
Questo manuale di teologia del matrimonio del prof. José Granados offre una visione completa, aggiornata e innovativa sulla teologia del matrimonio. Partendo dalla risurrezione di Cristo, dove la carne mostra la sua massima capacità per esprimere l'amore a Dio e agli uomini, questo manuale riflette sull'amore dell'uomo e della donna, e sulla grande promessa che esso nasconde: la chiamata a diventare una sola carne e un solo Spirito. Quale è il ruolo del matrimonio, chiamato da Gesù "ciò che Dio ha unito", per capire e proclamare la fede? Quali sono le radici della crisi odierna del matrimonio e quale medicina offre il Vangelo per guarire le sue ferite? Come si relaziona il matrimonio con l'Eucaristia e gli altri sacramenti? In che modo può il matrimonio edificare la Chiesa e la società? Solo dalla prospettiva di un'ampia visione teologica può la Chiesa trovare strade durature e feconde per la sua pastorale, in servizio alla famiglia.
L'Arcivescovo Crepaldi in questo libro difende la Dottrina dei principi non negoziabili, ne chiarisce il significato dell'espressione, mostra come tali principi siano indispensabili per la politica, perché la limitano e la orientano. Collega poi i principi non negoziabili con i temi della tutela del creato, della legge naturale, della coscienza e dell'obiezione di coscienza con i programmi politici e con l'operato del singolo politico.
Ma papa Francesco, nonostante il consenso entusiastico sulla sua persona, è solo? È letto, compreso, seguito? Ci voleva un cardinale del Collegio, teologo della casa Pontificia, un domenicano sapiente e mite, acuto e moderno, pur avendo attraversato la storia, e la storia della Chiesa, dalla Resistenza al Concilio, dalla vicinanza a Giovanni Paolo II alla sintonia con Francesco. Un sacerdote cui porre con libertà ogni domanda, le più urgenti per il cristiano, per l'uomo di oggi. Dall'idolatria agli scandali, dalla bioetica alle apparizioni, dal demonio alla bellezza come via della verità. Un dialogo aperto, senza dogmatismi e giri di parole, che suscita altre domande, che conforta sulla speranza e sul destino buono del mondo, anche del nostro mondo.
È un tempo particolarmente affascinante quello che sta vivendo la sfida di diffondere il Vangelo del matrimonio e della famiglia. Si tratta di passare, soprattutto nella costruzione di relazioni ecclesiali feconde, come più volte ci ha raccontato Papa Francesco, «dalla cultura dello scarto alla cultura dell'incontro», In famiglia non puoi scartare chi è parte di te nel legame di sangue: c'è un'appartenenza incancellabile. Così è tra il presbitero e la sua comunità, così è fra la piccola chiesa domestica e la Chiesa Universale.
La famiglia è dunque presentata come luogo naturale ove si attua la cultura dell'accoglienza, la carità, la condivisione del quotidiano. Il volume è corredato da un CD con il sussidio pastorale.
Sia l'enciclica Veritatis splendor di Giovanni Paolo II, sia la Deus caritas est di Benedetto XVI e più recentemente la Lumen fidei di papa Francesco hanno aperto un cammino più chiaro di rinnovamento della morale. È giunto quindi il momento di ripensare il significato autentico di un'etica della fede, che assuma la novità implicata dalla rivelazione dell'amore come principio di vita e la proposta di una verità che muove la libertà a rispondere in modo totale alla sequela di Cristo nella comunione ecclesiale. Sono questi i passi proposti in questo volume secondo una struttura nello stesso tempo trinitaria e cristocentrica.
Nella storia della scienza, della filosofia e della teologia ci sono dei motivi ricorrenti che, in diversi contesti socio-culturali, tornano confrontandosi, a volte scontrandosi, comunque intersecandosi. Uno di questi riguarda il nodo delle connessioni tra empirico e trascendente, o tra materiale e spirituale, oppure tra metodo scientifico applicato alle discipline del campo fenomenico e applicabilità di esso a discipline della sfera religiosa, valoriale e simbolica. Esiste una compatibilità tra la scienza che studia il cervello umano e (la neuroscienza) e la sfera spirituale dell'uomo? O per meglio dire la sfera religiosa e spirituale dell'uomo può essere solo spiegata con fenomeni chimici ed elettrici che avvengono nel cervello umano oppure anche attraverso fenomeni assolutamente inspiegabili attraverso la scienza?
Inserendosi nel cammino sinodale sulla famiglia aperto da Papa Francesco e accogliendo il suo invito ad una discussione aperta, il presente volume si assume il compito di presentare una proposta nella quale, come il titolo esprime, vengono esposte documentate riserve alla linea suggerita dal Cardinal Kasper, pur apprezzandone taluni elementi. Il testo, tuttavia, vuole essere soprattutto un contributo positivo che indica una linea alternativa di atteggiamento pastorale misericordioso, che si ispira all'insegnamento e alla testimonianza di San Giovanni Paolo II, che Papa Francesco ha indicato a tutta la Chiesa come "il Papa della Famiglia": una linea che vuole veramente "guarire le ferite" e quindi promuovere un'autentica conversione e che per questo unisce intimamente la dottrina alla pastorale, la verità alla misericordia, la fedeltà alle parole di Gesù all'attenzione concreta per la persona.
