
Il volume, a termine di una serie di altri libri, viene pubblicato proprio in occasione della visita di Papa Benedetto XVI a Brescia il prossimo 8 novembre 2009, nel 30° anniversario della morte di Paolo VI e nell'ambito dell'anno sacerdotale.
Questo svelto volumetto - che costituisce un tributo personale dell’Autore al P. Pedro Arrupe S.I. in occasione del centenario della sua nascita - è innanzitutto una risposta alla richiesta fatta dal Segretariato per la Promozione della Spiritualità ignaziana presso la Curia Generalizia dei Gesuiti per offrire una sostanziale visione d’insieme della famosa trilogia di discorsi del P. Arrupe ai partecipanti ai Corsi annuali ignaziani del 1979, 1980 e 1981. A questa risposta l’Autore si è sentito spinto interiormente a collegare un tributo lungamente desiderato alla memoria del P. Arrupe, cogliendo l’invito formulato dallo stesso P. Arrupe alla fine del discorso del 1980 sulla Ispirazione trinitaria del Carisma ignaziano, rivolto agli studiosi della Spiritualità ignaziana, di ampliare ed approfondire la sua analisi del carisma dei Gesuiti/ignaziano. Questo tributo personale culmina in un penetrante sguardo sul cuore del P. Arrupe, intitolato: Il Cuore di Pedro Arrupe, il Cuore di Ignazio di Loyola, il Cuore di Gesù Cristo.
Herbert Alphonso, gesuita indiano, è stato per 12 anni Direttore del Centro Ignaziano di Spiritualità (CIS) nella Curia Generalizia della Compagnia di Gesù in Roma. Dal 1993 al 1999 è stato Preside dell’Istituto di Spiritualità della Pontificia Università Gregoriana a Roma. Attualmente, come Professore emerito di Teologia Spirituale e di Spiritualità ignaziana nello stesso Istituto continua il suo ministero dello Spirito attraverso lo studio e lo scrivere, e attraverso corsi, seminari e ritiri. Prima di venire chiamato a Roma nel 1979, era stato Maestro dei Novizi a Bombay, India; poi, Rettore e Professore al St. Mary’s College, il teologato dei Gesuiti in Kurseong ai piedi dell’Himalaya; ed in seguito Rettore e Professore del Jnana-Deepa Vidyapeeth (Ateneo Pontificio) in Puna, India.
Un testo di catechesi.
In questo volume è raccolta - in edizione critica - la corrispondenza intercorsa tra Giorgio Montini e il figlio Giovanni Battista (futuro Paolo VI) nel periodo 1900-1942. Si tratta per lo più di scritti inediti, che offrono al lettore l'occasione di entrare nell'atmosfera di una famiglia intrisa di forti valori religiosi e partecipe della vita e della cultura del tempo. Il carteggio, costituito da centinaia di documenti, apre illuminanti squarci sulla biografia dei due protagonisti, come ampiamente sottolinea e descrive Luciano Pazzaglia nella sua Introduzione. Attraverso lo scambio delle lettere fra padre e figlio è possibile ripercorrere, innanzitutto, l'itinerario di Giorgio Montini, che, dopo aver svolto importanti incarichi nelle organizzazioni cattoliche e civili bresciane, assunse significative responsabilità a livello nazionale fino all'elezione a deputato nelle file del Partito Popolare. L'impegno dell'uomo politico bresciano fu animato dal desiderio che Stato e Chiesa, superata la questione romana, potessero finalmente intessere rapporti di serena e fruttuosa collaborazione. Di questo e di molti altri problemi egli amava discutere con il figlio, cui manifestava i propri pensieri e dal quale attendeva pareri e consigli.
Questo libro si compone di due parti. La prima, intitolata "Tendenze anticlericali e fermenti antireligiosi nell'Italia del 1944-1946. Echi e reazioni nel mondo cattolico", si occupa di alcuni aspetti del fenomeno anticlericale e antireligioso manifestatosi nei mesi a cavallo della Liberazione, con particolare riferimento all'"odio" predicato da alcuni contro il clero "politicante", a certe tematiche del dibattito-scontro politico allora in atto (quella, ad esempio, dei rapporti tra Chiesa e fascismo), alle polemiche antivaticane di Radio Mosca, alla propaganda antireligiosa dei "senza Dio". Nella seconda, intitolata "La campagna anticlericale del 1946-1947 nella documentazione dell'Archivio Centrale dello Stato", si parla dei giornali, e dei circoli anticlericali e della loro diffusione sul territorio nazionale. Nell'uno e nell'altro caso l'autore, che fa ampio riferimento anche alle vivaci reazioni che l'anticlericalismo suscitò negli ambienti cattolici del tempo, si è basato sui documenti conservati presso l'Archivio Centrale dello Stato e l'Archivio dell'Azione Cattolica Italiana, oltre che sulla lettura di riviste e giornali d'ogni tendenza.
