
attraverso la vita e il messaggio di francesco d assisi il dono della letizia" viene riletto come senso dell esistenza con il riproporsi del cammino fondamentale di fede per arrivare a tale pienezza." questo quaderno puo`considerarsi una proposta alternativa alla delusione dell'uomo contem poraneo di fronte ai miti odierni, per prospettare frontiere innovative al pensiero umano, capaci di venire incontro alle attese piu`profonde, agli interrogativi piu`inquietanti del nostro tempo ripiegato a tal punto sul proprio esistere da soffocare il senso spirituale
Una riflessione sul millennio ed il secolo trascorsi, per distinguire cio che e da ricordare e mantenere da cio che e da buttare. Il millennio trascorso e il secolo da pochi anni concluso hanno accumulato diverse esperienze culturali non sempre negative, ma nemmeno sempre positive. Ora ci troviamo in un cammino che, per essere fruttuoso, richiede di far tesoro del passato sapendo distinguere quale esperienza culturale sia frantume" e quale "frammento". Si analizzano fatti storico-politici, socio-economici, letterari, cinematografici e filosofici. "
Questo libro si propone di guidare ad un rapporto piu' maturo con Dio, per un cammino di guarigione e riconciliazione con la propria storia.
Queste pagine presentano i dodici pilastri per costruire e consolidare l'esperienza di comunione dei fratelli. Un piccolo ma efficace strumento per apprendere sempre più l'arte di diventare discepoli del Signore.
Brevi spunti ricchi di sapienza biblica e umana per il recupero del vivere "fuori moda" rispetto alla fretta di oggi: l'arte del perdono e della perseveranza, l'arte di "non sapere" come quella di "aspettare". Il "Ravasi portoghese" elogia la lentezza. È un "riscatto del tempo" che punta a una migliore qualità di vita.
Consolare chi soffre è uno dei gesti più rivoluzionari che la fede cristiana richiede. Ci domanda di mobilitarci tutti per lottare contro ogni ingiustizia. La vera solidarietà si vede anche nelle lacrime.
Chi manca del necessario ha diritto a pane e dignità: la carità è un atto di giustizia verso i poveri, assetati di fraternità. Si può vivere per donare agli altri oppure rinchiusi nel proprio io. A noi decidere quale strada prendere. La nuova collana EMI "Fare misericordia" per il Giubileo della misericordia.
Chi è senza vestito (per metafora, dignità) ci domanda una restituzione: la giustizia che spetta a ogni persona.
Dare un vestito, riconoscere dignità, non è offrire quel che «ci avanza» ma lasciarci coinvolgere nel destino altrui. Come ha fatto il samaritano del Vangelo.
Le opere di misericordia per un cristianesimo semplice
È un'opera ardua da praticare per le difficoltà che il carcere impone. Ma un'amicizia con chi è "dentro" genera gratuità, l'essenza di Dio. Papa Francesco ce lo insegna: noi siamo "fuori" solo perché più fortunati nella vita.
In che modo vogliamo trattare la morte? Come a Porto Cervo, la città snob dove non esiste un cimitero? Oppure come nel Sud Tirolo dove il camposanto è al centro di ogni paese? Ciascun lutto ci chiede la misericordia della prossimità.
È proprio un male dubitare? O è il primo passo verso la verità? Se non è mancanza di fiducia, il dubbio fortifica il sapere e la fede. Aiutare a fare discernimento: anche questa è misericordia. Per farlo serve un’umiltà costante.
Le opere di misericordia per un cristianesimo semplice.
Colui che fa una correzione non può sentirsi superiore all'altro. Gesù ammoniva a tavola, il luogo simbolo dell'amicizia: la sua misericordia converte Zaccheo. Ammonire chi sbaglia significa amare il prossimo senza un perché.

