
Esaltata e ricercata per le sue qualità religiose e intellettuali; temuta per la sua intraprendenza; accusata di tramare per la conquista del mondo, la Compagnia di Gesù è tra le espressioni più importanti di quel rinnovamento della Chiesa cattolica che nel Cinquecento seguì la crisi provocata dalla riforma protestante e che portò alla nascita di numerosi ordini religiosi. Espressione della forte personalità di Ignazio di Loyola, seppe interpretare al meglio le esigenze della società di antico regime impegnandosi nei campi più disparati, da quello educativo a quello missionario a quello spirituale, mantenendo d'altra parte uno stretto legame con il potere politico.
Esaltata e ricercata per le sue qualità religiose e intellettuali; temuta per la sua intraprendenza; accusata di tramare per la conquista del mondo, la Compagnia di Gesù è tra le espressioni più importanti di quel rinnovamento della Chiesa cattolica che nel Cinquecento seguì la crisi provocata dalla riforma protestante e che portò alla nascita di numerosi ordini religiosi. Espressione della forte personalità di Ignazio di Loyola, seppe interpretare al meglio le esigenze della società di antico regime impegnandosi nei campi più disparati, da quello educativo a quello missionario a quello spirituale, mantenendo d'altra parte uno stretto legame con il potere politico.
Esaltata e ricercata per le sue qualità religiose e intellettuali, temuta per la sua intraprendenza, accusata di tramare per la conquista del mondo, la Compagnia di Gesù è tra le espressioni più importanti di quel rinnovamento della Chiesa cattolica che nel Cinquecento seguì la crisi provocata dalla riforma protestante e che portò alla nascita di numerosi nuovi ordini religiosi. Espressione della forte personalità di Ignazio di Loyola, seppe interpretare al meglio le esigenze della società di antico regime impegnandosi nei campi più disparati, da quello educativo a quello missionario, a quello spirituale, mantenendo d'altra parte uno stretto legame con il potere politico. La dimensione universale progressivamente assunta dall'ordine lo rende ancora più interessante: attraverso la sua storia è possibile seguire l'evoluzione non solo dell'Europa moderna, ma anche di paesi come la Cina o il Paraguay, dove i gesuiti si stabilirono con successo e da dove riportarono ai contemporanei i loro resoconti di quei mondi lontani.
La leggenda vuole che la Riforma protestante sia iniziata il 1° novembre 1517 con l'affissione da parte del frate agostiniano Martin Lutero delle 95 Tesi nelle quali condannava il modo con cui venivano predicate le indulgenze in alcune regioni tedesche, denunciandone gli aspetti monetari, la cosiddetta "vendita delle indulgenze". L'Autore tratteggia la storia e la pratica delle indulgenze nel tardo Medio Evo che hanno avuto un importante ruolo nella religiosità del tempo e le cui offerte erano devolute per lo più alla realizzazione di opere di misericordia religiose e civili; mostra, inoltre, come la critica alle indulgenze di Lutero rappresenti solamente un aspetto particolare della sua interpretazione della Sacra Scrittura che lo ha portato a rifiutare progressivamente cinque dei sette sacramenti della Chiesa cattolica, tra i quali l'ordinazione sacerdotale, e a dare una interpretazione completamente nuova del rito della Messa. Proprio la rivoluzionaria teologia di Lutero è stata la causa della rottura con la Chiesa di Roma e quindi della scomunica.
Ci sono più italiani nel mondo che stranieri in Italia. Gli italiani all'estero hanno sempre avuto al loro fianco una Chiesa dall'idioma familiare. Attraverso una trentina di interviste radiofoniche raccolte per lo più in Europa, il libro racconta la vita di alcune missioni cattoliche italiane che coinvolgono preti, catechisti, diplomatici, giornalisti...
DESCRIZIONE: Nella proposta di una poco nota documentazione si trova il primo merito di questa edizione di testi curata da Martino Patti. Il volume presenta in versione italiana un gruppo di saggi pubblicati tra l’inverno del 1933 e l’estate del 1934 dall’editore Aschendorff di Münster nella collana Reich und Kirche. La serie aveva – come si dichiarava esplicitamente – lo scopo di favorire «l’edificazione del Terzo Reich». Lo si conseguiva con la pubblicazione di saggi volti a «diffondere e corroborare la comprensione del legame indissolubile tra i princìpi del nuovo Stato e quelli della Chiesa». In tal modo si sarebbero adeguatamente chiariti i compiti di collaborazione cui i cattolici erano tenuti verso il regime costituitosi in seguito all’ascesa al cancellierato di Hitler.
