattolica dell'economia di mercato. Dopo aver discusso il concetto scolastico di Ordo e l'etica dell'economia elaborata dall'Ordoliberalismo, vengono trattati i fondamenti epistemologici e teologici della Dottrina Sociale Cristiana maturati da Höffner. Infine si propone una lettura della Caritas in veritate di Benedetto XVI alla luce dell'Economia Sociale di Mercato.
Il libro raccoglie contributi nati dalla partecipazione a eventi accademici o ecclesiali nei quali il metodo del discernimento (e, più in generale, la prospettiva della scuola dei Laterani) è stato utilizzato vuoi nel ripensamento critico di alcune questioni pastorali, vuoi nell'allargamento della prospezione complessiva del sapere teologico. Vogliono documentare l'evidenza di una teologia pastorale non seduta "accanto al fuoco" domestico, ma coinvolta nel vivo della vita ecclesiale di questo nostro tempo.
Nel Motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus vi è la previsione esplicita della mancanza di fede personale tra le circostanze che rendono manifesta l'invalidità del consenso. Dallo studio delle presunzioni elaborate nella giurisprudenza rotale più recente emerge la distinzione tra la semplice carenza di fede, che di per sé non irrita il matrimonio, e il fermo rifiuto di ogni dipendenza da Dio, che può costituire la causa proporzionata e grave dell'esclusione di qualche proprietà o elemento essenziale o della stessa della sacramentalità del matrimonio.
El autor ofrece una aproximación al pensamiento cristológico de Luis F. Ladaria sj. En la rica teología del teólogo jesuita, el Verbo encarnado es el unión entre el misterio de Dios y el misterio del hombre. Jesucristo es el «Hombre perfecto», el Unigénito del Padre, que vive desde siempre su relación filial y que por el misterio de la encarnación, se ha unido a todo hombre. Ungido por el Espíritu, vive su propia historia filial, para ser el Primogénito entre sus hermanos, modelo y salvación del hombre nuevo. Cristología del Logos y Cristología del Espíritu se integran mutuamente.
Il presente volume contiene due inediti in lingua italiana di due autori che hanno fornito un contributo all’approfondimento della riflessione filosofica e teologica sull’essere personale dell’uomo: Karol Wojtyla e Paul Ludwig Landsberg. Gli altri saggi costituiscono una prima raccolta del lavoro che un gruppo di giovani ricercatori e di docenti universitari di diversi Paesi (Brasile, Cile, Messico, Perù, Polonia, Svizzera, Belgio, Italia) sta svolgendo da diversi anni su questioni antropologiche e personologiche fondamentali. Si tratta quindi di un primo frutto di un lavoro comune. La peculiarità e l’organicità dei diversi contributi è garantita sia dal metodo di lavoro in cui l’amicizia e la comunione diviene intelligenza, sia dalla linea metodologica che è stata abbracciata e assunta e che intende proseguire l’antropologia e la personologia che nel secolo scorso è stata inaugurata da autori quali Romano Guardini, Edith Stein, Henri de Lubac, Karol Wojty?a, Hans Urs von Balthasar.
“Quello di Mura è itinerario di carattere storico-filosofico, teoretico-speculativo e pratico-riflessivo [...]. Un vasto movimento di ricerca e riflessione — sovente su piani paralleli (come già si evince nei primi volumi di questi Scripta Hermeneutica), sovente per percorsi intrecciati [...], secondo un incedere lineare e progressivo, per scansione “storica” o dell’argomentazione, oppure a spirale [...]. Quella di Mura è filosofia che ha fundamentum nel discorso ermeneutico della verità, nella proposta di una “filosofia ermeneutica veritativa” quale specifica prospettiva metodologica ed epistemologica — contrapposta alla vaghezza delle proposte di semiosi soggettiva, relativa, multivoca o infinita — e quale filosofia di “sostanza” ontologica contrapposta a ogni deriva nichilistica, relativistica e debole [...]. Si tratta di una ermeneutica autenticamente filosofica, sia perché versata nel lavoro di interpretazione dei discorsi espressi nel linguaggio [...]; sia ancora perché un esercizio autenticamente interpretativo richiede l’attitudine al riconoscimento dell’autonomia del testo, della (inevitabile) parzialità del punto di vista soggettivo, del valore di un’etica della ragione, della comunicazione e del riconoscimento posta al di sopra di motivi ideologici o strumentali; sia infine perché la validità di un punto di vista su contenuti e comportamenti pratici si lega non solo alla forza epistemica dell’argomento o alla coerenza del procedimento ma anche all’ideale [...] di una comunità illimitata della comunicazione.” Dall’Introduzione di Vinicio Busacchi
Biografia
Gaspare Mura è Professore Ordinario Emerito di filosofia della Pontificia Università Urbaniana, dove ha ricoperto le cattedre di Storia della filosofia antica, Filosofia della religione, Ermeneutica filosofica, ed è stato Direttore dell’Istituto Superiore per lo Studio dell’Ateismo, dell’Urbaniana University Press e della rivista di Filosofia e Teologia “Euntes Docete”. È stato docente di Ermeneutica filosofica presso le Pontificie Università Lateranense e della S. Croce e dal 1993 al 2013 Consultore del Pontificio Consiglio della Cultura. Ha al suo attivo oltre 100 pubblicazioni dedicate alla filosofia ermeneutica, alla filosofia della religione ed allo studio del fenomeno religioso. I 4 volumi degli Scripta Hermeneutica, ordinati per tematiche: ermeneutica veritativa, filosofia pratica, religione e teologia, interpretazioni storiche, si articoleranno in modo da comporre un quadro organico del pensiero dell’Autore, suggerendo le ricche potenzialità dell’«ermeneutica veritativa».
Roberto Di Ceglie, Professore Ordinario di Filosofia della Religione alla P.U.L. Visiting
Scholar presso diversi centri di ricerca della University of Notre Dame (USA). Tra le sue pubblicazioni: Amore e obbedienza in filosofia, Lindau, Torino 2013, con P. Moser; la curatela dell’edizione italiana dell’opera di A. Plantinga, Garanzia della fede cristiana, Lindau, Torino 2014.
Vinicio Busacchi, Professore Associato di Filosofia Teoretica presso l’Università di Cagliari e referente scientifico del Fonds Ricoeur per l’Italia. Tra le sue pubblicazioni: Habermas and Ricoeur’s Depth Hermeneutics: From Psychoanalysis to a Critical Human Science, Springer International Publishing, Cham 2016.