
La proposta di un modello di societa caratterizzato da una forte solidarieta interumana e dalla creazione di condizioni per la promozione di ogni persona.
C'e relazione tra gioco e filosofia? Se si, di che natura e? Su quale facolta riposa il nesso tra gioco e filosofia? Il testo si rivolge a studenti e docenti di filosofia, teologia e cultori delle discipline. L'uomo e un animale ludico": se la filosofia ha piu volte trattato del gioco e del suo rapporto con mondo, tuttavia di rado si e cercato di valorizzare il gioco nell'ambito della tradizione religiosa. Il volume analizza i motivi che rendono il gioco e il giocare una risorsa per il dire teologico, evidenziando altresi che la spensieratezza del gioco non e negazione della fecondita speculativa. "
Il tema della morte: una delle grandi sfide cui il rinnovamento della teologia deve saper rispondere. Oggi si prende sul serio la morte? Quali strumenti per potersi misurare sulla questione della morte? Per una riflessione teologica e necessario uscire dalla concezione della morte concepita come una semplice raccolta di frutti delle azioni passate e, contemporaneamente, allontanarsi dal vedere la stessa come il momento prodigioso da dove Dio e obbligato a salvare la propria creatura. L'escatologia delineata in questo testo si interessa alla possibilita di una riuscita definitiva della liberta finita, mettendo in risalto il carattere irrevocabilie del tempo vissuto nella convinzione che l'uomo, decidendo di se, decide della verita.
Un confronto interreligioso tra giganti del monoteismo nel tentativo di far luce su un interrogativo provocatorio. E se Dio rifiuta la religione"? Un interrogativo provocatorio, che, in un certo senso, sembrerebbe essere stato posto dallo stesso Gesu di Nazareth alla sua gente, guardando la realta del Tempio, dei riti, dei divieti. Una religione che adora un Dio irrangiugibile che punisce, scomunica e non tollera. Una religione che pero Dio rifiuta. E se Dio rifiuta la "religione"? Una domanda intrigante, alla quale i contributi raccolti nel volume cercano una risposta attraverso un confronto tra esponenti ed esperti delle tre religioni monoteistiche (cristianesimo, islam e ebraismo) e del buddhismo. Il tema viene qui sviluppato su piu piani: biblico, teologico, pastorale e della fenomenologia delle religioni. "
Un'approfondita riflessione sul rapporto tra il tempo misurato dagli orologi e dai calendari e il tempo celebrato dal rito. Il tempo sempre manca. Al suo difetto non si rimedia aggiungendo ore al giorno, o anni alla vita. Scarso negli anni della vita attiva, esso invece appare lungo, inutile e quasi insopportabile negli anni della vecchiaia; alla sua scarsita nei giorni di lavoro corrisponde un sentimento della sua prolissita nei giorni di vacanza. Scarso e sempre mancante e il tempo vuoto, misurato dagli orologi e dai calendari. Pieno puo essere soltanto il tempo celebrato dal rito. Non e forse da riconoscere un nesso tra difetto del tempo e difetto del rito? Il rito appare infatti incompreso e selvaggio nella societa secolare. La riflessione su di esso qui proposta intende ritrovare il senso del tempo, e della vita tutta, appunto attraverso una rinnovata considerazione del rito. La traccia e offerta dalle Scritture di Mose, dei profeti e dei saggi; soprattutto dal vangelo del Signore nostro Gesu Cristo.
