
La raccolta di saggi editi e inediti del prof. Gianni Colzani rappresenta il percorso intellettuale di un missionario. L’amore per la missione e per la Chiesa sono i due assi portanti che hanno guidato la scrittura di questi testi. In essi, l’attenzione al presente della vita e della missione dei credenti in Cristo si coniuga con la ricerca scientifica, spaziando dai fondamenti biblici dell’evangelizzazione alle questioni missiologiche ancora aperte e discusse. Il risultato è un’indagine composita e rigorosamente documentata su personaggi, documenti, contesti e problemi teoretici, presentati con lucidità e con chiarezza espositiva.
Gianni Colzani, docente della Pontificia Università Urbaniana di Roma e della Facoltà Teologica dell’Italia centrale (Firenze). Numerose le sue pubblicazioni, tra le quali si segnalano: Convertirsi a Dio (UUP 2005); Missiologia contemporanea (San Paolo 2010); La speranza scelta pastorale della Chiesa italiana (EDB 2008). Recentemente ha curato la pubblicazione degli Atti del II Sinodo speciale per l’Africa: La Chiesa in Africa (UUP 2012). Dal 2008 al 2010 ha diretto la rivista Euntes Docete della Pontificia Università Urbaniana.
Sandra Mazzolini, docente della Pontificia Università Urbaniana. Ha pubblicato Chiesa esalvezza. L’extra Ecclesiam nulla salus in epoca patristica (UUP 2008), Vaticano II in rete. IV: Una lunga preparazione andata in fumo? (Claudiana – il Mulino 2012).
Il volume è frutto dei lavori svolti dal Convegno Internazionale sull'Africa organizzato dalla Pontificia Università Urbaniana (14-16 maggio 2012).
Gli Autori dei contributi danno vita ad un articolato discorso attraverso il quale il lettore è come posto in ascolto dell’Africa, per poterne conoscere contesti, attese e potenzialità nel dinamismo di trasformazione globale del volto del mondo contemporaneo e per poter cogliere lo spirito che anima il cristianesimo africano.
Ne è risultato un quadro complesso nel quale sono state fatte emergere "voci" forti. In evidenza: l'attenzione alla persona, alla vita, alla famiglia, alla società, alla costruzione della comunione attraverso il dialogo inter-etnico e inter-religioso; le sfide rappresentate dalla crescita demografica, dalle povertà, dalle crisi dei valori, dalla fragilità delle governance politico-economiche.
Le tematiche affrontate e le analisi svolte costituiscono quindi un momento di verifica per la stessa Chiesa in Africa che, nell’ultimo Sinodo, aveva assunto l'impegno a operare per la riconciliazione, la giustizia e la pace.
Autori Alberto Trevisiol (curatore), Barthélemy Adoukounou, Jean Yawovi Attila, Ghaleb Bader, Gianni Colzani, Fernando Filoni, David Kaulem, Giuseppe Iuliano, Baudouin Mubesala Lanza, Eberhard Mwageni, John Njue, Antoine Ntalou, Stephen Okello, Godfrey Igwebuike Onah, Théodore-Adreien Sarr, Ambrogio Spreafico, Tedros Abraha, Cataldo Zuccaro.
Storia, teologia, catechesi, pastorale, interculturalità e altre tematiche attuali, configurano uno spettro di studi che la Facoltà di missiologia della Pontificia Università Urbaniana ha offerto e continua a offrire agli universitari provenienti dalle diverse parti del mondo. Questo libro riproduce i lavori di ricerca svolti in occasione del 25° anniversario della creazione della facoltà (1986-2011). La comunità accademica, riunita in una ricerca collettiva, ha focalizzato l'attenzione su tre momenti chiave della formazione missionaria: la missione come opera del missionario, la missione come munus della Chiesa e la missione come testimonianza al mondo.
