
La crisi economica globale, i drammatici focolai di violenza e conflitto, la povertà che divide il mondo in due, il timore per la distruzione del pianeta, non sono ancora riusciti a spegnere la speranza in un mondo migliore o frenare le nuove domande che emergono con sempre maggiore intensità dal tessuto sociale.
Esiste una crescente attenzione ai diritti umani, alla condizione delle donne e dei minori, a quella dei migranti e degli sfollati, aumenta la consapevolezza della necessità di salvaguardare l’ambiente e risparmiare risorse ed energia, cresce la voglia di giustizia e di pace e siamo alla ricerca di un mercato più equo e sostenibile, sempre più voci si levano contro la guerra, la pena di morte o il mercato delle armi. Dialogo, giustizia e pace sembrano diventati termini di dominio pubblico. Ma le domande di speranza che emergono dal mondo, i termini utilizzati dalla cultura e dalla società contemporanea possono essere letti alla luce dell’esperienza cristiana? Anzi: la comunità cristiana può essere oggi profezia di speranza, o sa soltanto dire no? Noi, cristiani del nostro tempo, abbiamo un contributo da aggiungere a questo mondo distratto, una direzione di marcia da indicare?
Tredici parole di oggi – da amore a Chiesa, da corpo a Europa, da fede a gay, da giustizia a mondo, da morte a Parola, da poveri a speranza, fino a verità – «parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale» vengono declinate a voce alta per condividere la speranza e la gioia del vangelo con tutti gli uomini di buona volontà.
I conflitti possono bloccare, paralizzare, ferire. Ma possono anche far progredire. Controversie in famiglia, ma anche dissidi all'interno di comunità più ampie possono essere risolti in maniera positiva per tutte le persone coinvolte. Facendo ricorso a esempi concreti, Anselm Grün illustra strategie di soluzione, sostenute dalle conclusioni a cui si è giunti in psicologia e nella ricerca sulla gestione dei conflitti.
Scoprire la bellezza e il valore di una vita piena e felice: ecco cosa suggerisce papa Francesco in Gaudete et exsultate. L'esortazione apostolica è il gesto d'amore di un padre che vuole accompagnare i suoi figli a vivere l'essenziale della vita cristiana, in un tempo inedito di trasformazioni e di cambiamenti. E mostra come la chiamata alla santità offra il segreto di un'esistenza vissuta in pienezza, perché realizza il desiderio di felicità che è nel cuore di ogni essere umano. Francesco ripropone il valore della vita cristiana autentica come percorso di gioia capace di spandere attorno a sé il profumo del vangelo. Le parole del papa dicono attenzione alla normalità perché non scada nella banalità e sia vissuta secondo quel profilo alto che dà dignità al quotidiano. Perché il santo è una persona comune, che potrebbe benissimo abitare alla porta accanto. Il santo è uno che vive con amore, ispirandosi a Gesù; è uno che conosce il valore dei piccoli gesti quotidiani; è uno che non passa oltre quando incontra un povero che dorme sotto un portico...
Questo libro è nato da un'urgenza. Davanti al triste spettacolo delle divisioni, delle paure, delle guerre e delle disuguaglianze che si diffondono nel mondo, davanti alla depressione e alla disperazione che colpiscono tanti fra noi, Vanier fa suo il grido degli ultimi. E così, alla sera della sua esistenza, vestendo i panni del testimone, rievoca le tappe della sua avventura umana e spirituale. Per condividere con tutti una luce di speranza. Sono infatti gli ultimi, le persone con un handicap mentale, che hanno trasformato a poco a poco Vanier, liberandolo delle sue paure e rivelandogli la propria umanità. In un tempo come quello che stiamo vivendo, al fondatore de L'Arca sembra allora più che mai importante testimoniare una fraternità possibile fra gli esseri umani di culture, religioni e storie diverse. «Nulla è perduto», ci assicura: «È possibile un cammino verso l'unità, la fraternità e la pace. L'avvenire dipende da ciascuno di noi». Una delle più grandi voci spirituali vissute a cavallo fra XX e XXI secolo ci offre la sua verità sulla vita e sull'impegno per la pace e a favore dei più deboli.
