
La disciplina teologica propone di dare una proposta/risposta alla ricerca della fede, della verità seguendo l'invito di Pietro riportato in 1 Pt 3,15-16, testo programmatico, quasi mai preso nel suo insieme. L'espressione più adeguata del rapporto intimo e personale dell'uomo con Dio ci è data dal (ri)conoscimento reciproco in Gal 4,9. Questo lavoro vuole ricostruire e riproporrere il trattato teologico De Fide che guarirebbe finalmente la frammentazione del sapere nata con il divorzio tra riflessione ed esperienza.
Le norme si rivolgono in primo luogo ai dottorandi che intendono pubblicare la loro tesi nella collana Tesi Gregoriana. Tuttavia sono diventate le Norme per la presentazione delle tesi dell'Università e si raccomanda di seguirle anche per gli elaborati e le tesine di Licenza. Inoltre ispirandosi ampiamente ai volumi delle grandi collane, come per esempio Analecta Gregoriana, saranno di aiuto per la composizione dei testi da pubblicare in queste collane. Le Norme sono dunque destinate ai professori e agli studenti della Pontificia Università Gregoriana.
Il tema del sangue dell'alleanza è una chiave di lettura efficace della teologia matteana per comprendere l'idea della remissione dei peccati compiuta da Gesù Cristo. Il Primo Vangelo infatti è l'unico a vedere associati, nella formula delle parole sul calice di Mt 26,28, i concetti di alleanza, remissione dei peccati e aspersione del sangue. La stessa teologia sulla liberazione dai peccati appare sin dalle prime righe di Matteo, in 1,21, dove il nome di Gesù viene legato alla salvezza del popolo dai suoi peccati. Il sangue compare poi nella parte conclusiva del vangelo. La questione dell'alleanza è molto presente nella recente ricerca teologica biblica. A partire dall'affermazione della Dei Verbum sull'unità dei due testamenti, e dalla considerazione che "Cristo ha fondato la Nuova Allenaza nel suo sangue" (DV 16), si è giunti a formulare ipotesi diverse sulla reciproca relazione tra Prima (Antica) e Nuova Alleanza. Nel Vangelo di Matteo non appare il concetto di nuova alleanza nelle parole sul calice, mentre altrove nel Nuovo Testamento la "novità" dell'alleanza in Gesù viene espressa. La ragione di questa assenza non è stata ancora esaurientemente toccata a riguardo del Primo Vangelo, e viene perciò affrontata da vicino in questa ricerca. Il lavoro prende l'avvio dalla Wirkungsgeschichte dei testi e dei temi oggetto della tesi, per poi spostarsi all'indagine esegetica e teologica dei capp. 26-27 del vangelo.
Fede, speranza e carità, rivelano la trama essenziale del dinamismo che anima la tensione dell'uomo a Dio, quando tale dinamismo si realizza come autentica apertura della mente e del cuore, come amore che spera e crede secondo l'intenzione dello Spirito santo. Tornando a riflettere sul significato della "santa triade", questo libro intende offrire un piccolo contributo alla ricerca di una rinnovata intelligenza della dimensione teologale dell'esistenza cristiana. Nelle sue pagine, impegnate a sviluppare una panoramica sulle più rilevanti interpretazioni della vita di grazia maturate con la storia della teologia, viene infine proposta una sintesi a carattere sistematico, basata sull'accostamento dell'esperienza del discepolo a quella del suo Signore e Maestro.
Penetrare nel vissuto esperenziale e spirituale della cristificazione di Paolo di Tarso è l'intento principale delle pagine di questo studio contemplativo e di esegesi spirituale che desiderano chiedere all'Apostolo delle Genti di entrare nel mistero della sua vita, trasformata nell'Evento di Damasco. L'esperienza dell'incontro con Cristo permette a Paolo di insegnarci il suo "sentire" teologico e spirituale, aiutandoci a giungere, come lui, ad essere profumo di Cristo (cf 2Cor.2.15). Il procedere di questo itinerario di riflessione si apre con uno sguardo sulle tappe salienti della vita di Paolo per poi passare a riflettere sull'esperienza dell'Evento di Damasco, descritta dalle lettere autobiografiche e dallo scritto lucano degli Atti. L'autore, infine, si sofferma su alcune tematiche teologico-spirituali proprie e specifiche di Paolo, frutto della sua esperienza di cristificazione con il Signore Gesù, così da accogliere e vivere l'invito di Paolo stesso: Fatevi miei imitatori come io lo sono di Cristo Gesuù (cf 1Cor 11.1).
