
Se nel suo libro d'esordio Guida dei gesuiti a (quasi) tutto, James Martin ha incluso un capitolo sulla comunicazione con Dio, in questo libro approfondisce l'argomento fino a toccarne il cuore. Insegnaci a pregare è un'introduzione alla preghiera: cos'è la preghiera? Come pregare? Si può ancora pregare oggi? Come può cambiare noi e la nostra vita? Martin chiarisce da subito che non esiste una formula segreta per pregare, ma, come in ogni relazione, ciascuno di noi può scoprire lo stile migliore per costruire un intimo legame con Dio, indipendentemente dalla religione o dalla confessione. Come sempre, Martin attinge alla sua formazione gesuitica e alla saggezza di sant'Ignazio di Loyola, soffermandosi però anche sulle varie forme dell'orazione personale e comunitaria. La preghiera, ci insegna Martin, è aperta e accessibile a chiunque voglia aprire il proprio cuore.
James Martin, in questo libro, ci introduce a varie forme di preghiera e di meditazione e ci aiuta a ritrovare il centro dell'orazione, che è semplicemente parlare con Dio. A partire da un assunto che sintetizza in questo modo: A volte i libri parlano di preghiera pratiche, tecniche, tradizioni, senza dire ciò che i principianti vogliono sapere di più: Che cosa succede quando una persona prega?, Che cosa dovrebbe succedere dentro di me?, questo Martin aiuta il lettore a non aver paura di porsi le domande essenziali sulla preghiera, così da poter entrare nel colloquio umano divino senza più timori. Con un occhio teso alle persone che sono nuove alla preghiera e, insieme, a incoraggiare le persone che già pregano, Martin risponde alla domanda di fondo che è il centro di ogni nostra relazione intima con Dio, per poi aiutarci a trovare, ciascuno, la propria maniera di pregare, secondo le ricchissime proposte che ci vengono dalla tradizione.
In queste note biografiche vedrete una donna eccezionale, importantissima per la Chiesa, innamorata di Cristo, della Scrittura e dell'Eucaristia. Aveva chiara coscienza del fatto che la missione che Dio le aveva dato era appoggiarmi, difendermi e correggermi per il bene del Cammino Neocatecumenale. Rendo grazie a Dio per Carmen, che mi ha sempre detto la verità, costantemente. Era una donna profonda, autentica e libera nella sua relazione con tutti. Era molto intelligente. Amava Cristo e la Chiesa e il Papa al di sopra di tutto... Crediamo che Carmen è con il Signore, è già nella festa. Queste note biografiche non sono solo per i fratelli del Cammino, bensì per tutta la Chiesa, per far conoscere una donna straordinaria, che ha vissuto la fede in grado eroico. Carmen Hernández! (Dalla Prefazione di Kiko Argüello).
Nonostante gli sforzi quotidiani, molti si trovano a lottare ripetutamente con gli stessi peccati, con la tentazione di cedere agli influssi maligni che ci circondano, perdendo così la speranza di potersi liberare definitivamente dal male. Attingendo ai suoi molti anni di lavoro sul campo, e focalizzandosi sull'opera di Gesù anziché sugli aspetti minacciosi degli spiriti maligni, il pastore Neal Lozano aiuta il lettore a scoprire la via per la libertà dal peccato, a capire il modello biblico di liberazione, a restare liberi dal peccato e a guidare gli altri verso la stessa libertà. Unbound è un libro-svolta che introduce al ministero della guarigione che dona una nuova speranza ai molti che oggi sono intrappolati in schiavitù emotive, fisiche o spirituali, alle prese con una battaglia dello spirito che può essere combattuta solo con le armi che il Signore ha messo nelle mani di chi crede.
