
questo volume, arricchito da illustrazioni e tavole, presenta l orizzonte monumentale e culturale della roma cristiana antica dalle origini all alto medioevo. Il volume ha avuto origine da un convegno di studio che si h svolto nel novembre del 1998 e che si e`inserito nel piu`ampio progetto avente per tema la comunita cristiana a roma verso il terzo millennio". Esso presenta i risultati d el lavoro di uno dei tre comitati che erano stati costituiti, quello per l'eta antica. Sa ra completato dal lavoro degli altri due comitati: per l'et a medievale e rinascimentale, e per l'eta moderna e contemp oranea. Questo studio offre un contributo di studiosi dell' antichita cristiana alla comunita religiosa di cui fanno parte, per aiutarla a ripensare la sua identita. Esso co stituisce anche un invito alla citta a riflettere sul lungo cammino compiuto in quasi duemila anni da questa comunita, che in certi periodi e`sembrata coincidere con tutta la societa urbana, e che tuttavia ha mantenuto sempre la sua distinzione rispetto al mondo profano"
L'inizio di questa esposizione sull'archivio centrale della Santa Sede, l'Archivio Segreto Vaticano, mi viene suggerito da una celebre frase di Tertulliano, riguardante Gesù Cristo sotto il profilo etnico-religioso, nella quale c'è un riferimento anche agli archivi romani: "E tuttavia, come avrebbe potuto Gesù Cristo essere ammesso nella sinagoga, cosí all'improvviso, cosí ignoto, tanto che di lui non si conosceva con certezza neppure la tribù, il popolo, la famiglia, e infine la posizione nel censimento di Augusto, censimento che gli archivi romani custodiscono come veridica testimonianza della nascita di Cristo?". Il riferimento è quanto mai suggestivo ed interessante, anche se la notizia anagrafica non è più verificabile a causa delle ingenti distruzioni, saccheggi, perdite subite nel corso dei secoli dagli archivi delle antiche civiltà, ivi compresi quelli di Roma. Restano immutati tuttavia il significato e il valore della testimonianza, dalla quale emergono, come in genere da tutte le fonti documentarie, quanti e quali possano essere gli elementi di prova, conferma o meno, riscontrabili negli archivi, nell'ambito della ricerca storica.
Partendo da una solida base documentaria, l'autrice costruisce una storia della giustizia ecclesiastica centrata sul Quattro e Cinquecento, ma rintracciandone i fondamenti a partire dall'alto Medioevo. L'opzione originale della ricerca consiste nel collegare in un unico discorso giustizia interna e giustizia esterna, penitenza individuale e sanzione, confessione e inquisizione. Per affrontare motivi e caratteristiche di questo rapporto, l'autrice risale al Medioevo, studiando in particolare i sacramenti e i loro effetti civili, l'uso della scomunica, la principale arma della giustizia ecclesiastica, e la pratica della confessione.
Il 3 settembre è stato beatificato Giovanni XXIII e questo avvenimento ha coinvolto l'attenzione del mondo intero tenendo conto di quel che ha significato, per tutti, papa Roncalli. Giuseppe Alberigo, uno dei massimi e più noti studiosi dei problemi e della storia della Chiesa, del cristianesimo e del Concilio Vaticano II - il grande rivoluzionario evento promosso da papa Giovanni - presenta questi studi coordinati, che si pongono come una "guida" insostituibile a comprendere la figura e l'opera del grande pontefice nel momento della sua beatificazione.
L'esame dei rapporti tra Chiara e il papato permette di cogliere nella sua complessita la storia del movimento religioso femminile" nella prima meta del Duecento. "
La stagione del Sessantotto in Italia non ha trovato i cattolici indifferenti, ma li ha coinvolti in modalità e con prospettive diverse. Il rapporto tra cattolici e Sessantotto è un'ottica specifica e interessante. Si sente il bisogno a distanza di oltre trenta anni di affrontare la questione soprattutto per le conseguenze che questa relazione ha avuto sul trentennio successivo. Il volume evidenzia l'aspetto storico dell'influenza del Sessantotto sui cattolici. Perché i cattolici non sono rimasti indifferenti rispetto ad un fenomeno che sembrava venir da lontano e presentava tratti a loro estranei? Quale connessione, per esempio, lega il Sessantotto e la successiva caduta dei comportamenti religiosi, insomma Sessantotto e secolarizzazione? Molte domande non hanno ancora avuto risposta, ma il dibattito resta aperto ed è punto di partenza per sviluppare la riflessione che il presente volume avvia con contributi eterogenei.
Fiorenza Taricone, laureata in Filosofia e in Lettere all'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma, dove ha conseguito il perfezionamento in Storia Moderna, ha collaborato a varie riviste tra cui "Rivista di Storia e Letteratura Religiosa", "Il Risorgimento", "Storia Contemporanea", "Il Politico". E' autrice di monografie quali Teresa Labriola. Biografia politica di un'intellettuale fra Ottocento e Novecento (1994), L'associazionismo femminile in Italia dall'Unità al Fascismo (1996) e Ausonio Franchi. Democrazia e libero pensiero nel XIX secolo (2000).