
Un piccolo viaggio attraverso il Carmelo alla ricerca di se stessi.
Dalla sua nascita in Palestina tra il XII e il XIII secolo al Siglo de oro, dall'Ottocento materialista al Novecento preda dei totalitarismi, il Carmelo ha saputo sostare con stile eremitico e profetico ai crocevia di una vicenda umana trapassata dalla storia della salvezza. L'orazione e l'eremitismo, la riforma e l'autoriforma, lo slancio apostolico e il realismo dell'amore diventano, con i grandi santi carmelitani, "gesti" che provocano e interpellano.
La gentilezza autentica favorisce il ben-essere personale e della società tutta. In questo tempo di arroganza e di volgarità, di anonimato e di trasgressione delle regole, si avverte una grande nostalgia di "cose buone". Anche negli eventuali conflitti quotidiani, che la vita può riservare, tutto migliorerebbe se imparassimo a comunicare le nostre ragioni, a sostenere i nostri diritti con civiltà ed educazione. Non è un problema di forma, ma uno stile di vita da acquisire. Per l'ambiente in cui viviamo il ritorno alla cortesia costituirebbe un'improvvisa esplosione di primavera.
Il soffio dello Spirito Santo invita gli apostoli del Vangelo ai quattro angoli del mondo per annunciare il Regno dei Cieli.
Charles de Foucauld, Alessandra di Rudinì Carlotti, Alessandro Serenelli, Benedetta Bianchi Porro, Paolo Takashi Nagai... sono storie di conversione del XX secolo narrate in questo volume dal cardinale Angelo Comastri con la serenità e la luminosità che contraddistinguono lo stile della sua scrittura. Alcuni di questi nomi sono rimasti nell'immaginario collettivo, altri sembrano ormai dimenticati. Tutte le testimonianze, però, dicono grazie a Dio per la pazienza con cui rincorre i "lontani" e i "vicini" per stringerli al cuore nell'abbraccio del perdono, di cui tutti abbiamo quotidianamente bisogno.
Poesia e prosa si susseguono, si intrecciano e si fondono nelle pagine di questo libro. Il testo è il frutto dell'esigente desiderio di condividere la gioia di un incontro personale con Cristo, l'incontro determinante su cui l'autore ha voluto fondare la sua vita, perché questo incontro dà significato autentico all'esistenza. Questo libro è un viaggio sul veliero della Parola che, nel tempo, si è resa visibile in molti modi e in forme diverse, fino ad abitare dentro carne umana. Protagonista del libro è dunque la Parola di Dio, lentamente accolta fino a diventare respiro vitale. L'autore è quel bimbo della copertina che, a braccia aperte, si lascia trasportare dalla brezza leggera dello Spirito e vola. L'indole contemplativa di Lorenzo Tobaldini, il suo intimo travaglio spirituale si è liberato in versi e in prosa, ovvero in gradini di fatica e in verdi ripiani di riposo che rappresentano i riflessi fruibili dell'intuizione mistica. Poesia e prosa, intersecandosi, si arricchiscono vicendevolmente.
Oggi l'identità è un problema; Giorgio Gaber l'avrebbe messa fra le cose di destra, come il bagno nella vasca, o di sinistra, come la doccia? Certo può essere un momento di carica emotiva violenta, in reazione alla perdita di certezze, che è dissoluzione delle strutture culturali. Ma non esiste una cultura "chiusa"; storicamente ogni cultura si incontra con altre; in più viviamo in una società aperta, fatta di vari gruppi, ciascuno dei quali produce identità, senza bisogno di radicalizzazioni. I movimenti "autoctoni" fanno dell'identità una bandiera da usare dalla parte del manico. A di là di battute nostrane, parlare di identità significa mettere in discussione molti paradossi del nostro tempo, dal
versante individuale della coscienza, alla rimozione di quello sociale della cultura, attraverso una vera e propria "apocalissi culturale". Così il termine di identità è diventato un "tabù" perché evoca distruzione e violenza; noi facciamo finta di non sapere "chi siamo" e ignoriamo "da dove veniamo", mentre qualcuno profetizza "dove andiamo", alla ricerca di una improbabile, totale palingenesi. Papà Freud avrebbe trovato abbondante materia di studio. Il problema resta la "domanda di senso" fondamentale sull'uomo e il suo destino; è questo il discrimine dell'identità, attraverso cui ciascuno entra in una "visione del mondo", che fonda un "sistema di valori", dove il campo dell'identità si apre e, con esso, l'istanza morale. Ovviamente non si tratta di una questione individuale e ciò rappresenta un altro momento di crisi per la modernità. L'identità personale continua ad avere senso solo all'interno di una comunità che dà senso, riconoscendo il singolo e mettendo in gioco la sua capacità e responsabilità. Il fenomeno oggi va sotto il nome di "intercultura": ogni cultura è già in sé "interculturale", sempre aperta al confronto con la realtà storica che la circonda e all'ibridazione con altre letture del mondo.
