
Raccolta di preghiere, letture, omelie, sulla Madonna.
Riflessioni, proposte e celebrazioni per la Giornata del malato.
il libro e`un vademecum che offre risposte alle domande principali che sorgono al momento di accostarsi alla lettura della bibbia. Il libro e`un vademecum e indica le risposte a queste domande: - anche una lettura semplice della bibbia deve essere scientifica... Ma come fare? - una lettura fruttu osa della bibbia deve essere sempre spirituale ... Ma come fare? - una lectio divi na" puo`essere - insieme - seriamente scientifica e spirituale? ... Ma come fare? - come fare un gruppo biblico? Come alimentare la sua continuita? - non basta legger e, occorre attualizzare e applicare ... Ma come? - no n basta leggere, occorre saper comunicare... Ma come? A- la pastorale biblica e`una necessita inevitabile: quali direttive seguire? - for mare animatori biblici e`urgente; come dare un'ermeneutica- "
La celebrazione del sacramento della riconciliazione si colloca all’interno di un rapporto significativo con il Dio di Gesù Cristo.
Il desiderio di vivere un cammino di autentica riconciliazione non può ignorare, poi, l’importanza della durata, del tempo, del radicamento nella nostra esistenza di peccatori perdonati. Qui si possono individuare nuove piste, nuovi stili, oltre la celebrazione episodica frettolosa della penitenza individuale, con il suo ancoraggio allo schema tradizionale dei dieci comandamenti.
Questo sussidio vuole essere un tentativo in questo senso. O re alcune proposte concrete e diversificate per la celebrazione del perdono:
– celebrazioni comunitarie della penitenza;
– celebrazioni nella forma individuale, ma attraverso una proposta a -
data alla responsabilità del penitente;
– percorsi collegati all’iniziazione dei fanciulli e dei ragazzi;
– percorsi penitenziali a tappe, in una sorta di progressione di celebrazioni e di preghiera personale che aiuta a vivere il tempo di Quaresima, accompagnandolo con gesti significativi.
Introduzione di mons. Michel Aupetit, arcivescovo di Parigi
Illustrazioni di Guézou
Edizione italiana a cura di Roberto Laurita
Una guida teorica e pratica, destinata non solo al clero, ma a tutti coloro che intervengono attivamente nelle celebrazioni e nella trasmissione della fede (lettori, catechisti, animatori…), per aiutarli a migliorare il proprio servizio.
Descrizione
Questa guida è destinata ai predicatori, ai preti, ai diaconi e ai seminaristi che devono parlare in pubblico, ma anche ai laici che hanno il compito di accompagnare liturgie della Parola ed esequie, battesimi e matrimoni… Sarà di aiuto anche ai lettori liturgici e a tutti i cristiani chiamati a prendere la parola davanti a un uditorio, piccolo o grande che sia.
Le attese sono immense e i carismi disuguali. La santità e le buone intenzioni, la volontà di trasmettere il messaggio della fede, le conoscenze bibliche o teologiche acquisite, da sole non bastano. In effetti, il tono di voce e il nostro linguaggio “non-verbale” possono attirare a Cristo e alla Chiesa, ma anche allontanare. Tutti, comunque, possono progredire, se sono disposti ad esercitarsi, seguendo un metodo e dei consigli adeguati.
Nato dalla pratica, il testo propone trenta esercizi per migliorare la comunicazione orale. L’obiettivo è chiaro: prepararsi più facilmente, acquisire sicurezza, avere una maggiore possibilità di toccare le menti e i cuori, e far crescere negli uditori il desiderio di ascoltare, di comprendere e di ricordare.
Trenta teologi contemporanei aiutano a riflettere sull'Avvento.
