
In questo libro viene proposta una rilettura della fede cristiana muovendo dalla riconsiderazione dell’alternativa tra religione e fede, tra la rappresentazione di un dio immaginario e l’adesione al Padre di Gesù. L’approccio è quello di una filosofia della fede che cerca di chiarire, in un linguaggio accessibile, il senso del credere e le sue conseguenze per l’esistenza e per la storia. I temi affrontati riguardano lo statuto antropologico e conoscitivo della fede, l’esperienza umana del tempo, il confronto con la morte, la fisionomia di un cristianesimo fedele che sappia assumere la centralità della risurrezione. Il libro punta a riscoprire quelle evidenze della fede che spesso restano non viste o fraintese per il sedimentarsi nella coscienza collettiva di una serie di ovvietà che sono dette “cristiane” e non lo sono.
Vale la pena di ascoltare la voce interiore della coscienza. La frase «Posso!» per tanto tempo è stata considerata la strada più sicura verso il successo. Una marcia che ha portato alla crisi. Non è logico che sia considerato un modello chi nuoce agli altri, tronfiamente conscio della propria importanza: consumi, mondo del lavoro, educazione, relazioni di coppia, politica, mezzi di comunicazione, scienza – le tentazioni sono grandi, per tutti. La propria coscienza è la migliore consigliera e la protezione più sicura contro le catastrofi.
Un articolato dialogo tra uno dei più noti teologi della morale in Germania e una giornalista e docente universitaria con vasta esperienza e conoscenza della cultura contemporanea.
Questo libro non vuole convertire alla religione (la religione non esiste), né alla fede cristiana. Intende semplicemente informare sui temi controversi del nuovo ateismo. E ricordare che, al di là della ricerca delle scienze naturali, non resta spazio soltanto per congetture a ruota libera, bensì inizia un modo accurato di pensare, di percepire e di distinguere. Pure il polemista che si prefigge di combattere la religione e il cristianesimo dovrebbe prima studiare a fondo i suoi avversari e le loro ragioni.
Descrizione
«Alla domanda “Che cosa è l’uomo? Chi siamo?” non è possibile rispondere in modo soddisfacente con i metodi delle scienze naturali. Ciò non depone contro tali scienze, ma contro l’illusione di ascrivere loro la capacità di spiegare tutto. Pure la giustizia, la pace, la libertà, la colpa e il perdono sono di grande importanza nella nostra vita e nel nostro mondo, ma fuori dalla portata delle scienze naturali» (Richard Schröder).
«Il confronto più lucido con L’illusione di Dio di Dawkins viene dal libro Liquidazione della religione? di Richard Schröder, un teologo che ha alle spalle la spiacevolissima esperienza di sei decenni di società comunista atea della ex DDR» (Hans Küng, Ciò che credo, Rizzoli 2010).
Oggi più che mai, la fede deve tuffarsi in maniera responsabile e credibile nella propria profondità insondabile. Se questo libro cerca di riprendere le parole fondamentali della fede cristiana, è esattamente per promuovere una chiesa che vive il mistero e suscita la gioia del credere.
Descrizione
La Chiesa si muove oggi convulsamente tra management e spiritualità, tra sviluppo dell’organizzazione e approfondimento della fede. Ma la missione fondamentale della Chiesa consiste nell’essere strumento docile al servizio della realizzazione della salvezza da parte dello Spirito di Dio nel cuore degli uomini.
Il libro raccoglie “letture spirituali” e promuove una Chiesa che vive il mistero e suscita la gioia della fede. «Nella fedeltà al concilio, lavoriamo a un futuro buono della Chiesa se inquadriamo i tanti discorsi che facciamo in essa nell’unico discorso relativo a Dio».
La filosofia della religione vuol essere una riflessione sulla religione, sulla sua essenza e le sue ragioni, e anche sulla sua irragionevolezza. Senza aver paura di chiedersi: e se per caso ci fosse più saggezza nella religione che nella filosofia stessa?
Descrizione
Perché si vive? La filosofia sgorga da questo enigma, senza ignorare che la religione cerca di rispondervi. Il compito di una filosofia della religione è quello di meditare sul senso di quella risposta e sul posto che essa può avere nell’esistenza umana, sia individuale che collettiva.
La filosofia della religione vuole essere una riflessione sull’essenza dimenticata della religione e delle sue ragioni (o non-ragioni). Da dove viene, in effetti, questa forza della dimensione religiosa che l’attualità è lungi dallo smentire?
Essenziale panorama storico dalle origini e da Platone fino ad Heidegger.
In questo nuovo studio, Gerald O'Collins indaga in maniera ampia e approfondita quello che l'Antico e il Nuovo Testamento pensano della salvezza degli "altri popoli" di Dio. O'Collins esplora la testimonianza biblica alla portata universale dell'amore e dell'offerta di salvezza di Dio. Si tratta di un tema forte e persistente nei libri della Bibbia, anche se questi ultimi contengono pure numerosi passi che formulano una concezione negativa degli "altri". Concludono la vasta analisi, nuova nella sua impostazione, tre capitoli sistematici sul ruolo di Gesù per la salvezza del mondo intero. Salvezza per tutti completa un altro recente libro di O'Collins, "Gesù nostro redentore. La via cristiana alla salvezza" (Queriniana, Brescia 2009): il volume rende possibile e illumina il dialogo fra le fedi esaminando alla luce delle Scritture la situazione religiosa degli "altri popoli" di Dio.
