
Che cosa possiamo intendere per "vedere" e che cosa questa funzione apporta, nel bene o nel male, all'uomo nel suo essere "intero"? Il tema si sviluppa con un approccio interdisciplinare: dalla scienza alla filosofia, dalla neuroscienza alla teologia, dall'estetica alla spiritualità, dal mondo della comunicazione alla diversa abilità visiva. Comprendere appieno tutti i processi che riguardano questa facoltà umana, significa anche avere un rapporto più consapevole con gli "oggetti" della vista, quelli che "vediamo" (il creato e il prossimo) e Quello che "vogliamo vedere" (Dio).
La peculiare identità della direzione spirituale, che tende allo sviluppo del "figlio di Dio" per un suo più intimo avvicinamento e comunione con Lui, suppone qualità, impone comportamenti, comporta criteri di riferimento e di valutazione che devono essere tenuti presenti con lucida consapevolezza sia da parte di chi si assume il compito di direttore, sia da parte di chi decide di ricorrere al suo aiuto per percorrere il cammino. Il presente volume ha lo scopo di aiutare a raggiungere proprio questa consapevolezza.
Editoriale
Verso una teologia della “santità” del battezzato come tale
Bruno Moriconi, ocd
A partire dalla spinta del Concilio Vaticano II che, soprattutto nel quinto capitolo di Lumen gentium, afferma la santità come vocazione universale di tutti i cristiani, ci si chiede se questo insegnamento sia veramente entrato nella teologia spirituale o se questa disciplina rimanga ancora centrata sulla testimonianza di santi e di mistici fuori dalla comune esperienza.
«Siano anch’essi in noi una cosa sola» (Gv 17,21).
La nostra partecipazione all’unità delle Persone divine
Denis Chardonnens, ocd
L’autore propone una ricerca sulla preghiera di Gesù nel Vangelo di Giovanni in compagnia di Tommaso d’Aquino. Il percorso si svolge in tre tappe: la prima si sofferma sull’unità essenziale delle Persone divine; nella seconda si passa alla considerazione dell’unità d’amore personale tra Padre e Figlio, cioè lo Spirito Santo; la terza parte considera la partecipazione all’unità essenziale delle Persone divine per natura e per grazia.
The Risen Christ, the Key to Spiritual Theology
Iain Matthew, ocd
L’articolo propone e sviluppa la tesi che Cristo risorto sia la chiave della teologia spirituale. Si presta particolare attenzione al Gesù storico che, nella risurrezione, preserva e integra tutta la sua vita nel Logos eterno. Questo viene confermato in particolare nella testimonianza di Teresa di Gesù che, anche nel giardino di Getsemani o sulla croce, contempla sempre il Risorto.
L’imago Dei dans Gaudium et spes.
La relation entre anthropologie et christologie en vue d’une anthropologie théologique postconciliaire
Christof Betschart, ocd
Nel primo capitolo della Gaudium et spes si trovano sia la prospettiva che conduce dall’antropologia alla cristologia (da GS 12 a GS 22) sia l’altra prospettiva che considera l’antropologia all’interno della cristologia
(GS 22). Queste due vie potrebbero essere unificate e completate mediante una terza via che proceda dalla cristologia all’antropologia.
Maria persona relazionale: icona dell’antropologia trinitaria
Adrian Attard, ocd
Dal punto di vista teologico, Pierre de Bérulle e Luigi Maria Grignion de Montfort offrono una riflessione sulla relazione con Dio Trinità, essenziale in Maria. La relazione con la Trinità si può considerare da un lato a partire dall’inabitazione trinitaria e dall’altro a partire dall’essere di Maria icona della Trinità: Maria riflette la sollecitudine del Padre, è esistenzialmente risposta (Antwort) alla Parola (Wort) ed è modello di santificazione appropriata allo Spirito.
Teresa de Jesús: transmitir su experiencia, palabra
y magisterio teológico-espiritual
Emilio J. Martínez González, ocd
Per rispondere alla domanda su come trasmettere l’esperienza e la parola di Teresa di Gesù, l’autore introduce agli studi teresiani ed evidenzia in primo luogo la ricerca storica sull’origine giudeo-conversa e sulla sua identità femminile, poi le numerose ricerche filologiche sulla scrittura teresiana e infine un riferimento agli strumenti disponibili in rete.
Dio e l’uomo in Cristo Gesù Via, Verità e Vita.
La sintesi teologica di Teresa di Lisieux,
dottore della Chiesa
François-Marie Léthel, ocd
Il contributo offre il frutto della propria ricerca in una sintesi degli scritti di Teresa di Lisieux dal punto di vista teologico. Se la teologia dei santi comprende due aspetti, cioè la scientia fidei e la scientia amoris, Teresa rappresenta quest’ultima mettendo al centro l’amore di Cristo, che l’autore dispiega secondo quattro prospettive: cristologica, pneumatologica, antropologica ed ecclesiologica.
La beatitudine di cui parla Gesù non è legata alle situazioni esteriori, essa tocca profondamente e aderisce alla persona come tale. Si è beati non perché si possiede qualcosa, ma perché si è qualche cosa. Si è beati nella misura in cui si diventa partecipi della verità, della bontà, della giustizia, della misericordia... che Dio è.
