
Il presente tomo è introduttivo, esponendo le basi teologiche della divina rivelazione nella sua eccezione di novità che sconvolge le categorie umane. Gesù Cristo, crocevia della storia, ha portato la novità donando se stesso. Lo studio cerca di indagare, in una visione d'insieme, il titolo cristologico Gesù Kathegetés (Mt 23,10) che è affiancato al trinomio via-verità-vita proprio del Vangelo di Giovanni (Gv 14,6). L'accostamento è stato fatto dal Beato Giacomo G. Alberione (1884-1971).
L'apologetica è la dimostrazione e la difesa razionale e storica della verità della fede cristiana. L'uomo non è solo volontà ma anche ragione; e Dio vuole che l'uomo lo raggiunga tanto attraverso la volontà quanto attraverso la ragione
Nell'areopago della grande Mariologia si hanno i "Trattati" più fondamentali della Mariologia: biblica, patristica, dogmatica, storica... e soprattutto della Mariologia spirituale o ascetico-mistica. Quest'ultima parte della Mariologia, quella spirituale, costituisce il cuore stesso della grande Mariologia. Nello studio e nell'approfondimento sistematico della Mariologia, il padre Stefano Maria Manelli ha preferito la scelta dei suoi tre campi di sviluppo: la "nascita", la "crescita", la "fioritura" della Mariologia. La Mariologia ha le sue radici ed è "nata" nella Sacra Scrittura (Mariologia biblica); è "cresciuta" sviluppandosi nello svolgersi della storia (La Mariologia nella storia della Salvezza. Sintesi storico-teologica); è "fiorita" nella santità delle anime più elette (Maria Santissima nella vita spirituale o Trattato di Spiritualità mariana). Nel grande areopago dell'intera Teologia, la Mariologia, costituisce, per noi, sia il vertice della sintesi più alta e completa della Fede, come si legge nel Concilio Vaticano II, sia il vertice supremo dell'esperienza divina che è costituita dall'immersione di una creatura umana nell'intima vita "intratrinitaria".
Il libro contiene in sostanza tutta la dottrina gnoseologica del Beato Duns Scoto, la quale si distingue per ammettere la conoscenza positiva di Dio attraverso concetti astratti dalle creature, ma formalmente univoci. Attribuisce all'intelletto un ruolo attivo nella conoscenza, cooperando con l'oggetto. Tutte le conoscenze hanno origine dai sensi, e per questa ragione il concetto intellettuale tende sempre a riflettersi sul fantasma sensibile.
L'Apologetica, cioè il discorso in favore della Fede volto a mostrarne la ragionevolezza e a difenderla dagli attacchi dei suoi denigratori, con gli scritti di Corrado Gnerre ha conosciuto un grande risveglio e soprattutto un coinvolgimento che potremmo definire "popolare". Gli interventi di Gnerre infatti si caratterizzano per la lucidità dell'analisi e per la semplicità dell'esposizione, così che ognuno possa trovarsi a suo agio nel leggere e nel poter verificare i fatti analizzati. Con il dominante relativismo, il Cristianesimo viene visto sempre più come un'agenzia di servizi sociali e la Fede si spegne, e la Chiesa vive in una sorta di agonia interna per aver smarrito la sua identità. Ecco la necessità di un'Apologetica che, muovendo da una lettura oggettiva dei fatti, con le premesse del realismo filosofico, possa fornire le ragioni della Fede a tutti i credenti e allo stesso tempo possa divenire invito e annuncio per chi ancora non crede. L'Apologetica di Gnerre adempie egregiamente a questo compito.
Il mistero di Maria Santissima, Immacolata Madre di Dio, Madre della Chiesa, Madre dell'umanità, Madre dell'universo: è mistero sublime della nostra Fede cattolica. La crisi della Mariologia si sintetizza oggi soprattutto nelle due parole "minimismo mariano", che fanno comprendere come in tutto ciò che riguarda la Madonna si vuole e si deve arrivare a ridurre "al minimo" ogni cosa che esalti o glorifichi la Madonna in se stessa e nei riguardi degli altri. Si vuole giungere fino al disperato "nichilismo", ossia fino a ridurre la Mariologia a zero, fino a dimenticare la Madonna, fino addirittura a non volerla più! Perciò per lo studio della Mariologia si raccomanda un Trattato distinto, che eviti la cosiddetta "parcellizzazione" delle verità. "L'Immacolata Madre di Dio e Madre nostra. Trattato di Mariologia dogmatica", è un novello Trattato di Teologia mariana da presentare agli uomini affinché lo leggano, per cercare di conoscere meglio la loro Immacolata Madre divina, imparando così ad amarla e imitarla lungo il cammino dall'esilio di questa terra, così piena di triboli e spine, alla terra della nostra beata Patria nel Regno dei cieli.
Il Voto mariano è uno scritto teologico-spirituale che tocca le più alte vette della mistica, soprattutto quando approfondisce la tematica - già cara a san Massimiliano M. Kolbe - della "transustanziazione" nell'Immacolata. La piena realizzazione di questo mistero di grazia si concretizza nel Voto mariano della consacrazione illimitata all'Immacolata, sbocciato all'interno della Famiglia dei Francescani dell'Immacolata, ma che vuole essere non solo sostegno per tutta la Chiesa - di cui i Francescani sono speciali "riparatori" -, ma anche la roccaforte di ogni anima che ha capito che in quest'epoca delle "Tutte tenebre" è la Madonna la Stella mattutina da seguire, conoscere e amare per non smarrire la strada per il porto sicuro, il Paradiso dell'eternità beata. Il Voto mariano, analogamente alla transustanziazione eucaristica, vuole realizzare nel consacrato la "transustanziazione" nell'Immacolata: vivere il Voto mariano significa, infatti, vivere «per mezzo di Maria, con Maria, in Maria e per Maria».