"L'autrice esplora la struttura profonda della vita trinitaria cogliendo 'la kenosi d'amore vissuta dalle tre divine Persone nei loro rapporti l'una verso le altre, e nei confronti di noi loro creature. È di qui - sulla traccia, soprattutto, di autori come Sergej Bulgakov - che prende ispirazione il saggio di Tiziana Longhitano. Con una peculiarità accentuata: quella di voler penetrare, con la sensibilità sofiologica consentanea al 'genio femminile', nel significato non solo teo-logico e, dunque, in divinis, ma anche e di conseguenza antropologico ed ecclesiologico e, dunque, nella nostra vita, della kenosi quale forma Christi dell'esistenza cristiana. E ciò, da un lato, rileggendo l'intera Tradizione della Chiesa, in Oriente come in Occidente, per rilevarvi la presenza e l'efficacia crescente di questa coscienza; e, dall'altro, via via evidenziandone le ricadute nella delineazione dello stile della vita." (Dall'Introduzione di Piero Coda)
Qual è oggi la prospettiva migliore per conoscere il mondo dei contesti sociali e culturali degli uomini? La fede in Cristo ne suggerisce una? I credenti imitano Cristo che amò gli uomini senza esclusioni e confini? Tenta di dare risposte a queste domande Juan Esquerda Bifet, attingendo alla sua lunga attività di studioso e missionario. L'incontro globale di culture e religioni è per lui come un atto dovuto del cristiano. La sua visione teologica ha un respiro universale perché centrata sul mistero di Cristo e sulla speranza che l'evangelizzazione semina nel cuore di uomini e culture. Il volume offre un'ampia e articolata selezione di saggi di Esquerda Bifet, "un uomo per la missione", frutti della sua attività missionaria e della lunga esperienza d'insegnamento.
Voci di autorevoli rappresentanti dei diversi "mondi" asiatici interpretano il sentire e il vivere dei loro popoli. Multiformi e stratificate dottrine hanno segnato e segnano i confini delle geografie intellettuali e sociali di questi "mondi", come le spiritualità e le pratiche rituali delle grandi religioni hanno trasformato ininterrottamente il loro dinamismo interno ed esterno. Qui però l'interesse è rivolto principalmente al vissuto religioso e al sotteso spessore esistenziale. In questo volume, quindi, viene fatto emergere il "volto" inconfondibile delle Persone asiatiche, la loro interiorità e la fecondità della loro luce spirituale tra tradizione e contemporaneità. Le diverse prospettive consentono d'individuare lo spazio di un possibile ascolto cristiano fondato sulle domande esistenziali universali e sulle risposte che, nel corso dei secoli, le diverse fedi e filosofie asiatiche hanno saputo dare. Il volume è frutto dei lavori svolti dal Convegno Internazionale sull'Asia organizzato dalla Pontificia Università Urbaniana (15-17 aprile 2013).
Per essere l’unico autore biblico di origine e di cultura non ebraica Luca ha vissuto sulla sua pelle il dramma dell’interculturalità e dell’interreligiosità tra mondo ebraico ed ellenista, superandolo a pieni voti (cf. At 15).
Con i suoi due scritti Luca, medico scienziato ellenista, ma anche storico fluido e teologo critico, occupa nel NT una posizione unica, intermedia e intermediaria: tra i due altri sinottici, Marco e Matteo; tra tradizione sinottica e tradizione giovannea; tra “Paolo lucano” e “Paolo epistolare”; tra ecumene ellenista e località ebraica; tra chiesa ellenista e chiesa gerusalemitana. Da questa intermediarietà scaturisce una chiesa lucana capace di fare la sua storia e allo stesso tempo di riscriverla criticamente nella discontinua continuità.
In un’epoca, come la nostra, la cui globalità supera di gran lunga l’ecumene romano-ellenista, le critiche di Luca e i suoi teoremi missionologici meritano un’attenzione speciale da parte della Chiesa in cammino verso una seconda epocale Gerusalemme. Nell’odierno metabolismo e fermentazione interreligiosa e interculturale l’evangelista Luca, teorico e testimone della missione, può essere guida e ispirazione.
P. Giuseppe Frizzi, missionario della Consolata, ha studiato filosofia e teologia all’Università Urbaniana e continuato gli studi a Mu¨nster, Germania, ottenendo il dottorato in esegesi del NT. Dal 1975 lavora in Mozambico, tra l’etnia Macua Scirima, dove ha continuato a fare esegesi non solo sui testi della Bibbia, ma anche su quelli orali-scritti della biosofia e biosfera Macua Xirima. Dirige il Centro di Investigazione Macua Scirima, distretto di Maúa (Niassa, Mozambico), dando corsi di lingua e di cultura Macua Scirima e seguendo i percorsi formativi di studenti universitari di varie nazioni. Nel 2009 la Pontificia Università Urbaniana lo ha insignito della Laurea honoris causa. È autore di lavori pioneristici come il Dicionário Xirima-Português e Português-Xirima. Gramática e Alfabetizaçaão (2005), e il poderoso volume Biosofia e Biosfera Xirima (2008), la traduzione della Bibbia in lingua Macua Scirima, la Biblya Exirima (2002), realizzati con l'intensa cooperazione di catechisti e catechiste locali.
