
Nove riflessioni filosofiche per pensare il senso sotteso alla comune esperienza umana, nella ricerca della verità come orizzonte inclusivo, rispettoso delle diverse voci e prospettive che concorrono a esprimerla. Il rapporto fra conoscenza e amore, la ricerca della bellezza, la contemplazione della morte, il rapporto fra piacere e dovere, l'accettazione del quotidiano e dei suoi limiti, l'enigma del male, la violenza nella Storia, il senso del lavoro, la perdita della gioia nella civiltà occidentale contemporanea sono i temi scelti.
Da Nilla Pizzi a Marco Mengoni, da Abramo a Malcolm X, da Socrate a Bauman, sono innumerevoli i link che Sottocornola suggerisce nel suo viaggio fra musica, cinema, mode, televisione, controculture e spiritualità, alle radici della popular culture italiana e del suo immaginario globale, mentre tratteggia il grande affresco del '900 sino al nuovo millennio, fra saggi, interviste, lezioni-concerto e disegni pop che ci accompagnano in un percorso interdisciplinare e transmediale imprevedibile. Questi "Saggi pop" si confrontano dunque coi prodotti della cultura di massa in Italia, analizzati come contestuali a un sistema che tende a mercificare tutti gli ambiti vitali della persona, ma anche come spazio socio-culturale di negoziazione di senso e costruzione di identità, secondo una "didattica della bellezza" che coniuga abilmente il vissuto personale, la trasfigurazione in senso universale, l'apporto mediatico di musica e immagini, l'insegnamento storico e sociale, l'ermeneutica grazie alla quale la contemporaneità è affrontata, assorbita e offerta artisticamente nella sua essenza più profonda.
Relativismo e valori, ateismo e trascendenza, pensiero debole e metafisica, urgenza educativa e paradigmi in declino, ma anche nuovi media e crisi del sacro, ridefinizione dei ruoli e questione gay, recessione economica e interculturalità, non c'è ambito del contemporaneo che Sottocornola, attento interprete dell'attuale crisi di civiltà, non affronti nei suoi interventi, alla ricerca di verità esistenziali e non ideologiche.
Un giardino e una stella sono i luoghi ideali fra cui si muove la ricerca dell'autore: struggente ricordo della madre il primo e orizzonte inarrivabile il secondo. Due polarità entro le quali si dipana "il viaggio" tutto interiore - ma attento agli spazi attraversati - alla ricerca del senso e di una possibile sintesi fra terra e cielo, eternità e tempo, morte e vita.
Taccuino giornalistico: interviste, ritratti, recensioni, approfondimenti, ricerche su costume, società e spettacolo nell'Italia fra gli anni '80 e '90. Anni intensi, bellissimi, a parlare ascoltare scrivere, che l'autore ci restituisce in pieno consegnandoci pagine ricche di passione, umanità e autentico giornalismo.