
«Il lavoro di Ettore Malnati su 'Cristologia e Vaticano II' mostra efficacemente come le varie angolature teologiche su Cristo Gesù possano ben coesistere in una riflessione cristologica saldamente ancorata al magistero conciliare e agli sviluppi del post-concilio nel pensiero e nella prassi cristiana. In tal modo questo lavoro evidenzia la fecondità della circolarità fra fede vissuta e fede pensata, fra rinnovamento ecclesiologico-pastorale e sua coscienza evangelicamente critica, a partire dal centro e cuore dell'essere cristiano che è la fede in Gesù Cristo, crocifisso e risorto, vivente nel Suo Spirito e operante nella Sua Chiesa e nel mondo. Ne risulta l'importanza della riflessione critica della fede per la testimonianza ecclesiale del Redentore dell'uomo, e al contempo la ricchezza di apporti che il vissuto credente offre a una teologia che sappia essere consapevolmente e responsabilmente militante al servizio della salvezza degli uomini. Per queste ragioni, un lavoro come quello di Ettore Malnati aiuta il popolo di Dio tutto intero a crescere nella consapevolezza di sé e della propria missione. La gratitudine del teologo si unisce perciò in me a quella del pastore vicino alla sua gente.» (dalla postfazione di Bruno Forte)
Sono molti i “primati”, forse poco noti, del pontificato di Paolo VI, con iniziative che anticipano e prefigurano quelle compiute dai suoi successori: il primo Papa a recarsi pellegrino nella Terra di Gesù; il primo a parlare dal podio delle Nazioni Unite e del Consiglio ecumenico delle Chiese; il primo a lasciare il Vaticano per visitare i poveri del mondo. Fu il Papa di gesti singolari e innovativi, come la rinuncia alla tiara per sensibilizzare Chiesa e mondo nei confronti dei Paesi poveri; la ritrattazione delle millenarie scomuniche tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa, siglata dagli storici abbracci con il patriarca Atenagora; le celebrazioni della notte di Natale tra gli operai dell’Italsider di Taranto e gli alluvionati di Firenze. In questo saggio dal taglio divulgativo l’autore ripercorre i più significativi gesti profetici con cui Paolo VI cercò di mostrare il nuovo volto della Chiesa disegnato dal Concilio Vaticano II.
Frutto di una lunga e generosa esperienza didattica, l'autore offre alla considerazione attenta del lettore un suo qualificato contributo di riflessione e meditazione presentando alcuni approfondimenti che aiutano a conoscere, amare e vivere il mistero della Chiesa proprio nel suo aspetto più ricco di partecipazione alla vita divina.
L'originalità dell'apporto teologico del Vaticano II, relativo alla persona e all'opera della Beata Vergine Maria, è stata quella di collegarle con gli aspetti più importanti del mistero cristiano. È questa anche la prospettiva fatta propria dal presente volume, dove Maria non è considerata isolatamente, ma all'interno delle verità rivelate e, in modo particolare, nel legame indissolubile con il mistero di Cristo e con il mistero della Chiesa.
Paolo VI amò profondamente l'uomo del suo tempo e la Chiesa, per questo i suoi insegnamenti sono pregni di una preziosità che è propria di un certo "sapore antico" che mette a proprio agio e incute il rispetto prezioso della verità di cui l'amore è foriero. Questa pubblicazione vuole sottolineare che tutto ciò che il Concilio ci ha donato ha alla base una grande passione, quella di Paolo VI per la Chiesa di Cristo e per l'umanità. La Chiesa, quella Chiesa che Lui ha amato e pensato siamo noi. Leggiamo, riflettiamo su ciò che fu pensato per educarci a essere, noi cristiani, quella madia dove Dio pone il suo pane (Cristo) per i suoi figli (l'umanità) che indistintamente ci sono tutti fratelli e amici per realizzare quella civiltà dell'amore di cui necessita l'intera famiglia umana.