"Non è facile determinare il 'genere letterario' di una Introduzione come quella presente. Essa non deve diventare un riassunto della materia, ma neppure deve accontentarsi di indicare dove possono essere studiate con maggiore ampiezza le questioni, senza neanche formularle o senza indicare almeno ciò che, nell'opinione dell'autore sarebbe un principio di soluzione. Ho cercato di evitare entrambi gli estremi, offrendo nelle sue linee generali i contenuti fondamentali della Antropologia Teologica e dando contemporaneamente un certo spazio all'informazione relativa alle differenti opinioni sui problemi più importanti." (L.F. Ladaria).
Ogni sapere della verità rimarrebbe vuoto e senza vita, se non si collegasse con la convinzione personale. Ogni sapere rimarrebbe vuoto e vano, se non diventasse convinzione! Il sapere teologico deve imprimersi nella vita ed esprimersi nell'atteggiamento verso il mondo e verso il prossimo. L'intento principale di questo studio non è tanto dare un'abbondanza di informazioni nuove, ma piuttosto aiutare a capire in modo più profondo che cosa significhino "i carismi nella Chiesa e la grazia della vocazione" e sensibilizzare al mistero di Dio e della sua presenza tra di noi. La fede non è il risultato della sola riflessione teologica, ma è piuttosto il frutto del pregare insieme alla Chiesa; lo scopo della riflessione teologica è l'approfondimento della fede già vissuta e la sua correzione qualora ci si allontanasse dal Credo della Chiesa.
Questo libro intende aiutare il lettore a leggere attivamente i testi di Sant'Ignazio di Loyola. Leggere i testi di un autore è del resto il modo migliore per conoscerlo. Ignazio è vissuto nel Cinquecento, ciò significa che non sempre i suoi scritti sono facili da comprendere per un lettore del terzo millennio. L'aiuto di uno specialista non è un lusso, ma al contrario un valido e fertile accompagnamento. Il racconto di un pellegrino, gli Esercizi spirituali, La Deliberazione dei primi padri, le Costituzioni della Compagnia di Gesù, il Diario spirituale, alcune Lettere: il filo rosso di tutti questi testi qui presentati è il discernimento spirituale. In esso Ignazio aveva una grande esperienza e su di esso ha scritto alcune regole che sono, in certo senso, una vera e propria "formalizzazione" della sua esperienza. Ogni testo è accompagnato da alcune informazioni storiche circa la sua genesi e da un commentario come guida alla lettura. Al lettore attento che si avventurerà in questi testi apparirà a poco a poco una nuova immagine di Ignazio: più complessa, più vera, più sfumata.
Quali opzioni filosofiche contrassegnano il realismo? La questione della conoscenza del reale appartiene al pensiero filosofico di ogni tempo: nei dibattiti filosofici contemporanei essa si accende di varie tonalità, per il moltiplicarsi di forme di realismo e antirealismo. Il problema di fondo è se, conoscendo il reale, siamo consapevoli di ciò che comporti affermarsi conoscenti in termini personali e culturali. Quali concezioni della cultura possono accompagnare il sapere? Come affrontare i problemi attinenti al dialogo tra discipline? Il sapere, contrassegnato da rivoluzioni scientifiche e da trasformazioni storico-culturali, può ancora ricomporsi attorno a un metodo? Quali attenzioni richiede il pluralismo delle culture? Domande e risposte di carattere epistemologico e metodologico s'intrecciano nel presente volume: esse sono state elaborate scavando soprattutto in alcuni contesti culturali contemporanei e attingendo alle proposte provenienti dal pensiero di B. Lonergan. Le esplorazioni presenti in ciascun capitolo appartengono a una ricerca interdisciplinare, criticamente affrontata da docenti universitari che hanno selezionato peculiari nuclei problematici, rappresentativi di alcune sfide attuali sui versanti del sapere. Contributi di: Carlo Cirotto, Valter Danna, Rosanna Finamore, Pasquale Giustiniani, Paolo Gherri, Giuseppe Guglielmi, Pierpaolo Triani.