
Nel medioevo nessuno si è mai definito eretica o eretico. Eresia significa "scelta": infatti, l'eretico medievale è un disobbediente rispetto al conformismo religioso, sceglie di seguire il Vangelo e ripropone la Parola di Gesù. Il non conformismo religioso di donne e uomini è alla base di un libertario "moto di cultura", un dinamismo evangelico condannato e perseguitato. La "scelta" ereticale nel medioevo è anche una rivoluzione culturale che coinvolge chierici, donne e uomini, laiche e laici di strati sociali diversi: accanto ai più noti Bogomil, Arnaldo da Brescia, Valdo di Lione, Dolcino da Novara, John Wyclif, Jan Hus, ai valdesi, ai catari, ai templari, ai lollardi e agli hussiti, emergono numerose figure femminili, quali Guglielma, Margherita detta Porète, Margherita detta la bella, Giovanna d'Arco, oltre ad apostole e beghine. L'attenzione posta dal volume all'identità nel medioevo, ma anche al riverbero nel XX secolo di termini metacronici - eresia/eretici - dimostra come le molteplici varianti della «disobbedienza» religiosa del passato continuino ad affascinare il presente e ad essere strumentalizzate.
I quattro volumi della Storia del cristianesimo rendono conto, insieme, della straordinaria ricchezza di un fenomeno religioso che permea duemila anni di storia ma possono anche esser letti ciascuno come opera a sé stante. L'interazione del cristianesimo con i diversi ambiti culturali è oggetto di particolare attenzione: alcuni capitoli sono dedicati alle arti, all'economia, alle scienze, alla filosofia, in prospettiva interdisciplinare. In che modo nei secoli che vengono definiti medievali le parole di Gesù, detto il Cristo, vennero accolte e interpretate in nome del cristianesimo? Quali adattamenti e trasformazioni del messaggio religioso e culturale del vangelo hanno prodotto le istituzioni ecclesiastiche? Come vengono affrontati i nemici interni ed esterni di una società in movimento per difendersi e per diffondersi sempre in nome del Cristo? Il volume mostra iridescenze inconsuete, attraverso le tappe di consolidamento istituzionale dell'invisibile che, nel segno della croce e mediante suoni e immagini, si fa visibile realtà cristiana.
Nei primi anni dell'Unità d'Italia, le chiese metodiste di Gran Bertagna e Stati Uniti giunsero nel nostro paese per impegnarsi attivamente in un'opera di evangelizzazione volta a sostenere il Risorgimento sul piano spirituale e delle libertà. Alla loro predicazione si deve la nascita del motodismo italiano. Senza acribia critica, partendo da corrispondenze familiari, raccolte di sermoni e vecchie fotografie, Valdo Benecchi ci presenta venti storie di fede e testimonianza evangelica, ovvero venti ritratti di figure che nei primi settant'anni del Novecento contribuirono a rendere più unita l'Italia tramite una rete di rapporti tra comunità diverse e distanti tra loro, tanto geograficamente quanto socialmente.
Nei decenni scorsi ci si è accostati alla figura e all'opera di don Lorenzo Milani spesso con le lenti deformanti di una visione eccessivamente ideologizzata. A distanza di quasi cinquanta'anni dalla sua morte e dopo migliaia di scritti pubblicati su di lui (ne sono stati catalogati 4137 fino al 1997), oggi non ci sl può certamente esimere dal guardare a don Milani come ad un grande educatore che ha avuto una forte influenza sullo sviluppo della scuola e che occupa certamente nella storia della cultura italiana un posto importante che gli va riconosciuto anche a livello scolastico. Questo libro, che propone una ricca antologia di scritti linguistici di don Milani comprende, altresì, un'ampia introduzione al suo pensiero e alla sua opera in cui si dà un'interpretazione unitaria della posizione politica da lui maturata nell'arco dei vent anni di sacerdozio, delle diverse accezioni con cui usa il termine "cultura" dei pregi e dei limiti della sua esperienza educativa. Il volume contiene oltre ad una nutrita bibliografia, anche un appendice in cui si danno brevi informazioni su quanti tra i più noti, ebbero contatti con il Priore. Impreziosiscono il libro la prefazione di Giorgio Pecorini e la postfazione di Tullio De Mauro.
Basandosi sui documenti e sui verbali degli interrogatori, il libro ricostruisce i grandi processi inquisitoriali e ne presenta i protagonisti: da Dolcino a Giovanna d'Arco, da Giordano Bruno alle streghe, da Torquemada a Michele Serveto. Giudici e inquisiti riacquistano volto e parola, con tutta l'intensità del loro dramma umano e spirituale. Nella storia dell'inquisizione si addensa una serie così ricca di motivi, a livello storico, culturale, politico sociale, religioso, del costume e del diritto, di immaginario collettivo, che si può considerarla come uno dei più importanti "fili rossi" che attraversano la storia dell'Europa medioevale e moderna.
