
Come deve agire la Chiesa in una stagione attraversata da una profonda crisi religiosa? Come va intesa e vissuta la missione evangelizzatrice nelle parrocchie? Questo libro rientra in un progetto che si propone di aiutare le comunità cristiane a dare impulso, in modo lucido e responsabile, a processi di rinnovamento.Fare una «nuova esperienza di Dio», avvicinandosi in modo più autentico al suo mistero, richiede una fiducia assoluta nella sua azione salvatrice, la capacità «di accogliere il Vangelo prima di annunciarlo agli altri», la costruzione di una Chiesa che può essere anche oggi «segno di salvezza» per tutti. Alla fine di ogni capitolo l'autore suggerisce alcuni temi e alcune domande per stimolare la riflessione pastorale.
«Accade talvolta che il cristianesimo venga assimilato ai miti e considerato un relitto del passato, destinato a scomparire con il tempo; è parso allora bene a me, povero cristiano, di esporre per ordine il racconto della fede: la memoria, la promessa, la legge con cui la fede dà forma all' esperienza dell'uomo. Spero di testimoniare così che il vangelo di Cristo è uno stimolo a vivere umanamente, non un impedimento; che provoca ad aprirsi agli altri con fiducia, non a chiudersi nella torre d'avorio delle proprie convinzioni; che sollecita ad amare e non odiare, a perdonare e non a vendicarsi, ad accettare lealmente la verità così come s'impone alla ragione e non a deformarla per paura o per interesse».
Questo libro prende le mosse dal magistero di papa Francesco, che nella «Evangelii gaudium» indica il cammino che la Chiesa è invitata a compiere nei prossimi anni. L'invito, rivolto in particolare a parrocchie e comunità, consiste nel «recuperare il progetto di Gesù», cioè intraprendere in maniera umile, ma responsabile, un processo di rinnovamento. Mettere Gesù al centro della comunità, liberare la forza rinnovatrice e salvifica del Vangelo, recuperare il progetto di umanizzazione del regno di Dio e ravvivare lo spirito profetico ed evangelizzatore delle comunità di Gesù sono i tratti caratteristici di un processo di conversione pastorale. Un progetto che deve recuperare la compassione come principio di azione, la dignità degli ultimi come finalità, l'azione che risana come programma e il perdono di Dio come orizzonte. Scrive Pagola: «All'inizio di tutto, come fattore determinante della nostra fede, non c'è una dottrina, un'istituzione, un corpo morale e una liturgia, ma un'esperienza di incontro con Gesù crocifisso, che dona la sua vita per gli ultimi e, risuscitato da Dio, è fonte di vita e di speranza per tutti».
Un prete di Genova con un passato da dj ha aperto una discoteca e una radio per insegnare ai ragazzi a «ballare senza sballarsi» e per parlare con loro di anoressia e cyber-bullismo. Una suora di Milano ha fatto tesoro dei suoi studi di ballerina e coreografa per proporre a Palestrina, in provincia di Roma, un corso di danza che scommette sulla capacità del corpo di esprimere la relazione con Dio. Una coppia di sposi di Manfredonia organizza weekend residenziali per giovani, single e fidanzati, corsi per «fare il tagliando al matrimonio» e un percorso a tappe alla scoperta dell'amore nuziale, mentre a Frosinone un parroco ha dato vita a una fondazione per sostenere bambini e adulti in difficoltà, con uno sguardo particolare a chi è rimasto solo e ferito nella guerra dei Balcani. E, ancora, un oratorio di Riccione organizzato come una vera e propria casa abitata da ragazzi ed educatori; iniziative di primo annuncio, da Altamura a Torino, rivolte a persone omosessuali; comunità giovanili che in vari luoghi d'Italia parlano del vangelo a chi ama le opere d'arte conservate nelle chiese e una catechesi con bambini ispirata a Maria Montessori, diffusa in ambienti sociali diversi dei cinque continenti...Sono solo alcune delle sessanta esperienze pastorali innovative raccontate in questo libro, un panorama della creatività espressa dal mondo cattolico italiano negli anni di papa Francesco.