Con la sua scrittura accurata, Marilynne Robinson ha trasformato la letteratura in uno spazio sacro, dove la parola diventa casa dell’Invisibile e la narrazione strumento di grazia. In questo saggio Maria Nisii svela come l’autrice di Gilead, seguita e amata da moltissimi lettori anche in Italia, abbia ridisegnato i confini fra teologia e narrazione facendo della scrittura un atto liturgico. Attraverso un’analisi critica rigorosa e appassionata, che spazia in maniera completa dai romanzi ai saggi, emergono le radici calviniste di una visione artistica unica, capace di tradurre il mistero divino in personaggi affascinanti e in storie di ordinaria redenzione. Il lettore intraprenderà un viaggio nella poetica robinsoniana, dove ogni gesto - per quanto apparentemente banale, come un bagno in un fiume, una lettera paterna, un silenzio - riscatta il senso del vivere e rivela l’Eterno nel frammento. Queste pagine sono una bussola letteraria e teologica, utile tanto a lettori curiosi quanto a studiosi appassionati. Un’indagine originale e necessaria che li accompagna a scoprire, tra le pieghe del racconto, una delle voci più profonde del nostro tempo, che fa suo il sovvertimento evangelico dell’ordine costituito e trasforma il dubbio in bellezza e la solitudine in comunione.
La Bibbia come prosa narrativa: l’analisi di Robert Alter, divenuta un classico, ha definitivamente ampliato la nostra concezione della Scrittura come racconto artistico, come opera letteraria.
Descrizione
La Bibbia è un grande libro di fede, certo. Ma, insieme, è un grande libro della biblioteca dell’umanità. Si può e si deve accostare la Bibbia non solo nella sua dimensione religiosa e teologica, ma anche nella sue dimensione narrativa e letteraria. È quest’ultima la specificità dell’approccio inaugurato da Robert Alter, che legge la Bibbia in un’ottica inedita: quella, appunto, della critica letteraria.
Il suo libro introduce a gustare le storie bibliche nel loro tessuto narrativo e letterario, come autentiche opere artistiche. E, così facendo, aiuta a penetrare più a fondo nel loro messaggio religioso.
I procedimenti usati dagli autori biblici mentre raccontano (o mentre tacciono, con reticenza, su certi aspetti) richiedono da parte dei lettori di oggi nuove modalità di attenzione.
In questo fondamentale lavoro, allora, Alter illustra come gli scrittori biblici usassero convenzionalmente determinati stili, dispositivi letterari, tecniche espositive, per raccontare una delle storie più rivoluzionarie di tutti i tempi: la rivelazione del Dio unico. Quegli scrittori hanno rimodellato così non solo la storia, ma anche la stessa arte della narrazione.
Gli esiti dell'indagine scientifica su Gesù, esposti in modo chiaro, completo, aggiornato e soprattutto in un'accattivante forma didattica. I due Autori offrono un'immagine contestuale del Nazareno: ricollocano Gesù nel contesto del giudaismo e della storia locale, sociale e politica, del suo tempo. Su questo sfondo, egli risalta come carismatico profondamente convinto di svolgere un ruolo determinante nell'azione di Dio a favore di Israele.
Dalla quarta di copertina:
Questo Manuale intende fare il punto, nel modo più chiaro possibile, sugli esiti dell’indagine scientifica su Gesù di Nazaret. Nel corso degli ultimi due secoli la documentazione sul Gesù storico e sul suo ambiente si è arricchita enormemente, e ha prodotto conoscenze rilevantissime.
Il libro non si limita a comunicare, dati alla mano, le informazioni attualmente disponibili. Vorrebbe anche comunicare un po’ della soddisfazione che si prova nel partecipare – all’interno del processo scientifico – alla ricerca della verità e alla correzione degli errori. Questo Manuale consente, in altre parole, di ripercorrere il processo dell’acquisizione del sapere. Lo fa perché è strutturato in forma didattica: è corredato di grafici e tabelle che consentono uno sguardo d’insieme, segue da vicino la problematica metodologica, e offre continui spunti alla riflessione ermeneutica sulla portata dei dati storici dibattuti.
L’esposizione, che è orientata ai problemi della ricerca storica, segnala di volta in volta le direttrici che – allo stato attuale del nostro sapere – possono essere seguite per arrivare a soluzioni credibili. Sono naturalmente riferite anche le posizioni classiche sul Gesù storico: sia perché sono tesi che tornano con variazioni continue, sia per consentire di inquadrare, valutare e relativizzare le scelte sostenute dagli autori.