Per quanti credono nella faticosa ma bella opera dell'educazione, seguendo il metodo preventivo di Don Bosco.
Il libro presenta il sistema preventivo di Don Bosco, nella convinzione che esso ancora oggi possa essere molto interessante per educare i giovani alla vita buona del Vangelo. Il titolo fa riferimento agli "Orientamenti pastorali" dell'Episcopato italiano per il decennio 2010-2020: "Educare alla vita buona del Vangelo", dove si afferma che «nella storia della Chiesa in Italia non pochi santi hanno fatto dell'impegno educativo la loro missione e hanno dato vita a iniziative singolari, parecchie delle quali mantengono ancora oggi la loro validità e sono un prezioso contributo al bene della società». Tra essi, appunto, san Giovanni Bosco e il suo sistema preventivo.
Questo agile libretto illustrato raccoglie due interventi. Il primo, del teologo canonico Paolo Tomatis, è una carrellata storica su "La devozione al Sacro Cuore di Gesù, ieri e oggi". Il secondo, della teologa Laura Verrani, è una "lectio divina" su "Il Cuore di Dio a partire dalle letture della solennità liturgica del Sacro Cuore".
Mons. Giovanni Carrù in questo agile volume indica al lettore una riflessione a tutto tondo sulla vita del credente e si gioca su tre livelli: alla luce di se stesso, non in senso edonistico o mondano, ma in quello del sé più profondo che si apre alla grazia di Dio; alla luce di chi lo circonda, occasione per scoprire nelle situazioni di ogni giorno il kairòs, la situazione propizia, che gli viene offerta per incarnare, per dare forma alla sua vita di fede; alla luce della Chiesa, in cui, sull'esempio di Gesù, sono analizzate in modo chiaro quelle virtù che sostengono il cammino di fede, certamente non sempre facile. L'autore con la sua profondità, con l'abilità del comunicatore, con il tocco delicato e vivace del poeta e soprattutto con la semplicità degli uomini di fede, ci accompagna in questo singolare percorso che diventa unico e irripetibile per ciascuno, poiché irripetibile ed unica è la storia che Dio vuole fare con noi.
Le iniziali d’umiltà spirituale J.N.S.R. (Io Non Sono Niente) preservano l’anonimato d’una madre di famiglia convertita in seguito alla sua guarigione miracolosa e che riceve i messaggi raccolti in questo libro.
Nel saggio vengono presentate le caratteristiche più importanti della superbia, dal punto di vista spirituale, morale e psicologico, cercando in particolare di mostrare perchè, tra tutti i vizi, esso è stato riconosciuto non solo come il più grave, ma come la radice di ogni atteggiamento malvagio. La superbia è il vizio dei perfetti", o piuttosto di coloro che si credono tali, e presumono di essere autosufficienti, chiudendosi in tal modo a Dio e alla salvezza. In questo confronto interdisciplinare, oltre a ritrovare molte cose in comune, viene ricordata l'importanza del limite e di una relazione sana e affettuosa con le figure educative caratteristiche della crescita e dello sviluppo, in particolare i genitori. "
Raccolta di catechesi sui Salmi penitenziali. Queste catechesi sui Salmi penitenziali vogliono farci ritrovaren quello che veramente è il valore grande della nostra fede e il nostro vivere di conseguenza. Dal momento che nessuno di noi è immune dalla tentazione, è urgente riaffermare che la grandezza dell'uomo è la fede, così come la grandezza di Cristo si è espressa nel suo abbandonarsi alla volontà del Padre.

