
"Lo scopo dell'autore è di mostrare che cosa sta dietro al problema della storicità in genere e quindi anche della storicità dei Vangeli: è il problema del conoscere umano (...). Proprio lo studio del kerigma, così come esso è presentato dai vari autori del Nuovo Testamento, permette all'autore di mostrare che oggetto di questo kerigma è la storia di Gesù in senso proprio, e non un'istanza atemporale di salvezza, un generico appello alla decisione esistenziale. 'Non malgrado tutto, ma perché sono documenti di fede, i Vangeli raccontano la vera storia di Gesù'" (dalla Presentazione del Card. Carlo Maria Martini)
Storia, fonti e identità dell'etica ortodossa.
Il testo presenta un saggio di escatologia.
La necessità di ricalibrare il concetto di rivelazione è un dato ormai acquisito per la Teologia Fondamentale contemporanea, anche per il rinnovato vigore profuso dal Vaticano II.
Il presente studio, redatto a più mani nell'intento di coniugare sensibilità orientale e sensibilità occidentale, desidera presentare la ricca personalità e il pensiero del teologo rumeno p. Dumitru Staniloae.
Uomo di grandi sintesi, egli ha saputo armonizzare fedeltà al passato e apertura al futuro nello spazio esistenziale di un presente ricco di fermenti e intuizioni.
Il metodo teologico proposto da p. Staniloae può ritenersi non solo attuale, ma anche carico di molteplici rimandi ad un modo dialogico, comunionale ed ecumenico di accogliere e comprendere l'unico mistero di Dio Uno e Trino.
Tale mistero, che è un mistero di amore tri-personale, risplende nel'"Uomo-sacramento", nella "Chiesa-sacramento" e nei sacramenti da essa celebrati i quali scaturiscono e convergono nel Sacramento dei sacramenti che è l'Eucaristia.
Un accurato lavoro che cerca di individuare e districare, nella matassa aggrovigliata della filosofia di Zizek, il filo teologico che sempre di nuovo si aggroviglia. Soltanto un Dio incarnato e fragile può salvare l'esistenza sconnessa e indimenticabile di quel "soggetto scabroso" eppure degno di agape che è l'uomo.
Con la restaurazione del diaconato permanente, avvenuta con il Concilio Vaticano II, lo Spirito Santo ha fatto alla Chiesa un dono meraviglioso.
Il diaconato sta conoscendo ora, come già nei primi secoli della Chiesa, una stupenda fioritura, dopo che per tanti secoli era stato quasi dimenticato.
Ma chi è il diacono?
E' il segno-sacramento di Cristo sposo. Nel suo modus operandi il diacono rende tangibile il fine primordiale del Concilio Vaticano II, e cioè manifestare la diaconia salvifica di Cristo sposo nei confronti di ogni uomo, per la gloria del Padre.
Uno studio che analizza il rito della "consacrazione delle Vergini" per offrire un contributo all'attuale dibattito intorno alla presenza delle vergini consacrate che vivono nel mondo all'interno della vita ecclesiale.
Nel XXI secolo ha ancora senso analizzare testi in cui si menzionano il diavolo e le potenze maligne? E ancora, si può parlare di Dio, di Cristo e dei cristiani usando un linguaggio militare? Il volume si concentra sull'esortazione di Ef 6,10-20 nel suo insieme e ne commenta dettagliatamente i vv. 10-13.
Convegno di Cefalù 2009. Obiettivo del convegno: ridare gioia e fiducia agli uomini di buona volontà, affindando loro il compito di ripartire dalle città". "
Che significa "agire morale", per chi è radicato in un'evoluzione tutta segnata dalla violenza?
Il volume contiene gli atti della settimana di formazione francescana tenutasi nel settembre del 2009 in Assisi, dedicata alla domanda sul significato da ascrivere all'espressione "teologia francescana". La ricerca è affrontata innanzitutto dal unto di vista storico-formativo (P. Maranesi); seguono tre contributi volti ad analizzare il contesto filosofico-teologico del XIII secolo (L. Mauro) e la produzione "teologica" francescana del periodo (F. Iozzelli e P. Messa); si propone infine un tentativo di attualizzazione del pensiero francescano (O. Todisco).