Il rapporto tra la fede e i sacramenti è sempre stato al centro della riflessione teologica sin dall'epoca patristica: per quanto riguarda il Matrimonio, tuttavia, tale relazione ha sempre presentato singolari particolarità. L'originalità dell'articolazione tra dato naturale e sacramentale è oggi investito da nuove problematiche, quali, ad esempio, la richiesta del sacramento da parte di battezzati non più credenti o comunque lontani da ogni pratica ecclesiale. Proprio nel contesto della nuova evangelizzazione questo Colloquio intende approfondire il nesso sinergico tra fede e sacramento del matrimonio, ricordandosi che la fede "ha una struttura sacramentale" (Lumen Fidei, 40), come riuscire ad integrarli senza oscurare da un lato la dimensione naturale e dall'altro la nozione stessa di sacramentalità?
Nella relazione presentata al Concistoro straordinario sulla famiglia (febbraio 2014), il cardinale Walter Kasper ha lanciato un appello affinché la Chiesa armonizzi "fedeltà e misericordia di Dio nella sua azione pastorale riguardo ai divorziati risposati con rito civile". Un invito al confronto arriva con questo volume, scritto in vista del sinodo sulla famiglia, che vede lo sforzo congiunto di cinque cardinali della Chiesa cattolica e di altri quattro studiosi. Nei loro interventi, gli autori dimostrano come, esaminando i testi biblici fondamentali e facendo ricorso alla patristica, non sia possibile dare sostegno "sic et simpliciter" ad una "tolleranza" - sostenuta dal cardinale Kasper - nel riconoscere la facoltà di accedere al sacramento dell'eucaristia a quanti abbiano contratto il matrimonio civile successivamente al divorzio. Gli autori argomentano in favore del mantenimento delle basi teologiche e canoniche della connessione tra dottrina cattolica tradizionale e disciplina sacramentale inerente il matrimonio e la comunione. La fedeltà della Chiesa alla verità del matrimonio costituisce così il fondamento irrevocabile della sua misericordiosa e amorevole risposta alla persona civilmente divorziata e risposata. Il libro, quindi, sfida la premessa secondo la quale la dottrina tradizionale cattolica e la pratica pastorale contemporanea sarebbero in contraddizione.
Il libro vuole essere un contributo scientificamente serio ad un tema che ha percorso la vita di numerose comunità cristiane nei mesi scorsi. I fatti sono noti. Dopo la pubblicazione della "Relazione fatta" dal Card. W. Kasper nel Concistoro segreto del 20 febbraio, si è accesa una forte discussione: se il divorziato-risposato, che abbia adempiuto precise e rigorose condizioni indicate nella relazione Kasper, possa accostarsi al sacramento della confessione, ricevere l'assoluzione pur continuando a rimanere nel suo stato di divorziato-risposato, e quindi ricevere l'Eucarestia. Su questo tema si erano già espressi due grandi teologi e patrologi: Cereti e Crouzel. Il primo, indagando sulla prassi della Chiesa primitiva, era ampiamente favorevole ad una riforma della Dottrina; il secondo invece sottopone le teorie di Cereti ad una critica sia sul metodo che sul contenuto. Il volume ripropone il testo di Crouzel, per la prima volta tradotto in italiano, in cui si esprimono le severe critiche a Cereti. La lettura dei saggi di Crouzel ha un valore intrinseco che va ben oltre la conoscenza delle teorie di Cereti. Chi non conosce il pensiero di Cereti trova comunque una fonte informativa su questo tema dalla quale non si può prescindere.
Ciascuna epoca, secondo Heidegger, ha una cosa a pensare. Una sola. La differenza sessuale è quella del nostro tempo. Dal 2000, diversi Paesi hanno legalizzato, a ritmi sempre più accelerati, le unioni di persone delle stesso sesso, dando all'antropologia un nuovo profilo. Di cosa si tratta? Della difesa dei diritti delle persone gay o piuttosto del lento ma inesauribile avvio verso nuove definizioni antropologiche? Sarà la gender theory, cioè la dissociazione del genere dal sesso, la più significativa espressione di queste eresie antropologiche? L'intenzione di questo libro perciò vuole essere una reazione positiva a una situazione sempre più deleteria perché crediamo che la positività produca positività e la bellezza generi bellezza. Per condurre correttamente l'analisi, la differenza sessuale è stata considerata sotto diversi aspetti, quello filosofico, esegetico, fenomenologico, psicologico, teologico. Il titolo "Verità e splendore della differenza sessuale", oltre ad essere la chiave di lettura di questo libro, vuole anche essere un programma di vita perché quando si è intravista la bellezza della verità ed il suo fascino è difficile non corrispondervi.
Il volume, senza entrare nella polemica di come la Chiesa debba esercitare la Sua misericordia sulle questioni legate al matrimonio e alla famiglia, approfondisce la tematica di come poter favorire un nuovo incontro delle famiglie in difficoltà con Cristo.