Un libro che ci parla, a 60 anni dall'apertura del Concilio Vaticano II, in quattro capitoli della stagione di rinnovamento che ha vissuto la Chiesa, per volontà dei Santi Pontefici Giovanni XXIII prima e Paolo VI poi. Nel primo capitolo si delinea l'ambiente ecclesiastico nel quale è maturata questa assise, nel secondo e terzo si affrontano le quattro Costituzioni e le conclusioni dei vescovi riuniti in Concilio, e nell'ultimo capitolo si raccontano le applicazioni che l'evento ecclesiale ha avuto in questi 60 anni e la strada ancora da percorrere. Prefazione di mons. Giampaolo Crepaldi, arcivescovo- vescovo di Trieste.
Il Credo di Paolo VI, il Credo del Popolo di Dio, pubblicato e commentato da mons. Ettore Malnati. Ogni singolo paragrafo viene presentato nella sua dicitura originale pronunciata da Paolo VI il 30 giugno 1968, commentato e attualizzato dal mons. Malnati alla luce del percorso sinodale che la Chiesa italiana sta facendo in questo periodo. Prefazione di Marcello Semeraro.
L'obiettivo di questo volume è quello di offrire per l'Anno della Fede indetto da Benedetto XVI nel cinquantesimo del Concilio Vaticano II - alcune riflessioni sul tema e sulla vita del cristiano e della Chiesa alla luce degli insegnamenti del Vaticano II: iustus ex fide vivit. Malnati riporta il cuore ed il sentire di Paolo VI maestro, pastore e testimone di un vivere la fede in tempi in cui un non sano senso di diffidenza sia progressista sia tradizionalista mettevano a repentaglio il vero spirito del Concilio Vaticano II. L'autore, analizzando l'insegnamento e il magistero di Paolo VI, sottolinea che il vero spirito del concilio non può emergere nel contrasto infuocato tra tradizionalisti e progressisti: l'efficace aggiornamento della Chiesa Cattolica parte da una profonda vita interiore, dal primato di Dio e dalla testimonianza nel mondo moderno di una fedeltà a Cristo e al Magistero.
Una testimonianza della devozione del popolo maltese nei confronti di San Paolo, ma anche un documento sullo sviluppo storico, sociale ed artistico di Malta dopo l'approdo dell'Apostolo sulle coste dell'isola 1950 anni fa. In lingua inglese e maltese. Il testo, scritto in inglese e maltese, si divide in tre parti: la prima prende in esame le tradizioni del popolo maltese e il contesto storico del soggiorno di S.Paolo sull'isola, la seconda e la terza descrivono 15 Chiese e Cappelle di Malta e Gozo e le loro raffigurazioni artistiche. Il volume è arricchito da numerose fotografie ed illustrazioni a colori.
Dagli archivi delle associazioni diocesane, dalla stampa cattolica locale e dalle lettere pastorali dei vescovi emerge un quadro interessante delle attese dei cattolici italiani, del loro interrogarsi sul futuro del Paese, e nella sua natura di nazione cristiana. L'Azione Cattolica in particolare si spenderà in questa stagione mantenendo la sua fisionomia religiosa, ponendosi in un delicato momento della vita nazionale su un piano di approfondimento culturale e di educazione civile, alla quale tutti i cittadini venivano richiamati nella prospettiva di una positiva convivenza democratica.
Il concilio Vaticano II ha riletto il ministero ordinato alla luce della rinnovata riflessione ecclesiologica. Ciò ha portato a una fisionomia del presbiterato marcatamente comunionale e missionaria, finalmente liberata dalla dimensione individuale e cultuale della precedente concezione sacerdotale. Il presente lavoro risponde al delicato tentativo di mostrare come i magisteri di Paolo VI e di Giovanni Paolo II abbiano recepito la lezione conciliare circa il presbiterato. La novità di questo studio è data dalla lettura diacronica dei documenti del Vaticano II e dei due papi, confrontando i dati, quasi come una sinossi, sì da dedurre, da un lato le peculiarità che caratterizzano l'insegnamento del concilio e di ciascuno dei due pontefici rispetto al presbiterato, e dall'altro, la qualità di recezione dei documenti conciliari nel magistero pontificio.

