
"Se siamo cari a noi stessi ci veglieremo solleciti giorno e notte". Queste parole del Buddha illustrano con chiarezza come la fiducia nel cammino interiore esorti a non perdere tempo e a dedicarsi con generosità alla pratica, e quindi ad affrettarsi. Ma la scelta del titolo pone anche l'accento sul fatto che il lavoro da svolgere non deve essere vissuto come un ennesimo dovere quotidiano, ma come un'opera d'arte alla quale l'artista si dedica con pazienza e premurosa attenzione. Quindi 'affrettarsi piano' è la chiave di volta per proseguire spediti, ma in modo graduale e accurato, sulla strada della felicità, mossi e sostenuti da una sempre più chiara e autentica intenzione di bene, verso se stessi e verso gli altri. La coltivazione della mente, la meditazione portata nel quotidiano, la trappola dell'egoismo, la libertà dell'amore, il coraggio, la paura, la felicità, la gratitudine e l'equanimità sono gli argomenti attorno ai quali Corrado Pensa e Neva Papachristou hanno costruito questo volume, volto a illustrare gli aspetti centrali dell'insegnamento del Buddha. All'interno di ogni sezione gli autori affrontano i temi che guideranno il lettore meno esperto alla scoperta delle basi essenziali del cammino interiore e permetteranno, a chi ha già una certa familiarità con la pratica di consapevolezza o mindfulness, di approfondire i temi fondamentali del buddhismo: la saggezza, l'amore, la compassione, l'etica e la meditazione.
L'idea occidentale della musica abita iI mutamento civile e non solo la ripetizione rituale, perchè in essa le risonanze affettive e spirituali del Logos sono state intenzionalmente consegnate all'estro creativo dell'uomo. E ciò e avvenuto mediante l'azzardo liturgico di un canto responsoriale della fede, cui e stata assegnata la responsabilità espressiva della Parola. II racconto di questa storia, e delle sue svolte epocali, non e diffuso. La conoscenza e la frequentazione delta nostra tradizione musicale, da questo punto di vista, e da tempo svaporata nell'inerte ripetizione di pochi luoghi comuni. Fra questi luoghi comuni affiora anche it pregiudizio di una perfetta e insanabile estraneità fra la contemporaneità musicale e la tradizione religiosa. L'estraneità fra i due mondi rimane certo cospicua, inspiegabilmente, sul piano della conoscenza e dell'interesse che abitano la cultura riflessa e ufficiale. Non lo è affatto, se ci si porta concretamente sul terreno dell'arte colta e del pensiero creativo che la alimenta. Nel Novecento musicale, in modo particolarmente vistoso anche rispetto alle altre forme espressive, il confronto diretto, ancorché dialettico e critico, con i temi della tradizione spirituale e religiosa e imponente. La profezia di Nietzsche - «l'arte avanza, dove le religioni si ritirano» - non ha fatto grandi ascolti, in musica. Questo saggio cerca di agevolare l'ingresso nella contemporaneità, raccontando anzitutto gli inizi e i passaggi salienti della spiritualità occidentale della musica, nel suo formarsi. II filo dell'analisi non è quello convenzionale della storia della musica, ma quello della elaborazione dell'esperienza musicale, in cui si intrecciano i mutamenti della coscienza collettiva e le risonanze del mistero sacro.
Negli ultimi decenni, una cospicua parte degli studi si sono concentrati sul Gesù storico, mettendo in luce le coordinate del contesto culturale, sociale e religioso ebraico della sua vita e del suo ministero. Questa attenzione al contesto, alla quotidianità, suggerisce ora di scoprire – sotto una analoga luce – la figura ebraica di sua madre, Maria di Nazaret, vista soprattutto quale donna di grande coraggio, forza e preghiera.
Abituati come siamo, da secoli, a rappresentarci Maria come “non-ebrea”, questo approccio innovativo e multidisciplinare apre spazi creativi alla immaginazione teologica. Con stile chiaro e accessibile, svelando dettagli concretissimi e una varietà di preziose intuizioni, Athans offre alla portata di un vasto pubblico contenuti di vitale importanza per la teologia biblica, la teologia al femminile e la teologia spirituale contemporanea.
Questo è il genere di libro che chiama lettrici e lettori a lasciarsi coinvolgere tanto con la testa quanto con il cuore e, nel finale, sporge sorprendentemente su una dimensione poetica: Athans, con una mossa ispirata, invita a pregare Dio insieme a Maria, donna ebrea.