Da dove nasce nell'uomo la spinta alla ricerca della felicità? E questo impulso è in contrasto con il messaggio evangelico o trova in esso l'autentica strada da percorrere? Queste riflessioni sulle beatitudini evangeliche cercano una risposta all'interrogativo sulla letizia e sulla sua declinazione religiosa.«Gesù – sostiene l’autore – ha voluto liberare gli esseri umani e dare loro gioia e felicità facendoli uscire dalla prigione dell'io, e lo ha fatto servendosi di un fine umorismo, di un acuto intuito pedagogico che non mortifica le persone, ma le spinge a vivere con stupore».
Una riflessione teologico-pastorale sui temi del ministero ordinato, della diaconia comune e della corresponsabilità ecclesiale, ma anche un'occasione per cogliere il sentire attuale della Chiesa. Sono i temi affrontati in questo volume, che raccoglie gli atti delle giornate di studio su "Diaconato e diaconia. Per essere corresponsabili nella Chiesa", organizzate a Vicenza il 27 e il 28 ottobre 2017, dalla Pia Società San Gaetano, dalle teologhe italiane, dalle suore Orsoline di Breganze, dalla Comunità del diaconato in Italia e dalla Diocesi di Vicenza. Contributi di: Alphonse Borras, Erio Castellucci, Matteo Cavani, Luca Garbinetto, Andrea Grillo, Federico Manicardi, Cettina Militello, Serena Noceti, Enzo Petrolino.
Nei nostri Paesi i preti stanno diventando rari, almeno in rapporto a un passato ancora recente e, più in generale, a lunghi secoli di vita cristiana. È una realtà che va osservata con coraggio, evitando sia l'illusione di un ritorno a situazioni del passato, quindi con un clero presbiterale più numeroso, sia la fuga verso improbabili soluzioni miracolose.Attraverso un'analisi degli aspetti teologici, canonici e pastorali, l'autore si interroga sull'annuncio del Vangelo nel tempo presente e su come liberare le risorse non ancora valorizzate del popolo che è la Chiesa.
Il volume completa un progetto di riflessione finalizzato a rendere le parrocchie e le comunità; cristiane più; dinamiche, in grado di attivare processi di rinnovamento e di essere in grado di dare impulso a una "nuova tappa di evangelizzazione". Nella prima l'autore espone i comportamenti che ritiene importanti per evangelizzare nel tempo presente. Nella seconda parte si mette in ascolto dell'appello di papa Francesco ad "uscire verso le periferie esistenziali", indicando cinque campi di azione: l'accoglienza e l'ascolto dei lontani, l'impegno con i poveri, il vangelo in carcere, la Buona notizia ai malati psichici e la sfida di una società; libera dall'omofobia.
Il libro ha alle spalle l'esperienza di un gruppo nato a Palermo in ambito parrocchiale dall'impegno di una decina di studenti e studentesse, allora agli ultimi anni di liceo, accompagnati da un laico e da una laica. Il gruppo - che nel frattempo si è dato un nome: Exodos - è diventato oggi una piccola comunità; di oltre ottanta giovani, quasi tutti universitari, alcuni liceali, altri già; laureati. Fin dall'inizio lo stile delle riunioni è stato molto diverso da quello della prassi catechistica perché, invece di basarsi sulla proposta di contenuti di fede precostituiti, ha assunto la forma di una ricerca che prendeva le mosse dall'esigenza di senso dei partecipanti, avendo come orizzonte la proposta evangelica. La ricerca è stata l'elemento che ha accomunato i credenti, insoddisfatti della superficiale adesione di una fede "ereditaria", e i non credenti, disposti a esplorare con onestà; intellettuale una prospettiva religiosa fino a quel momento ignorata o esplicitamente rifiutata. Si tratta dunque di una storia nata e maturata nell'ambito della pastorale ordinaria che non ha richiesto stravolgimenti della vita parrocchiale o condizioni eccezionali. Essa dimostra però che i giovani non sono impermeabili al richiamo della fede, anche quando ne sembrano lontani; il problema riguarda invece gli adulti, spesso incapaci di proporre percorsi capaci di accendere l'interesse e di trasmettere esperienza e conoscenza.
Il mondo delle carceri italiane viene analizzato in questo libro attraverso i contributi di cinque persone impegnate nello sforzo di coniugare giustizia riparativa e perdono responsabile.
I testi commentano il Documento base nell’ambito penale e approfondiscono alcuni aspetti specifici della missione cristiana nei penitenziari, orientata a una prassi di recupero delle persone recluse.
Se il carcere è in crisi come istituzione, la società civile e la Chiesa debbono dare un reale contributo alla ricerca di forme di aiuto alle persone che hanno sbagliato e attendono occasioni di riscatto per ritrovare fiducia e avere fiducia dalla società alla quale appartengono.
