
Il libro descrive la figura di una madre di dieci figli, che ha percorso la via della santita dentro la quotidianita delle mura domestiche. Il libro si colloca nel genere mistico. Due figli scrivono alcuni ricordi" della loro mamma la cui vita richiama quelladi tante mamme del secolo appena concluso. Il libro riporta alcuni scritti di mamma Anna Durigon, vissuta dal 1910 al 1997 alla periferia di Treviso, dai quali emerge il suo profondo e singolare rapporto diurno e notturno con Dio. "
Un itinerario dedicato a tutti coloro che sentono il bisogno di aprire il cuore al soffio dello Spirito che attraversa oggi la Chiesa.
"Buongiorno!". È il saluto che abitualmente ci scambiamo al mattino e che per ciascuno si traduce in modo diverso: per un banchiere sarà buona la giornata se gli ha procurato molto denaro, per un giovane spensierato se si sarà divertito, per una madre se i figli sono stati bravi, per... E per un cristiano, che vive sul fondamento della fede in Cristo Gesù? Cosa gli propone Dio? Quale meta lo invita a raggiungere? Ecco, per lui sono state scritte queste pagine, con le quali si propongono alcune linee guida della sua giornata, del modo di renderla fruttuosa, solida come la casa di «un uomo saggio che ha costruito sulla roccia» (Mt 7, 24).
Si dice “Scherza coi fanti e lascia stare i santi”. Invece i santi non disdegnano l’umorismo, perché l’ironia è una componente essenziale della vita cristiana: signifca avere uno sguardo schietto su di sé, non prendersi troppo sul serio e riconoscere – con amabile bonarietà – i limiti propri e degli altri. Questo libro presenta una
raccolta di storie, aneddoti e testimonianze (dai Padri del deserto a
€ 00,00 Francesco d’Assisi, da Filippo Neri a Padre Pio, da Madre Teresa
a Giovanni Paolo II) in cui emerge la capacità di sdrammatizzare e risolvere i problemi. Sempre con un sorriso.
Tutti noi abbiamo sperimentato nella vita il desiderio di consolare o di essere consolati in momenti particolarmente difficili. Un'arte che richiede inventiva, creatività, capacità di oltrepassare schemi consolidati, antiche competenze, regole stantie, che sanno di muffa. Si rende necessaria, dunque, una sorta di "scuola di consolazione", in cui auto-educarsi a consolare in modo sapiente, senza scivolare in atteggiamenti che, piuttosto che consolare, mascherano una volontà di potere. Alla paziente esplorazione delle proprie esperienze di consolazione ricevuta e da offrire in modo corretto e sano è dedicato il contributo di Mariateresa Zattoni Gillini, mentre un'indagine sul messaggio biblico circa il dono della consolazione è offerta dalla riflessione di Patrizio Rota Scalabrini.
Le storie raccontate in queste pagine sono legate dall’esperienza della morte. Non intesa solo in senso letterale, ma nelle variegate sfumature dell’animo umano: la scomparsa di un figlio, il tradimento del coniuge, la diagnosi di una malattia degenerativa… situazioni difficili che talvolta fanno scivolare verso la chiusura in sé stessi, il rancore, la disperazione. Don Salvatore Bucolo e Adelaide Barbagallo, in un dialogo a due voci tra Sacra Scrittura e testimonianze di vita vissuta, ci presentano il racconto di chi, davanti a varie prove e sofferenze, non ha considerato gli eventi come una maledizione o una sfortuna, ma l’occasione per sperimentare la forza della risurrezione. Cristiani credibili che - sull’esempio delle grandi figure bibliche - sono diventati un segno di speranza per tutti. Ed è questo il messaggio che ci lasciano in eredità: solo i morti risorgono.
Farmaco dell’immortalità, lo chiamavano gli antichi Padri. Uno scandalo per i pagani: MANGIARE IL CORPO DI DIO! Un mistero per i cristiani. La reale presenza di Cristo in un pezzo di pane non può lasciarci tiepidi o indifferenti. - Un intellettuale, un professionista stimato e brillante afferma di sentire, vedere realmente Cristo nell’Eucarestia: così nasce questo dialogo libero e spontaneo: tra Arnoldo Mosca Mondadori, aperto ad ogni domanda, ma irriducibile a fronte dell’esperienza del vero, e Monica Mondo, famosa giornalista, altrettanto certa che la grazia della fede non nega la ragione, ma la allarga. - Entrambi credono che oggi come sempre Dio sia e si faccia compagno del vivere e sia la sola architrave che risponde al bisogno di bellezza, amore e verità.
