
Partendo dalle aspirazioni non soddisfatte dell'uomo di oggi e dall'esperienza personale di Gesù, l'autore mostra come il vangelo meriti di essere riproposto in tutta la sua radicalità e bellezza originale. Cristiani non si nasce ma si diventa: è un quotidiano percorso, talvolta aspro, d'incontro con il Signore. Questo libro aiuta a iniziare il cammino e a non fermarsi per strada.
Autore:
Nolan Albert
Sudafricano di origine inglese, è frate domenicano. Nel 1983 fu eletto Maestro generale del suo ordine, carica cui rinunciò per continuare sul campo il suo impegno contro l'apartheid. Esponente della "teologia contestuale", è autore di diversi libri.
Contenuti:
«In fondo, che ci dichiariamo cristiani o no, non prendiamo sul serio Gesù», esordisce l'Autore.
Chi davvero perdona settanta volte sette? Chi offre l'altra guancia? Chi vende tutto per darlo ai poveri?… Quella di Gesù, allora, è solo suggestiva utopia?
«Io propongo di imparare a prendere sul serio Gesù - insiste padre Nolan -. Perché è proprio oggi, in quest'epoca, che ne abbiamo bisogno». E, partendo dall'attuale contesto postmoderno e dalle aspirazioni non soddisfatte dell'umanità, rende eloquente per noi oggi l'esperienza personale di Gesù. Ci porta così a scoprire che cristiani non si nasce ma si diventa, in un lento e difficile percorso d'incontro quotidiano con il Signore.
Per chi lo intraprende, è l'avventura più straordinaria, la via che conduce a una libertà radicale oltre che alla realizzazione personale.
Il titolo di questo libro, "Piccolo salmo laico", allude alla tradizione ebraico-cristiana, che ne è fonte di ispirazione e interpretazione. Senza dimenticare illustri precedenti letterari, quali il "Libro d'ore" di Rilke, l'autrice sperimenta nuovamente quell'originale amalgama di versi e di prosa proprio della sua scrittura. Sulla falsariga della liturgia oraria praticata nei monasteri secondo l'antica regola benedettina, l'autrice intesse un insieme di liriche e di riflessioni cui fa da sfondo una singolare rilettura della Genesi. Ricco di suggestioni, il libro intende evocare un tempo "altro" rispetto a quello della quotidianità, un tempo che ritorni attento ai suoi dimenticati legami simbolici e apra un varco nella "frantumazione" e nell'impoverimento dell'oggi.
Si può amare la Chiesa, soprattutto quando è scossa da discordie e veleni e il suo volto è sfigurato dal peccato? È questa la Sposa che Cristo ama, al punto da aver dato la vita per essa? Siamo nel cuore del mysterium Ecclesiae, su cui l’autore riflette ponendosi alla scuola del Concilio Vaticano II e di due grandi testimoni della fede: sant’Ambrogio e papa Paolo VI. La Chiesa – ammonisce il cardinale Tettamanzi – sarà capace di annunciare in maniera incisiva il Vangelo solo se tutti i suoi membri sapranno recuperare uno sguardo di fede che superi «la meschinità o la deformità di visioni e interpretazioni prevalentemente umane, se non persino mondane».
Prendendo lo spunto dalla nota promessa dell'Apocalisse ("Al vincitore darò una pietruzza bianca, sulla quale c'è scritto un nome nuovo": 2,17), Ferruccio Ceragioli rilegge gli incontri di alcuni uomini e di alcune donne con Gesù per scoprire come nella loro storia sia avvenuto il dono di questa pietruzza bianca, cioè di una nuova identità. Nelle loro esistenze possiamo trovare le tracce di Gesù, e scoprire così quelle orme preparate per noi, grazie alle quali possiamo seguirlo e incontrarlo. Un libro per imparare a leggere nelle pieghe dei racconti evangelici, pensato per la meditazione orante sul vangelo, che stimola a vivere la grande avventura della fede e dell'amicizia con Gesù.
Il libro propone sei temi che trattano di relazioni. La prima relazione è con se stessi, è la relazione dell’armonia che nasce da una sana autostima (cap. I). La seconda è con gli altri: l’uomo nasce dalla relazione e per la relazione (cap. II). Espressione speciale di queste relazioni è l’amicizia (cap. III). La relazione ha luogo poi nel libero gioco delle singole libertà (cap. IV). Le tensioni che nascono dalle relazioni trovano la loro medicina nel perdono (cap. V). Possiamo vivere, così, in pienezza le nostre giornate, le nostre ore, il momento presente (cap. VI).
A far da sottotraccia a tutto il volume la relazione con Dio, presente – come linfa vitale – nei sei argomenti affrontati.
L'autore
Vito Spagnolo, nato a Cattolica Eraclea nel 1957, è sacerdote della Società San Paolo. Ha compiuto gli studi di teologia in Irlanda, dove ha vissuto alcuni anni, e ulteriori studi sulla Formazione e sulla Spiritualità. Ha lavorato nel campo vocazionale. Dal 2005 segue le Annunziatine (Istituto Maria Santissima Annunziata), laiche consacrate appartenenti alla Famiglia Paolina fondata dal beato Giacomo Alberione.