Mario Casella è professore ordinario di Storia contemporanea nell'Università del Salento. Si è occupato della lotta politica e della vita religiosa a Roma e nell'Italia centrale tra il XIX e il XX secolo, del movimento operaio di fine Ottocento, della classe dirigente pontificia e italiana (con particolare riferimento ai vescovi e ai prefetti), della riforma dei seminari al tempo di Pio X, dei rapporti tra Stato e Chiesa dal 1929 al 1948, dell'associazionismo, soprattutto cattolico, nell'Italia liberale, fascista e repubblicana. Tra i numerosi volumi pubblicati figurano: "L'Azione Cattolica alla caduta del fascismo. Attività e progetti per il dopoguerra (1942-1945)" (Roma, 1984), "Cattolici e Costituente. Orientamenti e iniziative del cattolicesimo organizzato (1945-1947)" (Napoli, 1987), "18 aprile 1948. La mobilitazione delle organizzazioni cattoliche" (Galatina, 1992), "L'Azione Cattolica nell'Italia contemporanea (1919-1969)" (Roma, 1992), "Stato e Chiesa in Italia dalla Conciliazione alla riconciliazione (1929-1931)" (Galatina, 2005), "Alla scoperta della religiosità nell'Italia meridionale. La diocesi di Diano-Teggiano tra Otto e Novecento" (Soveria Mannelli, 2006) e "Stato e Chiesa in Italia (1938-1944)" (Galatina, 2006).
San Gabriele dell'Addolorata (Assisi 1838 - Isola del Gran Sasso 1862) è conosciuto universalmente come il santo dei miracoli. Fin dal 1892, anno della riesumazione del suo corpo, il giovane studente passionista morto a 24 anni inizia a operare strepitosi segni in favore dei suoi devoti. Da allora si contano a migliaia gli episodi che si possono definire prodigiosi, attribuiti all'intervento del santo. Il libro illustrato racconta i più recenti. Nei fatti narrati c'è una costante ricorrente, quella del sogno premonitore. E tra questi casi ci sono quelli di persone che sognano il santo pur senza neanche conoscerne l'esistenza.
I Fondamenti" e gli "Inizi" della figura della teologia nella riflessione occidentale fino agli inizi del XV secolo."
Una nuova versione critica della figura e dell'opera di Galileo nel suo tempo e tra i contemporanei.
Normalmente si pensa al mondo di Galileo come ad un mondo diviso tra innovatori e una Chiesa arretrata e culturalmente arida, che difende, contro ogni evidenza, un sapere ormai superato. Secondo le categorie della cultura dominante a tutti i livelli – da quelli accademici fino ai manuali scolastici e ai mass media – si ha la sensazione che quella della Chiesa sia sostanzialmente la storia di un’istituzione inguaribilmente reazionaria, controcorrente nel senso deteriore, che non sa assecondare i ritmi dell’evoluzione intellettuale,morale, politica, sociale ed economica. Se si guarda con serietà al contesto culturale dell’epoca, ci si accorge invece che siamo di fronte ad uno dei periodi più ricchi per l’Occidente, all’interno del quale il ruolo della Chiesa è stato sicuramente decisivo ed estremamente positivo. Per leggere la vicenda galileiana senza pregiudizi, occorre tenere presente l’intrecciarsi di molteplici dimensioni: quella storico-sociale, quella culturale-filosofica, quella scientifica, quella esegetica e quella ecclesiale. Ecco perché si è voluto dare spazio sia all’analisi del lavoro scientifico, evidenziando i meriti grandissimi di Galileo in tal senso, sia alla contestualizzazione e alla spiegazione dello scontro tra Galileo e la Chiesa. Quale rapporto esiste tra la scienza ed il destino dell’uomo, tra la scienza e la fede? Particolarmente interessante è rileggere il «caso Galileo» all’inizio del Terzo Millennio, mentre su tutta la cultura stende la sua ombra negativa quel tecno-scientismo che pretende di manipolare la realtà e l’uomo senza ammettere alcun limite al proprio potere.
Luigi Negri, già docente di Introduzione alla Teologia e di Storia della filosofia presso l’Università Cattolica di Milano, è vescovo della diocesi di San Marino-Montefeltro e presidente della Fondazione Internazionale Giovanni Paolo II per il Magistero sociale della Chiesa. Fra le sue opere ricordiamo: Ripensare la modernità; Pio IX. Attualità e profezia; Per un umanesimo del terzo millennio. Il Magistero sociale della Chiesa.
Franco Tornaghi, laureato in storia della matematica, è docente di matematica con interessi in ambito statistico.
Agile e avvincente biografia di Giovanni Battista Montini (1897-1978). Braccio destro di papa Pio XII, arcivescovo di Milano, eletto papa con il nome di Paolo VI nel 1963 portò a compimento il Concilio Vaticano II, interrotto per la morte di Giovanni XXIII. L'ultimo periodo della sua vita fu rattristato profondamente dal rapimento e dall'uccisione dell'amico fraterno Aldo Moro, che precedette di pochi mesi la sua morte. E' in corso la causa di beatificazione.