Questo libro è caratterizzato da una determinata immagine di Gesù: offre un’immagine contestuale del Nazareno. Gesù viene cioè ricollocato nel contesto del giudaismo e inserito all’interno della storia locale, sociale e politica, del suo tempo. Su questo sfondo, egli è presentato come una figura carismatica dai tratti ben definiti, profondamente convinta di svolgere un ruolo determinante nell’azione di Dio a favore del suo popolo e soprattutto degli ultimi.
I dieci comandamenti, per secoli un pilastro indiscusso della cultura occidentale, in tempi più recenti sono stati oggetto di controversia nell'agorà pubblica. A un esame attento, tuttavia, risultano rivolti in particolare al popolo di Dio: cioè ai credenti. Prova ne sia che, nel racconto dell'esodo, la loro rivelazione sul Sinai è incorniciata da simboli religiosi e motivata nell'affermazione introduttiva: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla condizione servile». Sul contesto vitale del decalogo Baker concentra la sua vasta ricerca e la sua riflessione. Inserendo ciascuna delle "dieci parole" nella sua collocazione originaria nel Vicino Oriente antico, ne fa risaltare chiaramente il profilo culturale. La cornice dell'alleanza, poi, illumina il loro significato biblico e teologico. Infine, vedendo ogni comandamento alla luce dell'ambientazione contemporanea, egli mostra come quelle prescrizioni e quei divieti siano culturalmente controcorrente. Ne risulta un commentario accurato e di ampio respiro sul decalogo, ma anche una guida indispensabile alle "dieci parole" che Dio ha consegnato al suo popolo sul Sinai, facendo luce sul nostro cammino come popolo di Dio. «Questo manuale merita veramente di essere letto, perché esamina la cultura biblica in modo completo ma con tocco leggero e perché riflette magistralmente sull'importanza dei dieci comandamenti nella chiesa e nella società contemporanea.» (Cristopher J.H. Wright)
Per poter scrivere i vangeli era decisivo dimostrare che il rifiuto, le sofferenze e la morte cui era andato incontro Gesù non deponevano a sfavore della sua identità di Messia, di glorioso Inviato di Dio. I primi cristiani raccolsero questa sfida editoriale e rivisitarono le Scritture di Israele per trovarvi figure di uomini di Dio perseguitati e rifiutati: Gesù, vero profeta, aveva vissuto un destino tragico in tutto simile al loro.
Descrizione
Voler scrivere una vita di Gesù, nella cultura del I secolo d.C., era in buona sostanza una pretesa assurda: occorreva assolutamente dimostrare che le sofferenze e la morte del Nazareno non mettevano affatto in discussione la sua qualità di Inviato di Dio. Per gli autori dei vangeli sinottici era dunque decisivo giustificare questa anomalia, superare questo handicap.
In effetti, se per i discepoli la risurrezione aveva reso Gesù una gloriosa figura messianica, il rifiuto di cui era stato oggetto e la sua morte ignominiosa smentivano nella maniera più radicale che egli fosse un messia: la sua fine era anzi quella di un ribelle, di un impostore o di un bestemmiatore – insomma, la fine di una figura lontanissima dalle vie di Dio.
Matteo, Marco e Luca raccolsero questa autentica sfida editoriale. Rivisitarono le Scritture di Israele per trovarvi figure di inviati divini perseguitati e rifiutati. Avvalendosi delle tecniche della tipologia, essi mostrarono così che Gesù – essendo veramente un profeta – aveva vissuto un destino tragico del tutto simile al loro.
Aletti, docente solido, internazionalmente apprezzato, ci guida a scoprire i segreti di questa sfida, affrontata dai credenti delle prime comunità cristiane.
«Questo saggio, rivolto agli esegeti del Nuovo Testamento, non è scritto in modo astruso: il mio auspicio è che i teologi, ma anche le donne e gli uomini dotati di una certa cultura biblica, vi trovino gustosa materia per riflettere» (Jean-Noël Aletti).

