
Tra la metà del XI secolo e la fine del XIII, la figura istituzionale del pontefice subisce profonde trasformazioni: immagine vivente di Cristo e quindi partecipe della sua duplice natura umana e divina, il papa rappresenta ormai il vertice dell'intera cristianità e rivendica un ruolo, non solo ecclesiale, ma anche politico, culturale e giurisdizionale. Il libro fornisce una ricostruzione storica del papato duecentesco alla luce della sua rinnovata vitalità e della rivoluzione operata da pontefici come Innocenzo III, Gregorio IX o Bonifacio VIII, che faranno della corte papale il perno politico, intellettuale e artistico di tutto l'Occidente.
I testi e i dati biografici di Stefano Harding, nato in Inghilterra poco dopo la metà del XI secolo, che fu uno dei fondatori del monastero di Citeaux.
La ricostruzione ufficiale dei fatti che portarono alla nascita del movimento di Comunione e Liberazione, nel 1964. L’autore, esponente di rilevo di CL, ha potuto consultare l’intero archivio del movimento. Ha intervistato numerosi protagonisti e testimoni e ha ricostruito una lucida biografia culturale di don Giussani, fondatore di uno dei più vivaci movimenti ecclesiali diffuso in tutto il mondo.Si tratta della prima vera storia di CL, con un forte carattere di ufficialità. Seguirà un secondo volume.
Massimo Camisasca è nato a Milano nel 1946. È stato ordinato prete nel 1975. L’incontro che ha segnato la sua vita è avvenuto a 14 anni al liceo Berchet, quando ha conosciuto don Giussani. Responsabile prima di Gioventù Studentesca e poi di Comunione e Liberazione, è stato anche presidente diocesano dei giovani di Azione Cattolica a Milano. Insegnante di filosofia nei licei, all’Università Cattolica di Milano, alla Pontificia Università del Laterano a Roma, dal 1993 al 1996 è stato vicepreside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi sul Matrimonio e la Famiglia con sede a Roma. Ha fondato la Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo di cue è superiore generale. Ha tenuto dal 1981, per molti mesi, la trasmissione radiofonica «Parole di vita», divenendo una delle voci più conosciute della radio italiana.
La spiritualità medievale, in particolare quella femminile, più che nelle classiche categorie della castità e della povertà, si esprime attraverso il cibo e la sua simbologia. E' sul cibo che si concentrano le preoccupazioni di quell'età affamata: nei peccati di gola si ravvisa la peggior forma di lussuria, nel digiuno la più dolorosa delle rinunce e l'atto del mangiare è la via più diretta per incontrare Dio. L'autrice ricostruisce le espressioni simboliche e artistiche di una religiosità complessa. Ne emerge un uso del cibo e della corporeità variegato che quasi nulla ha in comune con le moderne patologie alimentari.
Nell'Italia del Cinquecento, lacerata dal dissenso protestante, un monaco benedettino, Giorgio Rioli detto Giorgio Siculo, annunciò rivelazioni straordinarie. Potenti e umili lo seguirono affascinati. Giorgio Siculo consigliava ai protestanti di adattarsi all'ortodossia cattolica, ma ai seguaci più stretti confidava una dottrina segreta, trasmessa clandestinamente, che si opponeva in maniera radicale sia al protestantesimo che al cattolicesimo. Denunciato dai protestanti all'Inquisizione cattolica, Giorgio Siculo venne condannato come eretico e morì impiccato, a Ferrara, nel 1551.
Comunione e Liberazione nasce nella Milano degli anni '50 per opera di don Luigi Giussani. Il progetto religioso e il modello associativo che man mano prendono forma si distaccano nettamente dalle altre forme di associazionismo cattolico dell'epoca e puntano a coniugare esperienza interiore e visibilità esteriore. Dalla figura carismatica del fondatore alle strutture organizzative, dalla Compagnia delle opere alla scuola di comunità e ai momenti di festa collettiva: il volume ci parla di tutto questo con un occhio attento non solo a quello che CL è per chi vi aderisce, ma anche per il ruolo che ha giocato negli ultimi cinquant'anni di storia del nostro paese.