Il libro ripercorre attraverso 1001 fatti la storia del cristianesimo, dalla nascita di Gesù alla sua morte e resurrezione fino alla fondazione della Chiesa passando attraverso le crociate, i Concili e arrivando fino ai giorni nostri. Il linguaggio chiaro,brillante,accattivante si sposa alla scelta dei temi trattati che percorrono tutte le tappe principali della vita della Chiesa senza però dimenticare fatti minori o curiosi. Ogni fatto è facilmente collocabile nel tempo e in relazione agli altri fatti presentati. Il volume affronta vari temi religiosi e filosofici come il rapporto tra il vero e la Parola,la nascita della laicità,il difficile rapporto tra scienza e Chiesa e il matrimonio. Un libro che finora mancava nel catalogo degli editori religiosi: un modo nuovo, brillante, intrigante di scoprire le radici del cristianesimo e il suo ruolo nella storia
DESTINATARI Divulgazione, studio, scuola: un’opera a più livelli di lettura; documentazione, percorso storico,tematico,lettura continua.
AUTORE Natale Benazzi è nato nel 1961 a Legnano. Vive a Milano. Teologo, collabora con l’Ufficio beni culturali della Conferenza Episcopale Italiana (ha curato,tra l’altro,l’antologia Arte e Teologiaper i tipi di EDB, 2003). Nell’ambito della storia della Chiesa ha curato l’antologia Archivum.Documenti della storia della Chiesa dal I secolo a oggi (Piemme, 2000). Ha pubblicato tra l’altro:Il libro nero dell’inquisizione (Piemme, 1998); Il caso del monastero indemoniato (Piemme, 2000); La Chiesa non risponde (Piemme, 2002); Il Natale del 1943. Esercizi di cristianesimo sulle lettere di Bonhoeffer da Tegel (Centro Ambrosiano, 2003); Dieci domande scomode a Gesù (Piemme,2005).
Uno straordinario viaggio di oltre duemila anni attraverso le vite di coloro che hanno lasciato un segno, determinato una svolta o accelerato cambiamenti e crescita della Chiesa, dalla sua fondazione. Chi furono coloro che rimasero incantati dalla personalità e dalle parole Gesù di Nazareth dando inizio alla prima comunità cristiana? Quando sono vissuti e che cosa hanno scritto i Padri della Chiesa? Quali sono stati i papi, cardinali e vescovi che, attraverso i secoli, hanno determinato scismi, si sono avventurati in riforme e hanno gettato i semi di battaglie e guerre che hanno cambiato il corso della storia? Tra i cento nomi dei personaggi a cui in larga parte si deve l'istituto della Chiesa moderna, ci sono anche quelli di uomini e donne che hanno abbandonato famiglie e sicurezze per seguire il richiamo della fede, il desiderio di aiutare il prossimo e la volontà di seguire le indicazioni delle sacre scritture. Una raccolta di vite che si intreccia con lo scorrere delle epoche e che ha fatto del cristianesimo la comunità religiosa più popolosa e diffusa del mondo.
Papa Giovanni XXIII è stato un pontefice che ha lasciato memoria profonda della sua capacità di intersecare il reale, la vita quotidiana, la storia con il pensiero della tradizione cristiana: ecco quindi un volumetto che racchiude la sua devozione mariana. Non si tratta di un rapporto astratto, lontano dalla propria vita e dalla realtà, ma un culto concretissimo, che ogni volta rimandava all'essenziale, coniugando la storia personale e le umili origini del pontefice, figlio di contadini bergamaschi, con la lucidità dell'uomo che aveva attraversato l'Europa intera come nunzio e pastore, fino a giungere alle soglie di San Pietro, da dove aveva potuto fare sintesi di tutta la saggezza dei suoi avi e di tutto il percorso di approfondimento che la vita gli aveva offerto.
"Più piste sono aperte da questo libro, sconosciute o quasi fino ad oggi: l'identità, la carriera e il comportamento 'sul campo' degli inquisitori; il Santo Uffizio e le donne; l'Inquisizione e la fede popolare; l'Inquisizione e il sesso, immenso terreno completamente inesplorato." Così Bartolomé Bennassar presenta alcuni dei temi trattati in questo volume, vero e proprio testo spartiacque che - nato dalla raccolta di una straordinaria quantità di documenti processuali, carteggi dei tribunali, rapporti degli inquisitori - ha dato vita a una visione del tutto nuova dell'Inquisizione: non solo istituzione avente come obiettivo la difesa della religione e della Chiesa, ma vero e proprio instrumentum regni in mano alla monarchia spagnola. Con una prosa lucida e rigorosa, Bennassar ripercorre la nascita, lo sviluppo e il tramonto dell'Inquisizione nei suoi tre secoli e mezzo di attività; ne esamina protagonisti, procedure e bersagli - ebrei, musulmani, eretici, cristiani "peccatori", streghe; racconta episodi chiave e si sofferma sulle sue conseguenze etiche e sociali. Restituendoci così il quadro inedito di un organismo religioso diventato un potentissimo, e inquietante, strumento politico.