In effetti, se tra i collaboratori alla collana figura l’esponente politicamente più in vista del mondo cattolico, quel Franz von Papen che non poco aveva fatto per aprire al Führer la strada del governo, vi compaiono anche alcuni tra i nomi più prestigiosi della cultura cattolica tedesca assai meno caratterizzati sul piano politico: dal teologo Michael Schmaus allo storico Joseph Lortz; dall’orientalista Franz Gustav Taeschner al filosofo Josef Pieper.
In tal senso Martino Patti pone il problema di una più precisa storicizzazione del percorso compiuto dal cattolicesimo – tedesco in primo luogo, ma anche dalle sue espressioni di governo romano – nei confronti del nazismo. Perché è senza dubbio vero che, dopo la metà del 1934, alcune scelte del regime hitleriano – le ripetute violazioni del Concordato, la promozione di Alfred Rosenberg a sostituto del Führer nella guida ideologica del partito, la notte dei lunghi coltelli, ecc. – faranno cadere molte illusioni circa quella facile conciliazione tra cattolicesimo e nazionalsocialismo prospettata dagli autori presenti nella collana. Ma è anche vero che non possono essere eluse le questioni storiche che i documenti qui riprodotti – emblematici della stagione attraversata dal mondo cattolico dopo la presa di potere da parte di Hitler – propongono con l’inesorabile rilevanza di testi convergenti nell’affermazione di tesi che, per la loro nitida chiarezza espressiva, sono sottratte ad ogni possibile dubbio interpretativo.
COMMENTO: Un'innovativa ricostruzione dei rapporti tra Chiesa cattolica tedesca e Terzo Reich, con la prima traduzione di cinque scritti di apologia del Nazismo redatti da eminenti pensatori.
MARTINO PATTI svolge il dottorato di ricerca in Discipline Storiche presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.
La Chiesa anglicana in Inghilterra e nei domini britannici
Rapporti interconfessionali e interreligiosi
In appendice: traduzione e interpretazione dei testi e delle norme dell'anglicanesimo
Lo studio di Patriarchi esamina, in una prospettiva di dialogo ecumenico e interreligioso, gli elementi chiave di quella forma di cristianesimo sviluppatasi nell'Inghilterra del XVI secolo e poi diffusasi nei domini dell'impero: storia, dottrina, organizzazione, liturgia, rapporto con le altre denominazioni cristiane e contributo al dialogo tra religioni.
Questa indagine ha lo scopo di inquadrare in una prospettiva storica quella che è stata chiamata la Ostpolitik vaticana, impersonata, come negoziatore, da monsignor Agostino Casaroli. Egli stesso ce ne ha lasciato un compiuto resoconto e ora è stato anche pubblicato un volume documentario tratto dalle carte del suo archivio personale. È questa certamente una fase importante della politica della Santa Sede in difesa del principio della libertà di religione, e nel caso specifico di quella cattolica, nel periodo seguente la Seconda guerra mondiale, quando essa è stata più direttamente minacciata e soffocata in quasi tutti i paesi della cosiddetta fascia cattolica dell'Europa centro-orientale (Lituania, Polonia, Slovacchia, Austria, Ungheria, Croazia e Slovenia), che merita un'attenta considerazione da parte della storiografia.
Il volume esplora l'affascinante e raffinato mondo ereticale spagnolo seguendo otto itinerari individuali di personaggi, più o meno noti, caduti nelle reti dell'Inquisizione. Attraverso scritti e processi inquisitoriali spesso inediti si delineano affinità e percorsi comuni all'interno di quell'eclettica e dirompente eresia spagnola cresciuta tra i conversos del Quattrocento, maturata negli ambienti di alumbrados della Spagna degli anni Venti-Trenta e fatta conoscere in Europa attraverso le straordinarie esperienze di Juan de Valdés e Miguel Servet.