
Quando pensiamo ai racconti biblici, troppo spesso il nostro immaginario è prevalentemente maschile. In verità, in ogni storia c'è sempre un rimando femminile che non fa solo da coreografi a ma ne rappresenta molto spesso la chiave di lettura vincente; infatti, le donne della Bibbia sembrano le più "affidabili" nel realizzare la Storia della Salvezza. In questo testo sono raccolte alcune riflessioni che Luigi Maria Epicoco ha dedicato proprio a loro, le "affidabili" di Dio.
Un approfondimento sul mistero della Trinità, frutto di un intero anno di formazione di giovani in cammino. Arricchito da meditazioni bibliche e spunti teologici, questo è un libro che va meditato. Non va letto tutto d'un fiato ma consumato piano piano, per avere il tempo di comprendere il dono. Prefazione di Mons. Domenico Battaglia e postfazione di don Francesco Cristofaro.
Vivere l'esperienza della vita cristiana senza mascherarsi da cristiano. Un invito ad "osare", ovvero, impastare ogni cosa con il Vangelo: relazioni, gesti, parole, progetti...L'approfondimento spirituale della parabola del Buon Samaritano e il commento di alcuni Proverbi sono i binari su cui si svolge il corso dell'opera. La rivisitazione dell'invito liturgico alla preghiera del "Padre Nostro" (Obbedienti alla parola... osiamo "vivere") è un richiamo a prendere sul serio la gioia proposta da Gesù.
Questo non è un saggio psicopedagogico, non è una meditazione sul dolore e sul lutto, non è una catechesi. Ciò che si vuole comunicare è un'esperienza, una testimonianza di vita. È un itinerario di guarigione del cuore espresso attraverso un vissuto personale: l'esperienza del lutto che Maria Letizia ha attraversato con la perdita della figlia Marianna, di diciotto anni. Vivere la sofferenza della perdita insieme a qualcuno che ti cammina accanto è un'opportunità preziosa per giungere alla guarigione del cuore.
È un libro scritto volgendo lo sguardo sul popolo di Dio che si attarda a riconoscere Gesù Signore della propria vita, pensando anche a chi quel Gesù lo ha perduto o non lo ha ancora trovato, non lo ha mai incontrato veramente. È vero, siamo sopraffatti e presi da un vortice di ansie, paure, preoccupazioni, da una quotidiana lotta spirituale, e ci adagiamo ripetutamente in un vivacchiare che può rivelarsi patologico per la vita e per la fede. Ma nulla è perduto, perché per opera dello Spirito di Gesù siamo edificati a vita nuova, in una straordinaria danza di resurrezione, ogni volta che scegliamo Dio e la sua Parola, ogni volta che spalanchiamo al Paraclito le porte del nostro cuore. Prefazione di Debora Vezzani. Introduzione di Christian Carlassare. Testimonianza di Paolo Pellegrino.
Un piccolo trattato sul percorso di vita cristiana, impreziosito dalla testimonianza dell'autore. Una riflessione apologetica sui contenuti della fede, con confronti tematici e riferimenti al Magistero della Chiesa.
Sono qui raccolte le riflessioni che hanno guidato i ritiri spirituali del presbiterio di Reggio Calabria-Bova, nel periodo in cui maggiormente infuriava la pandemia: «meditazioni nello Spirito» suggerite dall'invito di San Paolo: «siate lieti nella speranza» (Rm 12,12). La gioia si sente, la festa si fa: essere e fare sono due dimensioni che caratterizzano il ministero ordinato, nella Chiesa, poiché concretizzano la missione di persone che, chiamate nella gioia, manifestano la loro vocazione nella festa di un presbiterio, di una chiesa locale, della chiesa universale.
Un incontro fra due amici, uno credente e l'altro scettico. Un uomo che per la prima volta nella sua vita avverte una spinta interiore a sapere qualcosa di più sul Signore. Un uomo che sente il bisogno di affrontare i suoi dubbi spirituali. Una dialettica che si articola attraverso la rilettura di tre parabole: "Gesù e la samaritana"; "Il padrone e gli operai della vigna"; "Il figliol prodigo". Vangelo che diventa traccia per il cammino di vita e occasione di annuncio.
La spiritualità del Cuore di Cristo è strettamente legata a quella della Compagnia di Gesù, e il percorso tracciato da sant'Ignazio di Loyola conduce ad un incontro a tu per tu con il Signore affinché - con le parole del santo Fondatore della Compagnia - di più possiamo amarlo e servirlo. In fondo, questo è possibile anche attraverso la lettura di un testo o l'ascolto di contenuti audio-visivi, come quelli curati dall'autore su You-Tube dai quali questo libro nasce.
Attraverso un'ermeneutica libera, fantasiosa e condivisa del Piccolo Principe, i ragazzi rivelano l'urgenza di assaporare una felicità autentica, che il discount globale del consumismo esistenziale non riesce a soddisfare. In un tempo fluido, confuso e segnato da una generale assenza di punti di riferimento, il libro tenta di svelare come l'ipotesi cristiana si mostri ragionevole di fronte agli interrogativi ultimi del cuore, manifestandola come itinerario possibile per una vita piena e appassionata. Prefazione di Maurizio Botta.
Contemplando la "morte del Giusto" narrata negli apocrifi, si può comprendere cosa voglia dire "ben morire" e cosa s'intenda per "dignità nel morire". La morte di San Giuseppe è maestra del prendersi cura degli agonizzanti e dei morenti, e della vita che volge al termine. L'autore suggerisce una riconsiderazione della figura del santo nella vita della Chiesa, partendo dalla genesi della pia devozione al "Patrono della Buona Morte" fino ad arrivare agli ultimi approfondimenti bioetici e pastorali sul fine vita.
Cosa succederebbe se fossero i vizi capitali a dominare il mondo? Il ritrovamento del diario segreto di uno scienziato che stava lavorando con la sua equipe ad un progetto per viaggiare attraverso gli universi paralleli, conduce il lettore ad intraprendere un viaggio interiore alla scoperta della propria umanità. Un romanzo fantascientifico per tutte le età, capace di indagare gli abissi del cuore umano e sulle futuribili derive legate a scelte che hanno come comun denominatore l'ego smisurato e la ricerca del proprio piacere.