
Il volume propone 20 riflessioni sulla misericordia alla luce della Bibbia, secondo una varietà di declinazioni: compassione, fedeltà, spazio/tempo, riposo, festa, preghiera, carità, memoria, sacramenti, correzione, vocazione, unità, debolezza, gioia. Le meditazioni - pubblicate da dicembre 2015 a maggio 2016 su Romasette, inserto di Avvenire dedicato alla diocesi di Roma rivelano lo stile pastorale dell'Autore, caratterizzato dalla vicinanza alla gente e da un'intensa e profonda vita spirituale. Il titolo del volume riprende le parole scelte da monsignor Angelo De Donatis per il proprio motto episcopale, tratte dal De officiis ministrorum di sant'Ambrogio: "Sia tra di voi la pace, che supera ogni sentimento. Amatevi gli uni gli altri. Nulla è più dolce dell'amore, nulla più gradevole della pace". E anche il soggetto della copertina richiama un simbolo presente nel suo stemma, la melagrana, frutto citato più volte nella Bibbia e simbolo del sangue versato da Cristo e dai martiri.
Il libro si apre con un’omelia dell’abate e teologo Michael Reepen, ripresa in un volume di Karl Rahner, che descrive splendidamente il viaggio dei re Magi, pieno di ostacoli e di aspirazioni, paradigma del cammino intrapreso da ogni uomo animato da un grande desiderio di senso e di salvezza. L’autore, padre Zacharias Heyes, nel 1999, mentre trascorreva alcuni giorni all’abbazia di Munsterschwarzach (dove vive anche padre Anselm Grun), decise di fare il “Cammino di Compostela”. Un padre, che ha fatto il viaggio con lui, gli ha consigliato di leggere quel libro, che da allora è diventato uno dei testi più importanti della sua vita, contribuendo a tenere viva in lui una grande nostalgia. A quello scritto si ispira il presente testo-guida per il periodo di Avvento e di Natale. Seguendo la struttura del calendario di Avvento, per ogni giorno dal 1mo dicembre fino all’Epifania, è proposta una riflessione che è un incoraggiamento a mettersi in viaggio, seguendo il desiderio di vita e di vitalità, di amore e di speranza. Alla fine di ogni riflessione, un esercizio per mettere in pratica quanto meditato.
L'autrice prende in considerazione alcune pagine di Vangelo, parabole per la quasi totalità, e per ogni testo propone una riflessione orientata a cogliere qualche frammento di quel messaggio che arriva a noi attraverso più di due millenni di storia. Il Vangelo, infatti, ha attraversato generazioni senza numero, secoli tumultuosi e difficili; soprattutto ha sostenuto la fede di molti. Non si tratta di parole come tante altre, perché chi le racconta è un tale che afferma: «Io sono la luce del mondo. Chi segue me non cammina nelle tenebre. Io sono la via la verità e la vita... Io sono la risurrezione e la vita, chi crede in me non morirà in eterno!». Quali ripercussioni possono avere quelle parole di vita nel contesto culturale odierno? Il volume offre una «lettura» del Vangelo molto attenta al quotidiano, una chiave di comprensione dei tanti eventi, personali e sociali, che rischiano di suscitare soltanto emozioni e non interrogare la vita. Ogni riflessione è completata da una preghiera, proposta efficace per accogliere nella speranza le vicende del quotidiano.
Queste pagine sono come il testimone che Madre Canopi passa alle nuove generazioni di credenti e non solo a loro. La fede è una lampada per vivere le notti che la vita e la storia riservano, e uno stile e un colore specifico per vivere l’amore, anche quello verso di Dio, il desiderio, la preghiera, l’amicizia, la libertà, l’impegno. E’ una lampada che Madre Canopi prova ad accendere attraverso queste pagine e insegna a ognuno a farlo. Il testo è costituito da tre parti. Nella prima i vari temi vengono affrontati come in una lettera, con uno stile narrativo caratteristico del rapporto epistolare. Nella seconda parte vi sono una serie di messaggi inediti, rivolti ai giovani, ma validi e attuali per tutti. Nella terza alcune lettere inedite scritte realmente negli anni a dei giovani come risposta alle loro domande.
Cinquanta anni di sacerdozio: tempo propizio per fermarsi e fare il punto... su un'epoca. Dagli anni '60 a oggi la società e la Chiesa sono state attraversate da piccole e grandi rivoluzioni, alcune ancora in atto: la Vespa, la Seicento, la televisione, la pillola anticoncezionale, la lavatrice, lo scaldabagno, il supermercato, il telefono a gettoni, il pc, l'iPhone, lo Smartphone, Internet, i social network... E poi ancora la contestazione del '68; l'emancipazione femminile, la liberalizzazione sessuale, il divorzio, l'aborto, il movimento LGBT, la caduta della cortina di ferro, il terrorismo, le guerre mediorientali, le crisi economiche e delle ideologie, le mutazioni climatiche, le migrazioni dei popoli, il navigatore... In tempi in cui «i popoli insorgono e le genti congiurano» sarebbe logico immaginare la Chiesa vigile, agile, coraggiosa, pronta a rinnovare il suo annuncio, nella certezza che delle congiure «il Signore se ne ride» (Sal 2). Ma è davvero così? Un parroco si racconta e ci racconta...