In un tempo in cui il tema educativo è profondamente in crisi e, contemporaneamente, in grande ripensamento, questo libro di Davide Brasca giunge come una ventata d'aria fresca. L'autore, che ha vissuto personalmente e da protagonista l'esperienza scout, e che ancora è impegnato in attività a favore del recupero di ragazzi e giovani in difficoltà anche al di fuori del mondo del roverismo/scoltismo, offre qui una riflessione a tutto tondo sul senso di educare in un mondo che ha smesso di farlo. Se la prospettiva immediata è quella dell'ambito dello scoutismo, la proposta di Brasca vale però per ogni ambito formativo e educativo, offrendosi come uno sguardo di prospettiva per il futuro del lavoro con le nuove generazioni, a partire da un Vangelo e da un cristianesimo che non possono semplicemente evitare il confronto e la "messa in campo-. Un libro ricchissimo di temi, quello di Brasca, che farà discutere e che offrirà spunti a chiunque abbia a cuore la crescita umana e cristiana dei giovani. «Occorre, sempre, guardare e riguardare. Questo libro è una di quelle coseche va guardata e riguardata,meglio se si potesse fare insieme». (Marilina Laforgia)
Nei mesi immediatamente precedenti la morte della giovane carmelitana di Lisieux, Madre Agnese di Gesù (sua sorella Paolina) e le altre sorelle che vivevano nel medesimo monastero raccolsero quotidianamente le parole che Teresa lasciava cadere nei colloqui con loro. Si tratta di parole che, naturalmente, sono in parte rielaborate dalle stesse sorelle, ma che lasciano intendere come la mistica di Lisieux visse gli ultimi giorni e le ultime ore della sua vita, offerta all'Amore misericordioso e conclusa in una sofferenza che rende Teresa ancora oggi la santa più vicina a coloro che faticano a trovare la propria strada nella fragilità, nel dolore e nelle tenebre della ricerca di Dio. La santa che, per sua stessa volontà, decise di sedere "alla mensa dei peccatori", ci ricorda che tutti possiamo salvarci, perché ciò che ci salva è l'amore.
San Girolamo, il grande traduttore della Bibbia dall'ebraico e greco in latino, esortava: «Leggi spesso le divine Scritture; anzi, le tue mani non depongano mai il libro sacro». Ponendosi in ascolto di questo monito, l'Autore propone due percorsi. Nel primo itinerario, all'interno dell'Antico Testamento ebraico, si sono selezionati quei vocaboli che ne sono per importanza la spina dorsale, una sessantina circa. Essi sono proposti nei loro caratteri originari, trascritti per una lettura nel nostro alfabeto e poi ampiamente spiegati, perché esprimono i temi fondamentali del messaggio delle Scritture. Siamo così in sintonia con la voce di Gesù che queste parole le aveva imparate, le conosceva bene e le ripeteva nella liturgia ebraica e nella preghiera personale. Segue poi un altro percorso, all'interno della lingua greca, che ha generato molti nostri vocaboli, anche perché noi siamo eredi di quella cultura, sia nella sua forma classica sia in quella «ellenistica». A quest'ultima appartengono i libri che compongono il Nuovo Testamento. Anche in questo caso si è operata la selezione di una cinquantina dei vocaboli più importanti dal punto di vista del messaggio: una sorta di manuale sintetico della teologia neotestamentaria. Il lettore è condotto per mano a iniziare questa avventura di conoscenza delle lingue originali della Bibbia. Avventura «curiosa», perché la fede è un «prendersi cura» che esige anche un impegno, talora faticoso, di studio e apprendimento. Ma questa gioiosa fatica è propedeutica al dialogo con Dio in Gesù Cristo, sua Parola vivente.
Questo libro nasce nell'ambito di una collaborazione ultradecennale con l'Aeronautica Militare Italiana nel supporto dei piloti nel loro iter addestrativo al volo, con l'obiettivo di descrivere un nuovo modo di guardare alla psicoterapia. Lo psicoterapeuta, allo stesso modo dell'istruttore, infatti, deve accompagnare il paziente insegnandogli quelle manovre necessarie a superare il problema che lo ha condotto a chiedere aiuto, offrendogli un nuovo significato della propria sofferenza o della propria sintomatologia e addestrarlo per un reale cambiamento dello stile comportamentale. L'autrice, come psicoterapeuta clinica che da oltre un ventennio opera quotidianamente, e grazie all'esperienza maturata negli anni in cui ha collaborato nell'ambito dell'addestramento al volo, ci ricorda che noi esseri umani possediamo molte più risorse di quello che pensiamo. Il volo, assunto qui a modello di psicoterapia, ci può insegnare che attraverso un addestramento mirato si possono superare molti limiti legati alla nostra condizione umana, raggiungendo traguardi incredibili. Attraverso le storie cliniche e i percorsi terapeutici, il volume testimonia che la guarigione psichica oggi è finalmente una realtà. Dai pazienti che hanno vissuto traumi infantili gravi e profondi e dall'esperienza personale dell'autrice impariamo che le ferite psichiche possono essere la strada per arrivare a essere persone speciali, ricche di doni e di carisma.
