
Nella relazione tra memoria e dimenticanza, parola e silenzio, la pulsazione della Verita che Gesu rivela ed e. Sentire il polso". Questo il gesto piu immediato e diffuso di saggiare la vitalita di qualcuno. Ad esso ricorre perfino il medico, come se nessun apparecchio, per quanto preciso, sia in grado di rendere la risonanza vitale del cuore. Al ritmo fedele e discreto del cuore vibrano le note della vita; ascoltarle significa aprirsi la strada per conoscerne il mistero. La vita scorre nelle vene quando suono e silenzio ricevono l'uno il messaggio dell'altro e trasmettono l'uno all'altro la propria notizia (cf. Sal 19,2). Se uno prevalesse sull'altro, la vita sarebbe in pericolo. Il testo tenta di sentire, almeno un poco, il polso della Verita. Ma come puo la Verita avere "polso"? Guidando idealmente attraverso gli spazi del Tempio di Gerusalemme (l'Atrio dei pagani, il Santo, il Santo dei Santi), la proposta individua nella relazione tra Memoria e Dimenticanza, Parola e Silenzio, la pulsazione della Verita che Gesu rivela ed e. "
Una summula del pensiero di Chauvet per ricostruire il senso del suo apporto alla scienza liturgica e sacramentaria contemporanea. Chauvet inaugura la Lectiones con una rilettura dei sacramenti come mediazione utilizzando in questo la fenomenologia, l'ermeneutica e le scienze umane. La collana raccogliera le lezioni magistrali tenute nell'ambito delle Lectiones Vagagginianae e ogni anno affidate a studiosi di fama internazionale.
Un incontro interdisciplinare tra teologia e saperi a partire da una comune riflessione sul dato antropologico del mangiare. Osservava Simone Weil che, quando possediamo la bellezza, non desideriamo altro, ma ad un tempo desideriamo qualcosa di piu, senza assolutamente sapere che cosa: vorremmo entrare dentro la bellezza, vorremmo nutrircene. La bellezza, pero, si offre solo al nostro sguardo: il dolore piu grande e allora che guardare e mangiare siano due operazioni diverse. Nel mistero dell'Eucaristia la tradizione cristiana riconosce pero una Bellezza che non solo si offre allo sguardo, ma pure si dona per essere mangiata. In queste pagine biblisti, liturgisti, filosofi e letterati si confrontano su un tema centrale per l'esistenza e la vita cristiana.
Una ricerca vasta e articolata sul tempo, il suo contenuto, cio che lo riempie" e gli da senso. " Il rapporto tempo-senso e la linea portante e il tema unificante della presente raccolta di saggi che non pretende di essere un manuale ma aspira ad essere un vademecum, un compagno di viaggio. L'interesse dell'autore non verte sull'essenza formale del tempo ma sul tempo esistenziale, sui modelli immaginativi secondo cui questo contenuto e stato ed e pensato e rappresentato. Una ricerca che vuole essere insieme storica e teorica, vuole descrivere la situazione attuale delle concezioni del tempo, ma anche offrire elementi di critica e di valutazione.
La visione del sacramento e della liturgia di uno dei teologi piu autorevoli del momento attuale. Il volume propone il testo delle quattro lezioni tenute in occasione della Lectiones Vagagginianae tenute da E.Jungel a S.Anselmo nelle quali ha presentato la sua visione del sacramento e della liturgia.
Che genere di sapere e' quello della teologia? La teologia ha un suo spazio all'interno del conoscere? C'e' ancora spazio per la teologia all'interno del sapere? E che genere di sapere e' quello proprio della teologia? E' un sapere che conosce ma che, a un tempo, ha anche il sapore della fede: e' - il gioco di parole del titolo puo' essere illuminante - un sapere che sa di fede". In queste pagine teologi e studiosi di varie discipline (dalla filosofia all'economia, dal diritto alla pedagogia) si interrogano sul moderno assetto del sapere in rapporto alla teologia. "
La necessita' di intendere l'esperienza a partire dal costituirsi di una tensione relazionale tra spirito e assoluto. Un'interpretazione dell'esperienza che muove da una presa di posizione nei confronti della problematica religiosa dell'esistenza. La ricerca si articola attorno a due questioni: a) se sia possibile accertare la presenza di un Dio nella sensibilita', se cioe' la relazione fra spirito e assoluto vada intesa nel senso di un'immanenza ontologica di Dio che sia riconosciuta come tale dallo spirito; b) in connessione con tale questione, se la dottrina dell'analogia entis possa essere difesa. Il lavoro e' caratterizzato da un forte impegno speculativo che si concretizza come confronto critico con l'orientamento dell'immaterialismo.