In breve
Trattare delle virtù è trattare delle qualità della coscienza e della esistenza personale, ma insieme anche della vita sociale e di una solidarietà ben riuscita. Dove c’è vera virtù, lì ci sono anche relazioni sane, giuste e felici.
Descrizione
La virtù è una competenza, profonda e beatificante, che garantisce pienezza e senso alla nostra vita, alla nostra convivenza e anche alla nostra morte. Questa è l’istanza che il libro di Bernhard Häring vuole illustrare. Trattare della virtù è trattare della qualità della coscienza, ma insieme della convivenza e solidarietà ben riuscite delle coscienze. Dove c’è la vera virtù, lì ci sono anche relazioni sane, giuste e felici, con gli altri e con l’intero creato.
«Dietro il progetto qui proposto, quello cioè della competenza mediante la virtù», scrive il grande moralista, «si nasconde il cambiamento paradigmatico da un’etica unilaterale dell’obbedienza a un’etica accentuata della responsabilità: in queste pagine dichiaro guerra alla sete di controllo e a quanti puntano sul conformismo».
Ecco dunque il ritorno al discorso etico della virtù, per un programma di vita ben riuscita e per un cristianesimo maturo.
Dopo la notevole diffusione della collana «Lectio divina per ogni giorno dell'anno» (in diciassette volumi), questa nuova sezione della collana «Lectio brevis» intende mettere a disposizione di un pubblico più vasto le ricchezze della Lectio divina, tenendo presente specialmente chi, pur desiderandolo, fatica a trovare nella sua giornata un tempo prolungato per il confronto con la Parola, "Pane quotidiano" del cristiano. Fra i testi proposti dalla liturgia del giorno, viene privilegiata una pericope o viene scelto un solo versetto e, per ogni giorno, si offre un tema unitario approfondito in due momenti: il primo biblico sapienziale (per la meditazione) e il secondo di attualizzazione (per la lettura spirituale). Anche il formato tascabile intende favorire una facile utilizzazione del sussidio in qualsiasi momento libero della giornata.
Come possiamo riuscire nella vita, nonostante tutte le difficoltà, gli ostacoli e le limitazioni che incontriamo? Per Katharina Ceming se cerchiamo aiuto per sopportare la vita anche con i suoi lati più spinosi, è indispensabile che puntiamo l'attenzione non tanto sul concetto di felicità, quanto sul senso della vita. E che cos'è il "senso" della vita? Dietro questo termine si nasconde un'intera galassia di fattori che decidono se ci è dato di sperimentare la nostra vita come piena, intensa, degna di essere vissuta. Non esiste un senso della vita unico per tutti. Per quanto sia soggettivo il senso che noi diamo alla nostra vita, però, ci sono alcuni aspetti che la ricerca psicologica e la tradizione filosofica considerano immancabili. Su questi si concentra l'autrice, raccogliendo anche pensieri e suggerimenti di chi si occupa, per lavoro o per interesse personale, di "senso della vita". Gli stimoli offerti da questo libro aiuteranno così a incamminarsi verso una vita che possa dirsi buona e riuscita.
«Il “gusto della felicità” è una componente essenziale della vita umana. Per essere un testimone di Dio e della sua grandezza, il cristiano ha oggi forse soltanto una cosa da fare. dimostrare ai suoi simili che nel nostro mondo esistono ancora la gioia, la felicità, la speranza, e che la vita è bella e degna di essere vissuta».
Descrizione
La speranza non è qualcosa di aggiunto all’esistenza cristiana, ma una condizione indispensabile per la sua realizzazione. Il Dio della speranza è l’anima della concezione cristiana della vita. Ecco perché Boros in questo libro tenta in modo mirabile di definire l’esistenza umana come un’esistenza di speranza. E pone la questione di Dio alla luce di ciò che attende l’uomo nel futuro.