"La teologia dialogica interreligiosa non è una nuova stanza che si aggiunge a quelle già esistenti della teologia biblica, sistematica, dogmatica e fondamentale, ma un modo diverso di abitare ogni stanza". In pagine di ampio respiro, l'autore - riprendendo le riflessioni metodologiche della teologia delle religioni svolte da alcuni suoi esponenti di spicco come Jacques Dupuis, Michael Amaladoss, Claude Geffrè - raggiunge le ultime frontiere del pensiero su cristianesimo e religioni, attingendo al pensiero di David Tracy, Felix Wilfred, Paul Tillich, Raimon Panikkar, Francis X. Clooney e James Fredericks. Sullo sfondo dell'emergente pluralismo religioso e della condizione postmoderna, l'Autore esplora poi alcuni degli ambiti e dei temi critici della prassi e della teoria dell'incontro tra le religioni così da enucleare orientamenti inediti per un ripensamento della metodologia teologica. Di qui l'attenzione specifica a due grandi religioni orientali: l'induismo e il buddismo.
Il grande continente americano, plurale nei suoi popoli, religioni e culture è fonte di grande riflessione: per la complessa identità, per il cammino della sua storia e per le dinamiche attuali tra globalizzazione e percorsi locali. È un Continente dove colonizzazioni, deportazione di schiavi e continue migrazioni hanno fuso o anche solo mescolato, tra numerosi conflitti e ibridazioni, popolazioni e culture autoctone, europee, africane e anche asiatiche. Il volume raccoglie i contributi di esperti e protagonisti della vita culturale, sociale e religiosa americana sui seguenti temi: l'America tra culture indigene, meticce e migranti. Contaminazioni, inter cultura, culture globali; culture americane ed esperienza cristiana; società urbane e megalopoli; mass Media e New Social Media. Nuove strategie e frontiere della comunicazione; beni comuni e progresso sostenibile. L'ambiente come valore, risorsa e merce; la convivenza delle religioni. I nuovi paradigmi dell'incontro nel dialogo interreligioso; la fede oggi fra domande nuove e antica sapienza. Le teologie, la comunità e la sfida dell'evangelizzazione.
Il percorso di lettura che viene proposto nel volume si articola in tre parti. La prima, Le grandi religioni monoteiste, comprende due contributi, rivolti rispettivamente alla spiritualità ebraica e a quella musulmana. La seconda parte, Alcune esperienze contestuali, è dedicata alle religioni tradizionali africane, al mondo indù e a un'esperienza di spiritualità occidentale. La terza e ultima parte, "Dalla fenomenologia alla riflessione teorica", prende il via dall'idea che la spiritualità è sempre in rapporto alla vita e alle concezioni del mondo, oltre che in dialogo con la cultura, proponendo alcuni momenti di riflessione: sulla creazione di identità progettuali aperte; sulla spiritualità della vita conviviale; sulla trasformazione della storia umana in storia di liberazione e riconciliazione.
Il volume raccoglie gli Atti del convegno internazionale "Il cammino della missione. A cinquant'anni dalla promulgazione del decreto conciliare Ad gentes", organizzato dalla Pontificia Università Urbaniana con il contributo di missio, Aachen, e della Associazione Internazionale dei Missiologi Cattolici. Protagonisti della vitamissionaria e studiosi di fama internazionale hanno esplorato - ciascuno a partire dalla propria prospettiva scientifica e di esperienza - il significato del Decreto Ad gentes e del cambiamento missionario da esso originato, tracciando un percorso che si articola nei seguenti, principali ambiti storico-missiologici:
Il Concilio come nuova primavera della Chiesa e della missione;
L'istanza del Concilio nella missione;
La ricezione di Ad gentes nei territori di missione;
I cinquant'anni del divenire della missione;
I protagonisti del cammino missionario;
Il panorama missionario attuale: per una nuova missione ad gentes
"Immaginare l'altro è un'impresa ardua. Richiede coraggio, fantasia, voli inaspettati, andare per sentieri poco battuti. L'alterità è il concetto che più ripugna al 'buon senso', che più facilmente si tacita, si sopprime, tanto è preponderante il desiderio di omogeneizzare, di normalizzare. Eppure abbiamo la necessità, come singoli e come comunità, di metterci sulle tracce dell'Altro, ma se siamo incapaci d'immaginarlo ne sentiremo l'esigenza?". A partire da questa domanda, l'autore si cala nel pluralismo religioso odierno per presentare gli sguardi che le diverse religioni (cristianesimo, induismo, buddismo, giudaismo e islam) hanno rivolto all'a/Altro nel tentativo d'immaginarlo, di non spezzare quella relazione. Da questo bisogno di socialità, diventa indispensabile un rinnovato impegno per il dialogo e l'incontro tra i credenti, in vista della costruzione di una "casa di preghiera per tutti i popoli".