Ecco uno studio di ricerca, di scoperta, di approfondimento, con la scalata verso le vette della teologia, che trascendono anche le stelle, per penetrare nei Cieli di Dio Trinità di Amore infinito. «Excelsa super sidera»: espressione liturgica altissima, questa, che subito risuona già nei titoli dei quattro capitoli contenuti in questo libro, chiamato suggestivamente con il titolo ben significativo: Sublimità della teologia. Le “sublimità” qui presentate sono: la Santissima Trinità, la Santissima Eucaristia, l’Immacolata Concezione, la Santa Chiesa Cattolica. Queste quattro somme verità della teologia vengono esposte non singolarmente staccate, ma armonizzate fra loro in continuità con il legame trascendente che le unisce nello scambievole procedere l’una dall’altra, nella pienezza di quella consistenza divina che proviene dalla Santissima Trinità, sorgiva Onnipotenza infinita di ogni essere, dal più grande al più piccolo, nell’universo intero.
In un intreccio sapientemente tessuto Teresa Forcades annoda assieme le sue esperienze personali con una intensa riflessione sui temi che le sono più cari, mostrando che la fede cristiana può essere una forza dinamica capace di dar luogo a sovversioni profonde. Il suo appassionato appello alla libertà, all'amore e alla giustizia sociale risuona con vibrante emozione nelle pagine di questo libro in cui la critica all'attuale sistema politico ed economico è scandita dal tempo della liturgia delle ore che ritma la vita di preghiera delle monache benedettine. Così la teologa catalana dimostra che la vita cristiana può penetrare in maniera profonda nella preghiera e nella contemplazione ed essere anche - al tempo stesso - radicalmente impegnata nel mondo contemporaneo.
Le religioni, come tutti sanno, propongono percorsi di salvezza dalla degenerazione per chi cerca la via della perfezione, e offrono ai loro fedeli mezzi adeguati a liberarsi dai vizi e da ogni tipo di errore morale, con esercizi del corpo e della mente, oggi molto diffusi, come lo yoga e la meditazione trascendentale, superando i limiti e gli impedimenti della condizione mortale. Anche il Cristianesimo indica all’uomo una via che non senza ragione ritiene la migliore, non solo perché dona una grazia che svincola dai desideri del corpo e dal suo impulso vitale, ma anche perché offre una salvezza reale dalla morte, che è la causa più grave dell’impotenza a procedere verso il bene. Noi vogliamo ritrovare questa “via” e sapere dove dobbiamo andare o che cosa dobbiamo fare per raggiungere il fine che ci hanno indicato le promesse divine, quando abbiamo iniziato il cammino della fede accogliendo le parole annunciate. Ma non bisogna indugiare, perché il tempo scorre inarrestabile e non concede remore per sognare, o attendere una nuova rivelazione. Giunti alla fine, comprendiamo di non
poter evitare la domanda che noi stessi ci siamo posti e che potrebbe porre ogni uomo sobrio di mente e dotato di ragione che, diffidente di fronte alla fantasmagoria simbolica della religione, potrebbe chiedere con scetticismo comprensibile: «Era proprio necessario un tale apparato di figure e la forma del mistero per convincere l’uomo che è più conveniente vivere secondo giustizia, seguendo la legge comune, piuttosto che fare ingiustizia e agire male?». No. Non sarebbe necessario se la ragione naturale bastasse a questo scopo. Ma poiché la stessa ragione comprende di essere troppo debole di fronte all’avida prepotenza del desiderio che muove e dà forza al volere, la religione può giovare come rimedio, educando con la grazia e il timore a moderare l’impulso al male e mantenere la volontà nell’ordine del bene.
Nello Casalini (1943)
Frate minore, sacerdote e dottore in Teologia biblica presso l’Institut Catholique di Parigi, dopo un dottorato in Filologia classica presso l’Università Cattolica di Milano. Ha insegnato allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme e lavorato come ricercatore presso la Pontificia Università Antonianum di Roma. Studioso di esegesi biblica, è autore di importanti pubblicazioni, tra cui ricordiamo: Viaggio di addio, Dialoghi, Manuale per la vita, Per la dignità dell’uomo, Il Testimone, Quaderni di poesia, Opere poetiche di Ariel e Paolo di Tarso e la sua scuola. Commento a tutti gli scritti (Castelvecchi 2017). Ora, terminato il servizio, si dedica solo allo studio nel ritiro di Assisi.
Come abitare lo sviluppo? In un contesto di scarsità di risorse, perché investire soldi nella ricerca di un enhancement per pochi invece di cercare cure per le malattie di molti? Se i teorici dell'enhancement si chiedono quante innovazioni sia possibile sviluppare, la mia domanda verte sul perché dei prodotti dello sviluppo. Perché si sviluppano determinate tecnologie? Perché si vendono? Perché sono necessarie alle nostre forze militari? Perché garantiscono a una nazione la supremazia sulle altre?