Dopo il 1945 sembrava essersi realizzata in Europa l'aspirazione condivisa alla pace. Ma le guerre nei Balcani, l'invasione russa in Ucraina e l'esplosione del conflitto nella striscia di Gaza hanno riabilitato la guerra come strumento di risoluzione delle controversie e contribuito alla militarizzazione dell'opinione pubblica e alla corsa al riarmo. La guerra appare sempre più come destino inevitabile e la pace come nient'altro che una parentesi. L'appello di Andrea Riccardi è quello di riscoprire il «senso di appartenenza a una comunità globale di destino» e restituire spazio al dialogo e alla diplomazia. Il vero coraggio è quello di chi sceglie la pace e si impegna per farne, oggi e per il futuro, «l'obiettivo della politica, l'aspirazione dei popoli, il fine della storia».
L'accettazione piena di se stessi, del proprio passato presente e futuro, l'accettazione degli altri, del mondo che ci circonda e delle circostanze lieti o tristi della nostra vita e la condizione indispensabile per progredire sulla strada dell'Amore.
Autore:
Frère Alois di Taizé
È il priore della Comunità di Taizé dal giorno delle morte di frère Roger (16 agosto 2005). Di origine tedesca e nazionalità francese, cattolico, prima di diventare priore ha coordinato numerosi incontri internazionali di giovani promossi dalla Comunità. Interessato alla musica e alla liturgia, ha sempre dedicato anche molto tempo all'ascolto e all'accompagnamento dei giovani. È autore di "Osare Credere" (Elledici, 2011).
Contenuti:
Da più di trent'anni continua il pellegrinaggio di fiducia sulla terra, una proposta lanciata da frère Roger ai giovani che s'interrogano sul senso della vita.
Dopo la morte di frère Roger, a loro si rivolge oggi frère Alois, che con semplicità e fermezza invita a scoprire e accogliere il Risorto, un Cristo che è fermento di pace e fuoco di riconciliazione nelle Chiese e nell'intera famiglia umana.
In questo libro, frère Alois raccoglie le sue lettere dai continenti e altri scritti che danno sostanza al cammino dei pellegrini di fiducia, e li invita a una nuova tappa, che sfocerà nell'agosto 2015 a Taizé. È un percorso all'insegna di una "nuova solidarietà", affinché giovani di tutti i continenti mobilitino le loro energie, mettano in comune le loro attese, intuizioni ed esperienze, per prendere nuovo slancio verso il presente.
4 aprile 2014. Gianantonio Allegri, Giampaolo Marta e Gilberte Bussière (due preti fìdei donum di Vicenza e una suora canadese) sono missionari da tempo nel nord del Camerun, al confine con la Nigeria, zona infestata da Boko Haram. Quella notte vengono rapiti da un commando di terroristi. Costretti a trascorrere due mesi nella foresta, vivono un'autentica spogliazione: della libertà, prima di tutto; ma anche dei minimi conforti materiali, come il cibo, l'acqua, un tetto, un giaciglio. L'insperata opportunità - pur limitata ai primi giorni - di celebrare la messa, e poi la scelta di impegnare ogni giornata nella condivisione della parola di Dio e nella preghiera trasformano la loro prova in un autentico cammino di conversione. Lo racconta il diario che suor Gilberte riesce, clandestinamente, a compilare. Subito dopo la liberazione, vi annota infatti: "La vita fraterna eccezionale che abbiamo vissuto ci aiuterà a vivere il rispetto, la pazienza, la tolleranza, l'umiltà, la mitezza, la compassione e l'amore ovunque andremo a vivere".
Interessante e prezioso libro di spiritualita: l'autore guida il lettore lungo la Via della Gioia", invitandolo a meditare su Gesu e sul Vangelo, affinche ogni tristezza si muti in gioia. "