Questo libro racconta di un viaggio fuori dal tempo e dallo spazio, tra effetti speciali e apparizioni inaspettate, un viaggio attraverso il quale Dio (in persona fuma i sigari!) conduce con bonaria sapienza un giovane sacerdote, sveglio, ma un po' saccente (e un tantino sovrappeso). Dio, che in questa pagine appare nelle sembianze di un simpatico e arzillo vecchietto (con tanto di bastone), al semplice schioccare delle dita (è Dio, può!) "teletrasporta" il giovane don Marco: prima in Paradiso, in riva al mare, nella sua chiesa parrocchiale, poi in piazza San Pietro, nella cappella Sistina, negli appartamenti papali, nel Cenacolo di Gerusalemme e da ultimo al momento della Crocifissione, sul Golgota. Ogni cambiamento di scena meraviglia don Marco e crea il contesto idoneo perché ponga a Dio 10 domande, alle quali Lui (in persona!) dà risposte, semplici nella loro invisibile (per chi ha gli occhi accecati dall'orgoglio) ovvietà, e profonde nella loro ineluttabile verità...
In ognuno di noi vi sono delle parole, delle frasi che sono talmente sedimentate dentro la nostra mente e che fanno parte del nostro patrimonio culturale fino al punto da condizionare, spesso inconsapevolmente, il nostro modo di pensare, di parlare, di interpretare la realtà e tutto quanto ci succede. Tra queste espressioni, molte più di quante pensiamo sono tratte dal Vangelo. In questo testo sono state selezionate e analizzate quelle che solitamente si utilizzano nel rapporto con gli altri, così che finalmente si possa acquisire una maggiore consapevolezza del loro profondo e originario contenuto. Lo scopo finale non vuole essere solo saperle utilizzarle più oculatamente, ma farlo perché, illuminati dall’autentico significato, si riscontra che non è poi così difficile metterle in pratica nella vita quotidiana.
L'autore
Don Pierluigi Plata è nato a Iseo (BS). È stato parroco nella sua Diocesi bresciana e, mentre esercitava il ministero pastorale, ha conseguito la Licenza e il Dottorato in Sacra Teologia. Ora è cappellano militare a Roma, dove è anche direttore spirituale del Seminario Maggiore dell’Ordinariato militare in Italia. Nel suo ministero sacerdotale ha sempre armonizzato concretezza pastorale, rigore teologico del Magistero e dimensione spirituale. Ha pubblicato L’ultima decisione dell’uomo. La proposta della Endentscheidungshypothese in Ladislaus Boros (Assisi 2005) e Pensieri durante un funerale (Milano 2009). Suoi contributi sono presenti in L’uomo e la parola. Pensiero dialogico e filosofia contemporanea (Trapani 2007); La parola giusta. Comunicazione tra etica ed ermeneutica (Trapani 2008) e Il Volto nel pensiero contemporaneo (Trapani 2010).
Oggi molte persone hanno perso le loro radici senza neppure esserne consapevoli. Cercano di vivere solo nel presente, senza considerare il proprio passato. Eppure chi non conosce le proprie radici, non può sapere di cosa ha bisogno il suo albero della vita per crescere svilupparsi interiormente.
A. Grün suggerisce come riscoprire le proprie radici e la propria identità: le radici nella Bibbia, nella forma che Dio ha voluto per ciascuna creatura; il significato del proprio nome, la filosofia di vita dei propri antenati, i loro rituali come cammino verso le radici: tanti elementi e modi che aiutano a trovare la propria collocazione nella vita. Ciascuna persona può nuocere a se stessa se rimane concentrata solo
sui propri problemi. Ma anche i disturbi che vengono dall’esterno, come le malattie che ci affliggono, possono danneggiare le proprie radici.
È pertanto importante imparare a «purificare» le proprie radici per fiorire nella consapevolezza e nella libertà.
L’AUTORE
Anselm Grün è monaco benedettino nell’abbazia di Münsterschwarzach (Baviera), dove dirige come cellerario (amministratore) le venti imprese
del convento con quasi trecento dipendenti. Esperto di economia aziendale e dottore in teologia fondamentale, ha appreso l’arte di guidare le persone dalla Regola di san Benedetto da Norcia, dalla Bibbia, dai Padri del deserto e dalla psicologia moderna.
È lo scrittore cristiano più letto nei paesi di lingua tedesca ed è apprezzato da molti, in particolare dirigenti, come consulente e assistente spirituale. Diverse decine di migliaia di persone partecipano ogni anno alle sue conferenze.
Come vivere felici? Come accettare e valorizzare se stessi? In che modo stabilire rapporti sereni e duraturi con gli altri? A queste e altre domande, John Powell, autore di numerosi bestseller spirituali, risponde in questo libro dal titolo così particolare. Con l'intelligenza di chi ben conosce l'animo umano, egli porta il lettore, attraverso una serie di brevi riflessioni ricche di aneddoti e di umorismo, a lavorare su se stesso con dieci esercizi che, se svolti adeguatamente, lo lasceranno diverso e migliore di prima. Una sfida e un impegno, dunque, ma anche un viaggio piacevole e profondo dentro di sé. E allora... perché non imparare a vivere felici? "Un mondo più grande e una vita più piena ti aspettano. Ma devi arrivarci con l'esercizio. Avanti, buttati! Renditi felice!".
La dottrina che emerge dagli scritti spirituali di Madre Luisa Margherita (le cui virtù eroiche sono state riconosciute da Papa Benedetto XVI) testimonia l'avventura possibile a tutti dell'incontro con l'Amore che crea, redime, salva e desidera essere conosciuto, soprattutto tramite il ministero sacerdotale. Sono pagine scritte dal cuore di una donna che pulsava all'unisono con il Cuore misericordioso di Gesù.
Un ex fisico entrato in monastero racconta in prima persona la sua nuova vita. Uno stile avvincente in un testo che affronta in modo originale la questione sempre attuale del complesso rapporto tra scienza e fede.
Nell'Anno della Fede, indetto da Benedetto XVI, l'Autore ci regala il ritratto di alcune donne di fede incontrate dal Cristo: donne accolte, ammaestrate, guarite e mandate in missione per essere annunciatrici della salvezza, chiamate a partecipare pienamente del regno di Dio.