Un trattato, unico del suo genere, che introduce al tema specifico della meditazione cristiana.
«Il dramma della situazione attuale è che tristezza, nausea e grettezza del cuore non sono solo problemi dell’individuo, ma anche fenomeno sociale di prim’ordine. Chiunque prenda sul serio Dio, rinuncia a suonare la ritirata dietro le barricate: seguirà piuttosto la traccia luminosa della gioia – nella storia e nel presente. Questa gioia può vincere la tristezza del mondo, perché è sorella della speranza». (Walter Kasper)
Descrizione
Siamo creati per la gioia. Eppure a volte una pesantezza ci trascina verso il basso, la paura che ci serra il cuore in una tenaglia. Ammettiamolo: siamo sempre più arrabbiati, risentiti, incattiviti, siamo sospettosi e prevenuti. Sia come singoli individui, sia come chiesa e come società civile, cediamo alla tentazione di assumere questi atteggiamenti negativi, che possono avere molte cause: la globalizzazione, la crisi economica, l’avvelenamento della terra, il riscaldamento globale, i fenomeni migratori mondiali...
I campioni della fede biblica – da Abramo e Sara fino a Gesù, «il testimone fedele» – disegnano però una traccia luminosa di speranza e di gioia attraverso la storia. Per noi cristiani la gioia è al tempo stesso frutto della conversione e dono della grazia. Apre il cuore alla bellezza e ai doni della creazione, alla comunione e all’amore, ma anche a Dio stesso, che in Gesù si è avvicinato agli uomini come amico.
Da qui nasce un magistrale invito alla gioia: Kasper fa sua – e propone a noi, quasi a volerci contagiare – la risposta della fede alla domanda sul senso dell’esistere.
Categoria centrale della spiritualità cristiana, specialmente nella sua declinazione ignaziana, il discernimento costituisce per Nouwen la capacità di sentire un suono più profondo al di là del rumore della vita normale, rappresenta il dono di vedere - attraverso le apparenze e al di là di esse l'interconnessione fra tutte le cose, in Dio.
Questo libro vuole essere un'introduzione alla vita spirituale, a una vita radicata in Dio. Rispondendo alle sfide odierne della frenesia, della nostalgia insoddisfatta e della ricerca di senso, propone un'esistenza pacata, riflessiva e autocritica, animata dallo Spirito di Dio e orientata a Gesù Cristo secondo le Scritture - e nondimeno un'esistenza reale, che si svolge nel mondo contemporaneo, nella quotidianità, nella società plurale. L'autore, già direttore spirituale del Seminario di Lucerna, individua con lucidità a tale scopo gli ostacoli da superare, enuclea i presupposti concreti e gli atteggiamenti fondamentali (vigilanza e ascolto, disponibilità a imparare, un ritmo adatto e una base solida su cui costruire...). Presenta poi percorsi pratici (prevedendo opportunità di meditazione, di preghiera, di ritiri ed esercizi spirituali...) e getta lo sguardo sul patrimonio spirituale delle grandi religioni non cristiane. Al termine del percorso, Leimgruber riprende infine alcune orazioni tradizionali, tratte dalla liturgia e da autori cristiani, corredandole di brevi e intensi commenti. «Questa piccola introduzione, frutto dell'esperienza personale e della pratica dell'accompagnamento spirituale, mette a disposizione una "cassetta degli attrezzi" per percepire il soffio dello Spirito in un mondo secolare» (Stephan Leimgruber)
«Un libro a suo modo atipico, che si rivela un prezioso compagno di strada in un’impresa ambiziosa: l’incontro personale con Dio, reso possibile a tutti senza distinzioni» (LaCroix, 21 giugno 2019).
Descrizione
In che modo lo straordinario può sorgere dall’ordinario? E se l’esperienza spirituale facesse già parte delle nostre vite? Il fatto è che la contemplazione, la fede, la mistica, l’estasi non sono riservate ad alcuni credenti d’élite o a qualche emarginato: tutte e tutti siamo invitati a percorrere questa via, senza timori e senza illusioni.
Per assaporare la presenza di Dio disponiamo di alcuni punti di riferimento da cui partire: sia nella tradizione e nella teologia mistica, sia nella parola di Dio e nella nostra esistenza personale. Offrendo allora un metodo che riprende gli atteggiamenti propri della prassi cristiana, qui Jean Claude Lavigne, da autentico maestro di vita spirituale, si fa compagno di strada per aiutarci ad avanzare sulla via amicale, amorosa e innamorata della contemplazione.