Un'approfondita ricerca che interpreta il pensiero ecclesiologico di Reginald Pole e la sua figura poliedrica e complessa. Prefazione di Marcello Semeraro. La vicenda e soprattutto il pensiero di Reginald Pole (1500-1558), uomo di Chiesa, teologo non di professione ma dalla capacita' non comune di entrare nel vivo delle questioni e delle discussioni che hanno agitato la sua epoca, non e' stata mai studiata con tale ampiezza e profondita', almeno dal punto di vista teologico. Questo studio presenta invece organicamente la sua vita, le sue opere, il suo pensiero, nel quadro di un contesto ben descritto. Ne emerge una linea di pensiero soprattutto ecclesiologico, dove i testi, di carattere episodico e contestuale, se ben letti, offrono una prospettiva organica della Chiesa a carattere prevalentemente spirituale-misterico. La ricerca costituisce un'interessante e necessaria integrazione alla storia dell'ecclesiologia.
Nel nostro tempo si registra un rinnovato interesse alla spiritualità. L'opera dell'Arcivescovo D. Sorrentino è una ricca ed originale introduzione alla spiritualità cristiana attraverso un'analisi storica e sistematica del vissuto cristiano, che si è venuto arricchendo di secolo in secolo, soprattutto attraverso l'esperienza dei santi, avendo in Gesù di Nazaret il suo paradigma normativo. Il trattato si inserisce nell' attuale dibattito teologico; ma presenta, con stile agile e attraente, temi accessibili anche ai non ''addetti ai lavori''.
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La dimensione antropologica del rapporto crescente tra Cristo e la Chiesa nell'Apocalisse. Prefazione di Ugo Vanni. Esiste nell'Apocalisse una presenza di Cristo, attiva coinvolgente, che riguarda la Chiesa nella sua attualita': Ed esiste, ugualmente, una presenza piena che invece e' rimandata al futuro ultimo, strettamente escatologico. Luca Pedroli ha avuto l'idea felice e originale di mettere in contatto tra loro queste due dimensioni, l'antropologia e l'escatologia, interpretando l'uno alla luce dell'altra. Ne deriva una visione nuova e suggestiva. Leggendo questo libro comprenderemo meglio l'Apocalisse e ne resteremo affascinati; potremo cogliere il filo ermeneutico che lo attraversa e che, sottolineando la reciprocita' in crescendo del fidanzamento e della nuzialita' tra Cristo e la Chiesa, ci fara' apprezzare che cosa significa Cristo per noi e noi per Lui: ci sentiremo amati e capaci di amore e, in definitiva, piu' cristiani e piu' uomini.
Gesù: il Logos nella sua orig inaria sensualità Il volume schizza i contorni di un'estetica cristologica della fede, sottolineando la dimensione affettiva e sensibile dell'evento fondatore cristiano. Il tema e' sviluppato mediante un attraversamento critico della tradizione spirituale legata alla simbolica del cuore di Gesu', che permette di recuperare lo spessore corporeo della verita' cristiana di Dio nel suo con-tatto con la corporeita' della fede. La figura fondamentale del Logos cristiano ritrova cosi, oltre che la sua accezione di razionalita', anche quella altrettanto originaria di sensualita'.
Un maneggevole compendio che ci guida a incontrare l'autentico e affascinante volto di Dio che risplende sul volto di Gesù Cristo. L'autore con sicurezza ci prende per mano e ci guida a incontrare l'autentico e affascinante volto di Dio che risplende sul volto di Gesù Cristo, il Figlio Crocifisso e Risorto, e che lo Spirito Santo, da Lui effuso senza misura" nella Pasqua, interiorizza nel nostro cuore e illumina di luce e di vita sempre nuove. In questo testo il volto di Dio non brilla come un sole lontano e inaccessibile, ma proietta vigorosamente i raggi della sua luce su tutte le dimensioni della nostra esistenza: personale e sociale, terrena e definitiva. "