L’autore scrive così: «La speranza è la mèta verso cui si dirigono tutta la vita, tutta la riflessione e tutta la preghiera dei cristiani. Si potrebbe addirittura definire il cristianesimo come la fede in cui Dio appaga totalmente le speranze dell’essere umano, anzi le supera talmente da rendere ridicoli anche i più arditi desideri e i più grandi sogni del nostro cuore. In tale spirito cristiano, ricolmo di speranza, queste meditazioni vogliono dunque parlare delle gioie e delle promesse future della nostra vita».
Il Padre nostro è di gran lunga la preghiera più preziosa dei cristiani perché risale a Gesù stesso. Walter Kasper, teologo e cardinale tedesco di fama mondiale, dischiude i segreti della preghiera del Signore. E lo fa in tre modi: prima di tutto, la comprende alla luce della tradizione ebraica, perché ogni frase si colloca nel solco della tradizione del giudaismo e denota dei parallelismi con la preghiera della sinagoga. In secondo luogo, l'oratio dominica viene compresa a partire dal messaggio complessivo di Gesù - e in effetti fin dagli inizi è stata interpretata nella chiesa come una sintesi di tutto il vangelo. E, in terzo luogo, Gesù ha lasciato ai suoi discepoli non solo le parole di una preghiera da recitare, ma anche una promessa: come preghiera nello Spirito, il Padre nostro intende accompagnarci proprio nella vita attuale.
La passione è una forza che mette in moto le cose. È una forza necessaria, se vogliamo essere creativi. Ne abbiamo bisogno non solo nella vita spirituale, ma anche nell'arte, nella scienza, nello sport, nelle attività che svolgiamo quotidianamente a scuola o al lavoro. Ne abbiamo bisogno anche per operare convintamente per gli altri e per la giustizia nel mondo. «Senza passione, nulla di grande è mai stato realizzato, né è realizzabile», sentenziava Hegel. Scrivendo a quattro mani con Hsin-Ju Wu, Anselm Grün esamina i diversi aspetti delle passioni: il loro potere di affermazione della vita, i pericoli del loro abuso. E mostra a tutti un modo per risvegliare o riscoprire la propria passione. Perché chi si appassiona a qualcosa entra di nuovo in contatto con se stesso e ritrova la vitalità che lo aiuta ad assumersi la responsabilità della propria vita e del futuro di questo mondo.
Il monachesimo è stato a lungo esclusivamente oggetto della storia della spiritualità e della teologia e solo a partire dagli anni settanta si è cominciato ad affrontarlo con un approccio pienamente storico e integrato con le altre scienze umane. Studi recenti hanno infranto barriere, proposto prospettive interdisciplinari e nuove metodologie che hanno prodotto interazioni creative fra la tradizione della storia monastica, con il suo focus sugli sviluppi istituzionali, e una gamma di argomenti sacri e profani che vanno dalla spiritualità ascetica ai moderni approcci politici. In quest'ottica, anche la storia del monachesimo bizantino è in parte da riscrivere: il volume propone una riflessione originale sui rapporti tra i monaci e la società.
Traendo ispirazione dalle antiche dottrine esoteriche cinesi e tibetane e con la capacità di rendere tali insegnamenti accessibili al lettore contemporaneo, Osho insegna una tecnica semplice, potente ed efficace per risolvere alcuni dei sintomi più comuni generati sia dallo stress, che da squilibri e disagi psicosomatici, quali mal di testa, insonnia, rigidità e tensioni muscolari e psichiche. La meditazione guidata offerta dal CD conduce il lettore a riscoprire, passo dopo passo, il linguaggio dimenticato con cui parlare alla mente e al corpo, risvegliandone i poteri assopiti di autoguarigione e armonizzandoli per costruire il tempio dell'anima.