Un grande libro pratico di spiritualità, nato da un’esperienza forte e concreta, per accedere alla contemplazione in un’epoca di dispersione come la nostra. Una guida penetrante e misurata, che non rischierà mai di finire su un vecchio scaffale a coprirsi di polvere.
«Da seminarista, volevo diventare un buon prete e basta: ero parecchio conformista. Da cappellano, mi sono accorto di quanto è vivace una parrocchia. Mi sono stupito di quali dialoghi profondi siano possibili proprio con quei giovani che, altrimenti, in chiesa non si vedono. Nella formazione degli adulti mi si è rivelata la grande differenza tra religione e fede, tra religiosità magica e fede mistica. Da parroco, ho osato dire la mia sulla situazione critica della chiesa. Da alcuni anni sono animato da un profondo desiderio di spiritualità, di esperienza personale di Dio e di silenzio». Ecco il percorso di crescita personale di Stefan Jürgens, rispecchiato in questo libro. Egli si chiede quali siano le cause profonde che mantengono tanta gente in uno stadio infantile della fede. Mostra quale identità si sviluppa camminando invece verso una fede adulta - quella fede che, anziché esigere, incoraggia: e conduce, da ultimo, alla libertà personale.
Abitato dal rumore, stressato dalla frenesia, perso sui marciapiedi del caos, l'uomo d'oggi ha bisogno di riscoprire i sentieri del silenzio per ritrovare la parte più vera di se stesso e per incontrare il Signore. Mezzo privilegiato per fare esperienza di Dio nel silenzio è la meditazione che coinvolge mente e cuore, corpo e Spirito. Gli autori di questo testo, attingendo con sapienza ad alcuni filoni aurei della tradizione contemplativa orientale e occidentale, hanno scelto di insegnare una audace direttissima spirituale per condurre la persona nelle profondità del proprio cuore e aiutarla a scoprire che proprio lì abita Dio.
Ecco in versione rinnovata un long seller della meditazione, frutto di esperienza spirituale e di vita vissuta. Le riflessioni su brani della Bibbia o sulle massime dei Santi aiutano a riconsiderare la vita di ogni giorno con lo sguardo sempre nuovo della fede. «Tieni caro questo libro, è stato scritto in ginocchio. Sia per te come un consigliere, un amico, un annunciatore di speranza. Leggilo, meditalo, diventi tua norma di vita. Lascia che le sue pagine ti prendano per mano: fra le tenebre del mondo faranno brillare davanti al tuo spirito la luce della fede, ti indicheranno il sentiero della vita e ti insegneranno la via della sapienza».
Uscita in prima edizione nel 1987 e costantemente aggiornata dall’autore, la presente ricerca sul “femminile nell’esperienza religiosa”, e di conseguenza sui “simboli religiosi” che lo inverano, sta a indicare quanto sia attuale un tema che emerge dal crescente bisogno di “dare un’anima” al mondo in cui viviamo, quantomeno nel nostro Occidente. Su un denso sfondo biblico-teologico, l’autore, specialista di temi spirituali fra i più noti e autorevoli, sviluppa una serie di osservazioni sul femminile propriamente umano e il suo rapporto con la mascolinità. Ne esce un quadro in cui il dato psicologico e quello spirituale si intrecciano con singolare efficacia.
Quarta di copertina
«La donna ha la capacità di avere tre linguaggi insieme: quello della mente, quello del cuore e quello delle mani. E pensa quello che sente, sente quello che pensa, e fa quello che sente e pensa. Questo è grandioso!»
(Papa Francesco)
Biografia dell'autore
Antonio Gentili (Carrara, 1937), sacerdote-religioso, licenziato in teologia e laureato in filosofia, ha esplorato le grandi tradizioni meditative con gli studi e la pratica silenziosa, animando centri di spiritualità a Eupilio (Co) e a Campello sul Clitunno (Pg). Destinato a Genova, dove entrò nell’Ordine dei Barnabiti, ha accolto con favore l’imprevista quanto apprezzata iniziativa da parte di laici divenuti «cooperatori nella preghiera» (2 Cor 1,11). Guida corsi di“Preghiera del cuore”, di “Yoga e Cristianesimo” e organizza settimane di “Digiuno e meditazione per la purificazione integrale”. Con Àncora ha pubblicato numerosi libri tradotti in tutto il mondo.