Sommario
Presentazione (C. Sepe). I. L’agire della Chiesa per un cammino di liberazione (C. Matarazzo). II. Mettersi in ascolto di una Chiesa, ferita, prigioniera e nascosta (R. Grimaldi). III. Pastorale carceraria e compiti del volontariato (F. Esposito). IV. Fare catechesi in carcere (A. Spagnoli). V. Liberare e aiutare a liberarsi dal carcere (S. Ciambriello). VI. Documento base di pastorale nell’ambito del penale (Ispettorato dei cappellani delle carceri italiane). Premessa. 1. Il contesto. 2. Prendere l’iniziativa. 3. La scoperta della buona notizia. 4. La pastorale carceraria. 5. Il cammino di liberazione. Allegati. Strumenti pastorali.
Note sull'autore
Carmine Matarazzo è docente stabile di Teologia pastorale e direttore dell’Istituto di scienze pastorali della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Sezione San Tommaso d’Aquino) di Napoli. È membro del consiglio di direzione di Asprenas, capo redattore di Campania Sacra, direttore di Capys e collaboratore di Avvenire. Autore di numerose pubblicazioni, dirige collane per gli editori Cantagalli, Luciano e Su Ali d’Aquila.
Il volume ripercorre, in ottica storico-teologica ed ermeneutica, il dibattito sulla «crisi del sacro» in età contemporanea in rapporto al processo di evangelizzazione. Il lavoro di ricerca si propone di verificare l'ipotesi che tra liturgia, crisi del sacro e secolarizzazione esista realmente un rapporto sul piano dei fatti storici, oltre che sul piano dialettico e teologico-pastorale. Il sondaggio non si sofferma solo sull'analisi dei provvedimenti di riforma della Chiesa cattolica in epoca postconciliare, ma scandaglia in modo analitico le fonti a disposizione, soprattutto quelle a stampa e, in particolare, le riviste, autentici cantieri di informazioni capaci di restituire la freschezza del dibattito. Presentazione di Andrea Milano.
Vivere il senso del limite, accettare di sbagliare, saper convivere con le proprie imperfezioni ci rende meno assoluti, più umani e anche più capaci di relazionarci con gli altri, perché animati dal sentimento liberante della misericordia e della compassione. Gesù non è venuto per i giusti, ma per i peccatori e molte parabole ed episodi del Vangelo aiutano ad entrare in questa nuova logica. L’uomo sviluppa le proprie potenzialità vivendo più il senso del limite e dell’imperfezione che tendendo ansiosamente alla perfezione; «liberarsi dalla perfezione» non significa, infatti, indulgere all’indolenza e al disimpegno, ma valorizzare il proprio potenziale umano.
La crescita non avviene inseguendo un’immagine ideale di sé o coltivando obiettivi sproporzionati, ma vivendo quello che ciascuno è, senza competizioni esasperanti e senza dover rincorrere traguardi o mete al di fuori o al di sopra delle proprie capacità e delle proprie originali possibilità. Diventare se stessi, senza sottostare a schemi, accettando i propri limiti e anche gli errori e le sconfitte, è il contenuto dell’etica dell’imperfezione.
Sommario
Prefazione. Introduzione. I. L’uomo è un essere itinerante: analogia del viaggio. II. Invece della perfezione promuovere l’umano: Gesù e l’«inconsistenza». III. La parabola del figlio prodigo (Lc 15,11-32) nella prospettiva dell’etica dell’imperfezione. IV. L’indulgenza non è indolenza: Gesù di fronte agli erranti.
Note sull'autore
Battista Borsato, presbitero e teologo della diocesi di Vicenza, è direttore di Casa Mamre, un centro diocesano di educazione all’amore e all’affettività e di consulenza matrimoniale. Condivide il servizio pastorale nell’Unità Pastorale di Schiavon e di Longa (Vicenza). Docente all’Istituto teologico di Monte Berico, è membro della redazione della rivista Matrimonio. Per EDB ha pubblicato di recente: Il sapore della fede. Accendere il desiderio (³2012); Credere fa bene (²2014); Un Dio umano. Per un cristianesimo non religioso (⁵2017); Il coraggio di essere felici. Beatitudini per il nostro tempo (2018) e Non maestri ma discepoli (2018).