
Il Medioevo fu realmente un’epoca buia, barbara e priva di vitalità culturale, come spesso è stato descritto e considerato? Si tratta di un pregiudizio che, fin dal Rinascimento, ha bollato con un marchio quasi indelebile il periodo che va dalla dissoluzione dell’Impero Romano alla fine del XV secolo. La realtà storica è invece ben diversa e proprio la filosofia, in particolare quella cristiana, è in grado di illuminare questi secoli e svelarne tutta la ricchezza culturale. Alla sapienza dei medievali questo agile volume affida dunque un compito importante: far camminare il lettore contemporaneo al fianco di giganti del pensiero e della fede, come san Paolo, sant’Agostino e san Tommaso. I loro ragionamenti cristallini, la loro sincera ricerca della Verità e l’appassionata contemplazione della Somma Bellezza condurranno a dissolvere le tenebre di un’epoca considerata “oscura” e restituiranno al Medioevo la dignità e il rispetto che merita.
Solo la Chiesa cattolica può definirsi la vera Chiesa, voluta e fondata da Gesù Cristo: in questo saggio il grande sacerdote convertito dall’anglicanesimo Robert Hugh Benson risponde alle argomentazioni di chi accusa i cattolici di scarsa democrazia e tolleranza e di aver favorito così la sempre maggiore scelta del motto “Cristo sì, Chiesa no”. Il cattolicesimo è invece l’unica forma di cristianesimo veramente universale che sa accogliere e valorizzare tutti gli uomini, indipendentemente dalla loro nazione di provenienza, dal ceto sociale e dalle capacità personali. Infatti, la Chiesa è un grande corpo in cui Cristo gioca un ruolo essenziale, vivificandola e parlando a tutti quelli che accolgono la sua Parola.
Nulla può esistere senza Dio, nemmeno la scienza, l'arte e la bellezza. L'uomo moderno sembra però essersene dimenticato: in una smania relativista e inclusiva, egli infatti non ama più la verità e non sa più odiare l'errore. In questo saggio sulla condizione dell'uomo, Ernest Hello ricorda come la verità e il bene devono rifiutare ogni forma di convivenza e accomodamento con l'errore e il male; allo stesso modo la pace non può e non deve consistere in una conciliazione dei contrari, perché bene e male sono distinti e nemici in eterno. Tuttavia il male a volte diventa ipocrita per convivere con il bene: ecco creati il protestantesimo, il liberalismo, l'eclettismo e il trasformismo.
La questione del gender è tutt’altro che chiara e lineare, perché si presenta come un universo complesso e complicato che coinvolge vari aspetti e ambiti quali la cultura, la biologia, la medicina, la tecnologia, l’antropologia, i mass- media e la politica. Tuttavia, è possibile individuare la questione fondamentale: il pensiero gender intende separare la sessualità corporea dall’identità di genere, in quanto il primo sarebbe un semplice dato di fatto corporeo, la seconda invece il risultato di una costruzione psicosociale. Questo studio mette in luce i collegamenti esistenti fra le teorie gender oggi diffuse e la filosofia gnostica dei primi secoli, oltre al manichesimo e al catarismo, che vedevano la differenza maschile- femminile come corruzione dell’umanità e castigo divino da eliminare. Una vera “rivoluzione antropologica”, che rinnega l’identità di uomo e donna come esseri distinti ma complementari il cui fine è il dono di se stessi per amore.
Bisogna essere in tre, per sposarsi bene: lui, lei e il Signore. Questa è la sostanza della felicità del matrimonio cristiano, che si basa su una visione trinitaria dell’autentico rapporto d’amore. Senza Cristo anche l’amore degli sposi è confuso, limitato e finito, come il vino alle nozze di Cana: solo grazie alla presenza e alla conoscenza del vero Sposo dell’umanità, il vino, cioè la gioia dello stare insieme, ritorna a riempire la vita, abbondante e migliore.
È lecito criticare il papa? Quali sono i limiti alla sua plenitudo potestatis? Qual è il ruolo del popolo di Dio? Quali sono le forme di consultazione dei fedeli in materia di dottrina? Da questi interrogativi parte la riflessione dei cardinali Raymond Leo Burke e Walter Brandmüller , due dei firmatari dei Dubia riguardo all'esortazione papale Amoris laetitia insieme ai compianti cardinali Joachim Meisner e Carlo Caffarra, recentemente scomparsi. Oltre a loro, Mons. Athanasius Schneider, l’ex presidente del Senato Marcello Pera, il demografo Renzo Puccetti e il giurista Valerio Gigliotti offrono il loro contributo per venire in aiuto di una Chiesa in stato confusionale, spesso troppo interessata a rinnegare il suo insegnamento per inseguire l’applauso del mondo. In chiusura è posta la solenne Declaratio, una concisa professione di fede al Magistero di sempre della Chiesa cattolica volta a riaffermare i punti della dottrina e della morale oggi più controversi.
La realtà che circonda e coinvolge l’uomo è avvolta dal mistero. Mossi da un “sesto senso” siamo portati a investigare e ad aprirci a un mistero più grande di noi. In questa ricerca Garrigou-Lagrange offre una guida chiara e sicura. Attraverso un crescendo che parte dal senso comune, attraversa la conoscenza fisica e metafisica, culminando nella conoscenza di fede e in particolar modo nella mistica, giungiamo al cuore del mistero che è la vita stessa di Dio. Per la prima volta in lingua italiana e corredato da note critiche esplicative e traduzioni dei testi latini, questo testo ci fa riscoprire la bellezza e la generosità della grazia divina e la vocazione di ogni uomo alla visione di Dio. In esso possiamo attingere alla sapienza filosofica illuminata dalla fede e presentata da uno dei più grandi teologi del XX secolo.
