
«È suonata l’ora del mondo». La vivacità della parola di Balthasar è un appello rivolto alla riflessione teologica contemporanea: l’interrogazione critica della propria epoca è cruciale per svelare che ogni tempo possiede le risorse determinanti il valore della storia, in favore di tutti. Il volume, frutto d’un seminario di ricerca svoltosi presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano nel biennio 2016-2018, si confronta con il pensiero balthasariano a partire dal saggio La domanda di Dio dell’uomo contemporaneo. Le tesi del saggio vengono inquadrate nel contesto dell’ampia produzione balthasariana, oltre che messe in rapporto ad altri significativi paradigmi speculativi, di modo che ne emergano le questioni teoriche decisive.
Dio salva? Come Dio salva? Di fronte ai problemi dell'uomo e del mondo di oggi è ancora possibile parlare di salvezza? Si può pensare alla salvezza nonostante la precarietà della vita e i drammi che affliggono l'umanità? Come le emergenze sociali e ambientali mettono in questione l'idea di salvezza e la stessa immagine di Dio Salvatore? Queste sono le domande fondamentali che hanno ispirato e segnato il percorso del XXV Congresso Nazionale dell'Associazione Teologica Italiana, per avviare una riflessione sulla soteriologia cristiana, sulle modalità del compimento della salvezza e sulle categorie della sua interpretazione e formulazione.
Sono evidenti i sintomi dell'irrilevanza della questione di Dio nella progettazione dell'esistenza personale e nell'immaginario collettivo della costruzione sociale. Come orientarsi all'interno di questo scenario? L'appello all'immanenza come richiamo all'effettivo dell'esperienza nel suo profilo originariamente morale viene raccolto come un'opportunità per riscoprire la lezione biblico-sapienziale circa la qualità teologica dell'agire umano. Anche dalla tradizione spirituale cristiana è possibile raccogliere la testimonianza di figure e modelli che rimangono emblematici per la nostra responsabilità di oggi.
SOMMARIO - INDICE
Editoriale
Sergio Ubbiali, Hans Urs von Balthasar (1905-1988) trent’anni dopo
Confronti e dibattiti
Eugenio Cimarosta, La «metafisica della realtà» di Xavier Zubiri come contributo alla metaxologia
Saggi e ricerche
Claudio Stercal, Una lettura dell’esortazione apostolica Gaudete et exsultate
I problemi metodologici della teologia nelle riviste del 2017
Bozza orientativa per la recensione della ricerca/dibattito in teologia
Schede bibliografiche
Indice dei nomi
Jean Daniélou è un autore noto, ma si son dovuti riscattare anni di oblio per una certa diffidenza a proposito della scientificità della sua teologia. Risulta allora decisivo scoprire il sottofondo teologico che ha portato a quella rigorosa elaborazione dottrinale, da cui trarre una lezione per la teologia di oggi. Questo studio parte dalla consapevolezza che è necessario l'accostamento analitico ai testi di Daniélou, qui proposto come contributo inedito e originale in quanto integrale, con l'esito, altrettanto originale, di riconoscere nell'ecclesiologia non solo una lettura tematica, ma la struttura portante della sua teologia e del suo vissuto. Decisivo è il tema del "giorno del Signore": nella Domenica, grazie alla Chiesa, si apre al credente il varco tra la successione del tempo e il tempo definitivo del nuovo Paradiso, che esprime in pienezza il primo Paradiso.
Qual è la forma evangelica della fede? La riflessione è condotta in quattro tappe: la fede ha una struttura relazionale: nasce sempre da un incontro personale con Gesù e si approfondisce nel cammino alla sua sequela; la fede è alla prova del tempo: il suo percorso, le sue crisi, la sua maturazione si svolgono nel corso dell'intera esistenza; la fede è mediata dalla testimonianza: non è mai un'esperienza individuale, ma è sempre accompagnata dai segni della testimonianza ed è destinata a trasformare tutte le relazioni; L'ultima tappa è dedicata al prezioso momento del discernimento e dell'accompagnamento. Indispensabile sia in riferimento alle scelte personali - il discernimento spirituale e vocazionale - sia in riferimento alla dimensione pubblica e civile - il discernimento dei "segni dei tempi".
La duplice fedeltà alla terra e al cielo nell'unica persona dell'uomo responsabile che crede e che pratica la giustizia: in dialogo con Italo Mancini la cifra ermeneutica della responsabilità viene qui proposta come chiave di volta per una ripresa religiosa e culturale dell'Occidente, la cui storia e identità sono intrecciate alla verità del Cristianesimo. Questo orientamento fondamentale, che rilancia la questione veritativa in prospettiva storico-dinamica, consente un'efficace incursione nei territori della salvezza teologica, riconoscendone la strutturale correlazione con la storia.