La tensione tra fede nell'incarnazione e svalutazione del corpo rispetto all'anima attraversa l'intera storia del cristianesimo. Ai giorni nostri la questione assume però nuove valenze: la pelle nuda di corpi eroticamente stilizzati è pressoché onnipresente. La presente raccolta di saggi cerca di riflettere da una prospettiva risolutamente teologica su questi sviluppi culturali. Con contributi di Regina Ammicht Quinn, Theresia Heimerl, Stefanie Knauss, Ulrike Kostka, Stefan Orth, Magnus Striet e Saskia Wendel.
In breve
«Creazione o evoluzione? L’alternativa è superata da tempo. Sia le scienze sia la fede parlano dello stesso mondo, ma sotto due punti di vista molto diversi – e tutti e due i punti di vista sono estremamente importanti» (Medard Kehl). Un saggio sulla fede cristiana nella creazione, a confronto con le domande cruciali dell’uomo d’oggi.
Descrizione
«Insieme a molti scienziati e teologi, sono del parere che l’alternativa “creazione o evoluzione” sia fondamentalmente superata da molto tempo. Entrambe le parti, le scienze e la fede, parlano dello stesso mondo, ma sotto due punti di vista diversissimi, ed entrambi i punti di vista sono importanti per noi uomini. Insieme offrono una visione del mondo assai più ricca di quella che possono dare presi ciascuno per conto suo» (Medard Kehl).
Il mondo è frutto semplicemente di un cieco caso? Oppure è al contrario la materializzazione di forze divine? Per il cristianesimo il mondo non è né l’uno né l’altro, ma è “creazione”. Questo volume presenta la fede cristiana nella creazione e risponde alle domande centrali: In che rapporto sta la fede religiosa con le scienze della natura? C’è una provvidenza divina per la nostra vita? Perché ci sono tanto dolore e tanta sofferenza se il mondo è una creazione buona? Da dove viene il male? E, alla fine, per quale motivo esistiamo?
Come vivere l'identità cristiana nel mondo? Anziché attardarsi a stilare un elenco di consigli dettagliati o di singole massime operative, G. Greshake da teologo di lungo corso - propone una riflessione "alta" su alcuni atteggiamenti di fondo della vita cristiana e delinea una "topografia" spirituale sui contesti importanti in cui dare realizzazione alla vita di fede. Come possiamo e dobbiamo vivere da cristiani nel mondo? All'insegna di questa domanda-guida, Gisbert Greshake propone una riflessione teologica su alcuni atteggiamenti fondamentali della vita cristiana e su luoghi e contesti importanti in cui dobbiamo vivere la nostra fede: la questione del senso della nostra vita sulla terra; l'ascolto della chiamata di Dio; il senso della vita quotidiana e della festa; dove e come possiamo trovare Dio nella nostra vita e nel mondo; come l'essere umano deve comportarsi con la finitezza della propria vita; la preghiera. Il libro offre, attraverso l'approfondimento di questi temi fondamentali alla base delle diverse spiritualità, un aiuto per realizzare spiritualmente la propria identità cristiana.
Il volume, indicando alcune prospettive essenziali per la trasmissione del vangelo di Gesù, fornisce un contributo chiarificatore sull'importanza teologica e pastorale della nuova evangelizzazione e sulle sfide che essa comporta nell'attuale paesaggio religioso europeo.
Molti vorrebbero imparare (o reimparare) a pregare. Altri non vedono motivi per pregare o si chiedono se pregare serve a qualcosa. Da esperto biblista, Lohfink fornisce risposte chiare e profonde, citando sempre la Scrittura, rimandando alla tradizione liturgica e spirituale cristiana, ma anche collegandosi di continuo all'esperienza reale. Ne risulta una brillante introduzione alla teologia e alla pratica della preghiera cristiana.
Siamo soli nell’universo? La questione è affascinante. Ma soprattutto: come si collega questo interrogativo alla domanda fondamentale sul senso della vita e su Dio? «Chi sostiene che l’esistenza di extraterrestri non metterebbe minimamente in difficoltà la tradizione cristiana dovrebbe innanzitutto spiegare perché» (A. Kreiner).
Descrizione
La probabilità che gli extraterrestri esistano può essere controversa, ma questo non depone affatto contro la possibilità della loro esistenza. Anche solo questo offre un valido argomento per riflettere teologicamente sulle conseguenze e le implicazioni di una tale ipotesi. Anche perché su ogni tradizione religiosa che non sia in grado di rapportarsi all’esistenza di extraterrestri cade inevitabilmente il sospetto che sia in qualche modo superata. Tanto più grandi sono le sue difficoltà a questo proposito, tanto più rischia di soffrirne la sua credibilità.
Oltre che molto affascinante dal punto di vista intellettuale, il problema cui si dedica Kreiner «possiede una sua oggettiva rilevanza teologica che dipende, se non altro, dal fatto di essere potenzialmente esplosivo per la teologia cristiana» (dall’Editoriale di Andrea Aguti).