"Giovani fede vocazione" raccoglie i contributi esposti durante la 59a Settimana di Spiritualità tenutasi dal 18 al 22 Febbraio presso il "Teresianum". Ad aprire i lavori è Mons. Fabio Fabene che illustra il Sinodo dei Vescovi 2018 alla luce delle tre parole chiave: "i giovani, la fede e il discernimento spirituale" e offre alcune prospettive di rinnovamento pastorale, che implicano anche la teologia e la spiritualità. Gli altri contributi s'inoltrano nell'analisi della relazione che i giovani attualmente hanno con la fede, riflettono sulla dimensione spirituale dell'uomo, sul compito di discernimento a cui i giovani sono chiamati e sul ruolo che hanno quelli che li accompagnano. Nei giovani adulti del Medioevo, in Edith Stein, Giovanni della Croce e Giovanni Paolo II si riconoscono, via via, dei modelli di esperienza cristiana capaci di insegnare ancora ai giovani di oggi.
Che cosa significa oggi intelligenza emotiva? Qual è il suo valore quasi alla fine del primo quarto del secolo XXI? Non sarebbe il momento di affrontare le tremende sfide sollevate dallo straripante progresso scientifico? Sono gli interrogativi da cui ha preso le mosse questo interessante volumetto di padre Luis Jorge González, il quale ha saputo assemblare sapientemente conoscenze scientifiche, spiritualità, pedagogia e tanta esperienza di vita nel campo del Counseling. Teresa di Lisieux ci guiderà, attraverso il suo caso, in un percorso di blocco-sblocco-sviluppo dell'intelligenza emotiva.
Nella storia della Chiesa, Battesimo e Cresima, originariamente parte di un solo rito, sono stati distinti a causa di esigenze pastorali. A partire dalla concezione di due sacramenti distinti, è stato necessario spiegare anche gli aspetti teologici fondamentali della loro sacramentalità. Così il Battesimo è stato concepito come il sacramento della fede e la Cresima come il sacramento della missione o testimonianza. Il presente volume, prendendo in esame le due concezioni teologiche, illustra ciò che ha creato divergenze e perfino divisioni all'interno della Chiesa, ricordando quanto invece sia inclusiva l'opera di Dio nella storia della salvezza, e il profondo legame tra Battesimo e Cresima.
Nell'età pre-nicena della Chiesa e del pensiero cristiano, Tertulliano svetta, insieme a pochi altri, nell'orizzonte della latinità. Don Samuele Cecotti si concentra sul Tertulliano esegeta autore dell'opera polemica Adversus Marcionem, individua tutte le tipologie sviluppate nel testo tertullianeo e ne offre breve ma efficace trattazione. Tertulliano adotta la lettura tipologica dell'Antico Testamento, valorizza la natura profetica della Scrittura ebraica, si spinge sino alle soglie dell'allegoria per una ragione squisitamente teologica: l'unità dei Testamenti, l'unità della Rivelazione, unità in Cristo, unità perché uno e unico è Dio rivelatosi a Mosè e incarnatosi nel seno di Maria.
La parola amicizia è in grado di svolgere il ruolo del principio integrativo di tutta la vita nello Spirito, coniugando insieme la relazione con Dio e gli uomini? In che senso l'uomo in quanto essere creato può pensarsi amico del suo Creatore? Parlando dell'amicizia con Gesù, a che tipo di esperienza ci riferiamo? Quanti amici si possono avere su Facebook? Non è vero che il Nuovo Testamento per esprimere la realtà nuova e specifica dell'amore cristiano nella lingua greca ha optato per l'uso della parola agape (carità), anziché philia (amicizia)? Chi ha avuto un'esperienza di vita consacrata, non è stato forse messo in guardia dalle "amicizie particolari"? Queste le domande a cui ha voluto rispondere, all'interno di un contesto multidisciplinare, la 60a Settimana di Spiritualità, svoltasi presso la Pontificia Facoltà Teologica "Teresianum" in data 10-14 marzo 2019.
Giovanni della Croce testimonia un Dio che desidera incontrarci ed amarci nei nostri bisogni più intimi. Sebbene il rifiuto e la prigionia abbiano svolto un ruolo importante nella vita di questo frate spagnolo del sedicesimo secolo, la poesia e la prosa di Giovanni rivelano la bellezza e la potenza di un Dio meraviglioso. I suoi scritti ci accompagnano con delicatezza lungo la via dell'approfondimento della relazione con questo Dio di amore, all'interno dell'immensa profondità della preghiera che dà vita. Ci infonde il coraggio di credere alla possibilità di un cambiamento nelle nostre vite, per quanto improbabile o impossibile esso possa sembrare.
Il dottorato di santa Teresa di Gesù Bambino, proclamato nel 1997, è stato presagito e desiderato prima di tutti dal beato Maria Eugenio di Gesù Bambino, il quale ha lavorato tutta la vita per far conoscere la profondità della dottrina teresiana e metterla alla portata di tutti. Convinto della sua universalità, ha scritto: «Semplicità e profondità, qualità che fanno i grandi maestri. Tramite queste qualità la piccola Teresa entra in punta di piedi nella famiglia dei grandi maestri spirituali di tutti i tempi» (Conferenza “Santa Teresa di Gesù Bambino, dottore della vita mistica”, luglio 1947).
Questo libro ci fa penetrare al cuore del messaggio di santa Teresa di Gesù Bambino: la scoperta sperimentale di Dio-Amore. Pone anche i fondamenti dell’infanzia spirituale, dottrina evangelica così feconda per la Chiesa di oggi. Con Prefazione di Mons. Guy Gaucher, ocd.
Per chi desidera addentrarsi nella dottrina di santa Teresa di Gesù Bambino e nel dogma trinitario.
Maria Eugenio di Gesù Bambino (1894-1967),
formatore, missionario nel mondo, è autore del famoso Voglio vedere Dio. Ha contemplato in modo profondo la figura dello Spirito Santo e di Maria ed è stato un grande divulgatore della dottrina dei Santi del Carmelo. È stato proclamato beato il 19 novembre 2016.