La coscienza morale è stata per secoli la voce indiscussa di Dio che parla dentro. È stata poi, nella stagione moderna, il presidio sicuro dell'autonomia individuale. Oggi è diventata un brusio indistinto, che provoca molti fastidi; esso è affidato alla cura degli psicologi. I filosofi (e anche i teologi) se ne occupano poco. Per capire il destino della coscienza in questo saggio è interrogata la Bibbia. Essa illustra come la voce prenda forma di parola soltanto attraverso un processo disteso nel tempo, che coinvolge la biografia individuale e insieme la cultura tutta del villaggio intorno.
Questo volume è un tributo di riconoscenza a un docente, uno studioso di teologia e un intellettuale, che appartiene al (ristretto) novero dei maestri di vita. La riflessione di Giuseppe Angelini è caratterizzata da una epoché critica, rispetto ai luoghi comuni, non solo del sapere filosofico e teologico tradizionale e "scolastico", ma anche - e soprattutto - rispetto alle forme diffuse della cultura moderna: una sospensione critica tesa a riscoprire l'evidenza morale che sta all'origine del soggetto, a partire dalle mediazioni culturali nelle quali si attesta quella verità, sempre religiosa, della quale soltanto egli può vivere.
INDICE-SOMMARIO
Editoriale
Card. Pietro Parolin, Gli studi teologici: per un nuovo umanesimo in Cristo Ges√π. Lectio magistralis
Saggi e ricerche
Maurizio Chiodi, Il profilo morale del discernimento cristiano
Pierangelo Sequeri, La fede alla prova del messianismo secolare. Passaggio al futuro di Gaudium et spes e cambio d’epoca
Alberto Cozzi, Il linguaggio dogmatico delle figure della speranza
Rinaldo Ottone, L’empatica di Gesù come luogo della fede. L’eredità di Edith Stein: un itinerario che si dispiega
Recensioni
D. Angers, L’«Aujourd‘hui» en Luc-Actes, chez Paul et en Hébreux (M. Crimella)
B.I. Bojović, L’Église orthodoxe serbe. Histoire, spiritualité, modernité (E. Fogliadini)
P. Costa, Paolo a Tessalonica. At 17,1-10a: esegesi, storia, diritto (M. Crimella)
V. Costa, Psicologia fenomenologica. Forme dell’esperienza e strutture della mente (P. Rezzonico)
F. Fabrizi, Dio Altrimenti. Per una critica alla teologia del “desiderio di Dio” in Tommaso, de Lubac, Rahner (G. Canobbio)
G. Paximadi – E. Prato – R. Roux – A. Tombolini (ed.), Luigi Giussani. Il percorso teologico e l’apertura ecumenica (F. Manzi)
G. Marengo, Sussurrare il Vangelo nella terra dell’eterno Cielo blu. Riflessioni missiologiche sull’evangelizzazione in Mongolia (G. Criveller)
P. Nègre, Pour qu’il ait en toute la primauté. Jean Zizioulas et Walter Kasper, ecclésiologies en dialogue (G. Rota)
R. Pezzimenti, Perché è nata la Dottrina sociale della Chiesa? Tra magistero e pensiero (M. Krienke)
U. Vanni, Apocalisse di Giovanni (C. Doglio)
A. Verardi, La memoria legittimante. Il Liber Pontificalis e la Chiesa di Roma del secolo VI (R. Mambretti)
Quali sono le ragioni per poter dire che nella Chiesa "l'autorità è servizio"? A partire dal fondamento cristologico e pneumatologico è importante la ricostruzione di alcune figure storiche nevralgiche, quali il passaggio dall'età apostolica alla seconda generazione cristiana, il tempo medievale e il contributo del Vaticano II. Nell'auspicio di un "potere sanato" si riaffermano ad un tempo l'irrinunciabilità del potere e la necessità di una costante e vigile riforma delle sue attuazioni.
L'autore studia nel dettaglio la recezione cattolica e ortodossa dell'appello di Giovanni Paolo II contenuto in Ut Unum Sint 95-96, là dove il Papa domanda ai teologi e ai rappresentanti delle confessioni cristiane di cercare insieme una forma nuova dell'esercizio del primato petrino che non contraddica la sua natura. Lo studio comparato di alcune autorevoli voci cattoliche e ortodosse che si sono espresse nel ventennio 1995-2016 diventa un esercizio fecondo di ecumenismo recettivo, attraverso cui cattolici e ortodossi possono imparare nuovamente a comprendersi e a camminare insieme. Prefazione di Michelina Tenace.