L'ex banchiere vaticano interroga profeti, santi, eretici, re, papi, artisti, filosofi ed economisti: una cavalcata millenaria e politicamente scorretta che fotografa l’attuale situazione di crisi.
Una serie di immaginari colloqui con importanti personaggi del passato dal piglio polemico e politicamente scorretto per spiegare come la verità si sia modificata (o sia stata modificata) nel corso della storia. Scorrono uno dopo l’altro angeli, profeti, patriarchi biblici, santi, eretici, scienziati, artisti, re, papi, filosofi, teologi ed economisti: con ognuno di loro l’Autore dialoga brevemente, ragionando sul loro pensiero e fornendo un’interpretazione morale ai loro enunciati. Alla fine di questo percorso millenario c’è ben poco da stare allegri: il mondo che vediamo intorno a noi vede l’affermazione del brutto, lo svuotamento di significato, la scomparsa della fede, il crollo dell’autorità morale, la decadenza della Chiesa, lo smarrimento dottrinale, l’irrilevanza dei cattolici, la vittoria della gnosi, la distruzione della civiltà occidentale. Questa impietosa analisi del presente sembra l’unica strada di speranza per il futuro.
La prima panoramica completa sul procedimento normativo che porta al conferimento del titolo di Dottore della Chiesa.
Dottore della Chiesa è il titolo attribuito a quei Santi e a quelle Sante che, con la loro eminente dottrina, hanno mostrato particolari doti di illuminazione per fedeltà, divulgazione o riflessione teologica. Fino a oggi, la Chiesa ha conferito questo titolo a una ristretta cerchia di 36 santi e sante: la loro dottrina rifugge dagli errori, illumina le tenebre, risolve i dubbi e rende comprensibili quei passi delle Scritture che potevano sembrare enigmatici, mantenendo l’ottimismo della fede e della speranza. Questo libro offre per la prima volta una panoramica completa del complesso procedimento che porta al conferimento di questo titolo, attingendo dalla moltitudine di norme reperibili in diverse fonti canoniche o corrispondenti alla prassi operativa della Chiesa Cattolica.
La teologia cristiana contiene già tutti gli elementi affrontati dalla psicanalisi, ma a differenza di quest’ultima redime veramente l’uomo e lo porta a Dio.
Tutti gli uomini sono turbati nell’anima e desiderano la pace: Fulton Sheen invita il lettore a smettere di incolpare l’inconscio per i propri mali e a esaminare invece la propria coscienza, ad allontanarsi dalla psicanalisi e rivolgersi a Dio. Infatti, i temi affrontati dalla psicanalisi (il conflitto, la repressione, il rimorso, la morbosità, il sesso) sono tutti risolti dal cristianesimo, alla luce dell’intervento divino e della libertà dell’uomo: occorre partire dall’ottica e dalle problematiche dell’uomo moderno per parlare un linguaggio nuovo, tenendo però ben presente che non c’è pace della mente senza pace dell’anima e che la psicanalisi non può in alcun modo sostituirsi al sacramento della confessione o ricondurre l’uomo a Dio. Acquistando qui l'ebook riceverai anche il formato Kindle (attualmente non disponibile su Amazon Kindle).
Come rispondere agli slogan che oggi, in nome dello Spirito del Concilio Vaticano II, intendono cambiare la dottrina di sempre della Chiesa.
Nella Chiesa di oggi si respira aria di crisi, smarrimento e incertezza. Il cosiddetto “Spirito del Concilio” viene spesso utilizzato per imporre cambiamenti arbitrari nella liturgia, nella morale, nella teologia e nella pastorale. L’eccessivo adeguamento al mondo ha svuotato i seminari e diradato le presenze a Messa, ha accresciuto l’opera di scristianizzazione e allontanato dalla vita della Chiesa proprio quel laicato che il Vaticano II voleva valorizzare. Eppure il pensiero ampiamente diffuso è che in questi cinquant’anni, se non si sono ottenuti i risultati sperati, è perché non si è avuto il coraggio di applicare davvero il Concilio e di andare oltre esso, magari con un Vaticano III. Questo agile prontuario presenta argomenti e aneddoti posti in ordine alfabetico e offre così gli strumenti per ribattere agli slogan oggi in voga e opporre a ognuno di essi il nostro vibrato “adesso basta”.
Ha ancora valore la preghiera, nella Chiesa di oggi? È possibile insegnare alle consacrate degli Ordini contemplativi come pregare? Non devono continuare a vivere sempre di più lo spirito e il carisma dei loro santi fondatori? Domande che sembrano sorgere spontanee alla luce dei due recenti documenti ufficiali della Chiesa sulla vita consacrata che, attraverso il famigerato "spirito del Concilio", vanno contro gli stessi dettati conciliari e vorrebbero attuare una vera e propria "rivoluzione". Questo libro è una risposta all'impoverimento della vita della Chiesa e al tentativo di mettere la "camicia di forza" allo Spirito Santo, il quale "prega in noi, con gemiti inesprimibili" (Rm 8,26). Prefazione di Aldo Maria Valli.