
Il libro analizza quello che si può definire il "fenomeno" del Purgatorio, perché di quest'ultimo indaga, in maniera multidisciplinare, non tanto gli aspetti dogmatico-teologici, quanto le manifestazioni nella vita sociale, nella letteratura, nella musica, nella pittura e nelle arti applicate. Queste manifestazioni sono analizzate con riferimento a Venezia e ai suoi Domini negli anni che vanno dal Concilio di Trento alla caduta della Serenissima, arricchendo un filone di ricerca ancora relativamente inesplorato.
Sulla spinta dell’impulso conciliare si è potuto assistere ad una crescente attenzione alla Chiesa locale, diventata chiave interpretativa dell'accadimento ecclesiale.
Il problema teologico che sorge è quello di determinare come ogni Chiesa sia veramente Chiesa di Dio che si sperimenta, nella concretezza della dimensione «locale», come «spazio» di salvezza. Il testo, utilizzando come strumento euristico la nozione di «continuum spazio-temporale» elaborato dalla teoria della relatività, intende riproporre la questione della Chiesa che si realizza nel luogo per la ridefinizione di un'ecclesiologia in prospettiva locale e per offrire criteri utili ai processi di Riforma della Chiesa nell'oggi.
Questo lavoro è il frutto di un cammino di condivisione solidale di molte persone impegnate a costruire la Chiesa in carcere e la comunità ecclesiale nelle parrocchie in cui vivono e ritornano tutte le persone toccate dai reati penali. Attraverso questo strumento si intendono suggerire discernimenti, indicazioni di azioni, percorsi e progetti personali.
Accountability, trasparenza, governance: termini che si affacciano oggi anche sul versante dell'amministrazione del patrimonio ecclesiastico. Una loro esatta comprensione si impone per evitare fraintendimenti e strumentalizzazioni, nonché per vincere resistenze culturali alla loro applicazione. La trasparenza va intesa come un meccanismo di responsabilizzazione (accountability) di chi è chiamato a garantire la corretta gestione (governance) del patrimonio ecclesiastico. Lo sviluppo della accountability incrementa la trasparenza dell'organizzazione e dà ragione della governance adottata. Una accountability intelligente non si limita a mostrare dati contabili, ma comporta un'attività di ricerca ed ascolto delle esigenze dei christifideles, di racconto accurato dell'attività intrapresa, anche per fornire indicatori utili per una vigilanza sulla governance.
Ripartire dal primo annuncio cristiano, il kerygma, perché sia per davvero e sempre il fondamento dell’essere e dell’agire ecclesiale per il discepolo e per la sua comunità.
E così ricentrare tutto – la vita, le relazioni, l’attività pastorale – su Gesù, Figlio eterno del Padre, morto e risorto per l’uomo, che dona lo Spirito Santo.
Il lavoro inedito di Michael Johannes Marmann (1937-2019), dal titolo Praeambula ad gratiam. Ideengeschichtliche Untersuchung über die Entstehung des Axioms gratia praesupponit naturam del 1974, viene scoperto da Simone Billeci durante gli anni del dottorato. Su suggerimento di Joseph Ratzinger, di cui Billeci è studioso, egli viene a conoscenza del suddetto lavoro. Si tratta, in sostanza, di una tesi dottorale di cui Marmann fu l'autore e Ratzinger il direttore di tesi, negli anni in cui esercitò la docenza presso l'Università di Regensburg. Pubblicato già nella sua versione originale in lingua tedesca nel 2018, con la Prefazione del Card. Gerhard Ludwig Müller, se ne offre oggi la traduzione in lingua italiana.
Una sfida teologica e antropologica di fronte al relativismo morale contemporaneo
L’autore si propone di spiegare, di fronte al relativismo morale, che la vocazione morale e le sue esigenze fondamentali si radicano nel dono come verità ontologica della persona.
L’esistenza dell’uomo, creato ad immagine di Dio-Amore, non solo implica l’obbligo morale strettamente connesso alla libertà umana, ma è anche caratterizzata essenzialmente dal ricevere-donare secondo la logica del dono.
La traduzione in lingua italiana dell'articolo di Johannes Beumer, comparso nella Rivista Gregorianum nel 1939, prende in esame la storia dell'assioma gratia supponit naturam, spesso soltanto citato dai teologi moderni, ed offre la possibilità di approfondire le dinamiche teologico-filosofiche implicate nella comprensione dei due ordini: naturale e soprannaturale.
Il presente libro, considerando la rilevanza dell'insegnamento della Parola di Dio, da cui nasce la fede cattolica, senza la quale non esiste nessuna comunità né Chiesa particolare, e tenendo conto anche della scristianizzazione delle terre di antica tradizione cristiana nonché della proliferazione delle sette, rimarca non soltanto l'urgenza ma soprattutto il primato di tale annunzio nel mondo intero. Il volume, riferendosi al terzo libro del Codice latino che ha regolato il munus docendi della Chiesa in 87 canoni, commenta queste norme strutturate in cinque titoli, ma espressione di un unico tema, cioè il deposito della fede (cfr. can. 747) che deve essere sempre insegnato ovunque, perché la sua ricchezza aiuti ogni persona che lo accoglie e lo mette in pratica a coltivare il bene comune nella giustizia e a vivere in pace con se stessa e con gli altri.
Stiamo vivendo un "cambiamento d'epoca". L'espressione di Papa Francesco permette di comprendere pure i suoi interventi che hanno profondamente inciso in ambito cultuale. La dottrina sui sacramenti si è arricchita, ma soprattutto si è sviluppata la loro disciplina canonica, in piena fedeltà alla missione affidata da Cristo alla Chiesa: la salvezza delle anime. Una nuova sintesi della materia è esposta nel presente manuale. Ne risulta un quadro armonico, completo e aggiornato sui sacramenti (ad eccezione del matrimonio) e gli altri atti del culto divino, sui luoghi e i tempi sacri, al cui vertice sta l'eucaristia.
"Babelico e acrobatico. Funambolo o ponte tibetano. Squarci ed ansie d'Assoluto nell'epoca del trans-globalismo tecnocratico: un denso magma di ardite interpretazioni e poltiglie di concetti attinti dalle più svariate sapienze della terra, tra le ferree smorfie della logica. Lògos mantrico. Visioni salvifiche commiste ad interferenze ontologico-metafisiche. Un tenue riflesso del bagliore nascosto della verità dell'essere ed il crescente caleidoscopio di figure spirituali, apolidi e metamorfiche, dell'isolamento nichilistico." (Egon Key)