Questo libro è un formidabile invito a viaggiare... E lo è in maniera inattesa, inconsueta... Vi porterà in Giappone e in Brasile, passando da Bombay, dall'isola di Malta, fino ad Haiti e in Canada. In qualità di leader della Comunità Mondiale per la Meditazione Cristiana, Laurence Freeman viaggia in tutto il mondo per insegnare e guidare gruppi che vogliono praticare la preghiera contemplativa. In questo libro di memorie di viaggio spirituale racconta storie senza tempo, memorabili e commoventi, di persone, luoghi ed eventi in cui ha incontrato la presenza trasformante di Dio. I preti degli slum che portano silenziosamente speranza alle favelas del Brasile; le grasse signore di pietra di Malta, che sono la più antica rappresentazione di Dio al mondo; i diversi effetti che un ritiro in cima a una montagna fa a un broker; la storia di un assistente sociale stanco e di un malato di cancro; l'impatto della morte di un bambino su un'intera comunità: queste e molte altre storie rivelano in modo commovente come il sacro risponda ancora oggi alle vite, ai luoghi, ai giorni. Anche a ciascuno di noi è dato di poter guardare il mondo da prospettive inaspettate e, così, scoprire che ogni cosa ha la sua luce: basta mettersi in moto, in gioco, e non scordare che, se è vero che la bellezza salverà il mondo, il mondo stesso (anche il più misero) nasconde un campo di bellezza per gli occhi di chi sa guardare.
Per parlare della presenza reale di Gesù nell'Eucaristia, il Catechismo della Chiesa Cattolica utilizza il termine di "transustanziazione". Ma siamo sicuri, si chiede l'autore di questo libro, che nel linguaggio di oggi sia conveniente e appropriato usare questo termine? Non sarebbe meglio ricercare percorsi di pensiero capaci di esprimere lo straordinario contenuto della fede in un modo più adatto al nostro tempo? Il volume fa proprio questo: cerca di spiegare la presenza reale di Gesù nell'Eucaristia con la categoria più attuale della "relazione". La fisica moderna, nota il nostro autore, interpreta l'esistenza come struttura di relazione. Ora, all'origine del nostro Credo c'è la fede nella Santa Trinità, relazione di Persone, quindi è proprio il concetto di persona che ci può aiutare a riconoscere nell'ostia consacrata la presenza del "Cristo tutto intero". Il Dio che entra in relazione con l'uomo è il Dio che vive nella sua intimità la relazione. È in questa luce che devono essere lette le parole della cena di addio di Gesù. Nel dono dell'Eucaristia è presente l'apice del Dio che si comunica e comunica sé stesso, il "Dio per l'uomo". Prefazione di Luigi Vari.
La morte di un bambino di dieci anni è la perdita più innaturale che si possa immaginare. In questo libro intenso e profondo, Daniela Zuccolin, madre di Lorenzo, venuto meno per un assurdo incidente mentre nuotava, narra il suo viaggio attraverso il dolore, la memoria e il lento processo di elaborazione del lutto. La scrittura, inizialmente valvola di sfogo, si trasforma in un ponte tra il passato e il futuro, in un modo per sopravvivere al vuoto e restituire senso a una vita spezzata. Attraverso una narrazione intima e sincera, Daniela esplora il tabù della morte, la fragilità delle relazioni di fronte alla perdita e la necessità di nominare il dolore per affrontarlo. La sua è una testimonianza autentica che non offre risposte semplici, ma parla al cuore di chiunque abbia vissuto una perdita o voglia comprendere l'insondabile forza dell'amore, capace di resistere anche oltre l'assenza. Come ricorda l'autrice, in queste pagine non c'è «nessun prodigio terapeutico né guarigione miracolosa, semplicemente la cronaca di un processo che per fortuna e malgrado tutto continua a plasmare la mia vita e quella della mia famiglia, con la forza e le risorse di cui volenti o nolenti disponiamo». Un libro che è testimonianza forte di come può essere talvolta la vita: scritto con una cura che lascia emergere ora la durezza ora la delicatezza di tutto l'arcobaleno dei nostri umanissimi sentimenti.
Il commento di Enzo Bianchi ai vangeli delle domeniche e solennità (ciclo A) si propone come un invito a compiere personalmente e comunitariamente un cammino di fede alla riscoperta della significatività del mistero della salvezza in Cristo: la buona notizia di Gesù resta, infatti, l’unica forza capace di illuminare e trasformare l’esistenza quotidiana anche nei tempi più bui. Domenica dopo domenica, dall’avvento alla quaresima, dal tempo ordinario alle solennità, fratel Enzo accompagna il lettore lungo l’intero anno liturgico: la Parola proclamata diventa occasione per un ascolto rinnovato e per un confronto con la vita concreta. Lo stile sobrio e profondo dell’autore, figlio di anni e anni di confronto con il testo biblico, mette in risalto l’essenziale: la chiamata a vegliare, a convertirsi, a vivere ogni giorno responsabilmente la propria fede, nella speranza del Signore che "certamente verrà-.