Nella relazione tra memoria e dimenticanza, parola e silenzio, la pulsazione della Verita che Gesu rivela ed e. Sentire il polso". Questo il gesto piu immediato e diffuso di saggiare la vitalita di qualcuno. Ad esso ricorre perfino il medico, come se nessun apparecchio, per quanto preciso, sia in grado di rendere la risonanza vitale del cuore. Al ritmo fedele e discreto del cuore vibrano le note della vita; ascoltarle significa aprirsi la strada per conoscerne il mistero. La vita scorre nelle vene quando suono e silenzio ricevono l'uno il messaggio dell'altro e trasmettono l'uno all'altro la propria notizia (cf. Sal 19,2). Se uno prevalesse sull'altro, la vita sarebbe in pericolo. Il testo tenta di sentire, almeno un poco, il polso della Verita. Ma come puo la Verita avere "polso"? Guidando idealmente attraverso gli spazi del Tempio di Gerusalemme (l'Atrio dei pagani, il Santo, il Santo dei Santi), la proposta individua nella relazione tra Memoria e Dimenticanza, Parola e Silenzio, la pulsazione della Verita che Gesu rivela ed e. "
Una summula del pensiero di Chauvet per ricostruire il senso del suo apporto alla scienza liturgica e sacramentaria contemporanea. Chauvet inaugura la Lectiones con una rilettura dei sacramenti come mediazione utilizzando in questo la fenomenologia, l'ermeneutica e le scienze umane. La collana raccogliera le lezioni magistrali tenute nell'ambito delle Lectiones Vagagginianae e ogni anno affidate a studiosi di fama internazionale.
Un incontro interdisciplinare tra teologia e saperi a partire da una comune riflessione sul dato antropologico del mangiare. Osservava Simone Weil che, quando possediamo la bellezza, non desideriamo altro, ma ad un tempo desideriamo qualcosa di piu, senza assolutamente sapere che cosa: vorremmo entrare dentro la bellezza, vorremmo nutrircene. La bellezza, pero, si offre solo al nostro sguardo: il dolore piu grande e allora che guardare e mangiare siano due operazioni diverse. Nel mistero dell'Eucaristia la tradizione cristiana riconosce pero una Bellezza che non solo si offre allo sguardo, ma pure si dona per essere mangiata. In queste pagine biblisti, liturgisti, filosofi e letterati si confrontano su un tema centrale per l'esistenza e la vita cristiana.
Una ricerca vasta e articolata sul tempo, il suo contenuto, cio che lo riempie" e gli da senso. " Il rapporto tempo-senso e la linea portante e il tema unificante della presente raccolta di saggi che non pretende di essere un manuale ma aspira ad essere un vademecum, un compagno di viaggio. L'interesse dell'autore non verte sull'essenza formale del tempo ma sul tempo esistenziale, sui modelli immaginativi secondo cui questo contenuto e stato ed e pensato e rappresentato. Una ricerca che vuole essere insieme storica e teorica, vuole descrivere la situazione attuale delle concezioni del tempo, ma anche offrire elementi di critica e di valutazione.
La visione del sacramento e della liturgia di uno dei teologi piu autorevoli del momento attuale. Il volume propone il testo delle quattro lezioni tenute in occasione della Lectiones Vagagginianae tenute da E.Jungel a S.Anselmo nelle quali ha presentato la sua visione del sacramento e della liturgia.
Che genere di sapere e' quello della teologia? La teologia ha un suo spazio all'interno del conoscere? C'e' ancora spazio per la teologia all'interno del sapere? E che genere di sapere e' quello proprio della teologia? E' un sapere che conosce ma che, a un tempo, ha anche il sapore della fede: e' - il gioco di parole del titolo puo' essere illuminante - un sapere che sa di fede". In queste pagine teologi e studiosi di varie discipline (dalla filosofia all'economia, dal diritto alla pedagogia) si interrogano sul moderno assetto del sapere in rapporto alla teologia. "
La necessita' di intendere l'esperienza a partire dal costituirsi di una tensione relazionale tra spirito e assoluto. Un'interpretazione dell'esperienza che muove da una presa di posizione nei confronti della problematica religiosa dell'esistenza. La ricerca si articola attorno a due questioni: a) se sia possibile accertare la presenza di un Dio nella sensibilita', se cioe' la relazione fra spirito e assoluto vada intesa nel senso di un'immanenza ontologica di Dio che sia riconosciuta come tale dallo spirito; b) in connessione con tale questione, se la dottrina dell'analogia entis possa essere difesa. Il lavoro e' caratterizzato da un forte impegno speculativo che si concretizza come confronto critico con l'orientamento dell'immaterialismo.