Suddiviso in ventiquattro capitoli, tanti quanti sono gli anni vissuti dalla giovane carmelitana, il volume offre innanzi tutto una sintetica presentazione della personalità e dell'esperienza spirituale di Teresa di Lisieux. Seguono i capitoli, anch'essi brevemente introdotti dalla curatrice, e che intendono considerare da differenti punti di vista la dinamica dell'esperienza interiore della santa francese, mettendo in rilievo il suo pensiero, ma soprattutto il suo sentire. I brani tratti dall'epistolario vengono radunati attorno a tematiche specifiche: Dio, la fiducia, la debolezza, la vocazione, la sofferenza, la grazia, la prova, la santità, la Chiesa, Maria, la gioia... Anche da questi scritti emergono valori che vanno oltre il tempo e che manifestano tutta la loro modernità: l'incontro con Cristo; l'esigenza di farsi piccoli, la semplicità e l'umiltà, la gratitudine, uno sguardo sereno sulla propria debolezza.
Troppe volte distinguiamo la storia sacra dalla storia umana. È un po' il vizio di sempre: distinguere in modo manicheo il sacro dal profano, il buono dal cattivo. E invece Dio si è fatto carne, e non in modo poetico. Si è fatto carne e ossa, è entrato nel tempo e ha permesso allo scorrere degli anni, alle esperienze di cambiarlo. Paradossale storia di un Dio che i Vangeli raccontano, che Matteo racconta. Paradossale storia di un Dio che sceglie di entrare a far parte di genealogie umane, connotate dall'umano anche negativamente. È così che Matteo inizia il suo Vangelo. Don Paolo Scquizzato allora attraversa tutto il Vangelo secondo Matteo, commentandone oltre 40 brani, pagine scelte appunto, in modo breve ed efficace, facendo emergere l'umanità di cui le pagine evangeliche sono cariche, le molte conversioni che il Vangelo chiede, la pienezza a cui l'adesione al Vangelo può aprire.
Il testo nasce dalla raccolta di alcune riflessioni di Joseph Ratzinger quando era arcivescovo di Monaco-Frisinga.Sono riflessioni che accompagnano i fedeli lungo l'intero anno liturgico, illustrando l'origine delle feste che celebriamo (Avvento, Candelora, Pasqua?), spiegandone le motivazioni o le trasformazioni nel corso dei secoli, aiutando a riflettere sulla nostra religiosità e sul mondo che ci circonda. Il libro propone inoltre propone alcune meditazioni su vari argomenti come le ferie, il gioco, la pace, la natura. Con uno stile accurato ma semplice, il cardinale Ratzinger aiuta a riflettere sulle questioni fondamentali e sempre attuali della fede e dell'essere cristiani.
Che cos'è la fedeltà? Quali sono le relazioni forti che mi permettono di crescere? Cosa c'è in me di così stabile da permettermi di scegliere, di prendere una decisione di fronte alle piccole scelte di ogni giorno o alle grandi scelte della vita? Sono domande a cui don Luigi risponde indicando sei tappe, orientate in primis dalla parola di Dio e quindi da consigli e provocazioni per vivere nella propria vita degli esercizi di fedeltà quotidiana, ordinaria... e proprio per questo straordinaria. Il libro raccoglie i testi degli esercizi spirituali predicati alle monache benedettine di Ostuni, nel 2019, ma la sua attualità e concretezza ne fa un testo per tutti, qualsiasi sia il proprio stato di vita.
Da secoli gli abitanti dell'Olanda «rubano terra al mare», prosciugando vaste zone costiere che vengono adibite alla coltivazione dei tulipani, fiori simbolo di questo Paese. In tale paesaggio, romantico e colorato, è ambientato questo libro. È una storia semplice, scritta volutamente con uno stile semplice, quasi essenziale. È una storia genuina, come il protagonista, un anziano signore, da cui emergono i valori sani della vita e una morale che si può racchiudere in poche parole: per realizzare grandi progetti non occorrono grandi doti intellettive o grandi mezzi economici, ma un grande cuore e una volontà di ferro.
Un viaggio attraverso le case che Maria ha abitato durante la sua esistenza. La sua memoria biblica, infatti, si apre con una casa (Nazaret) dove è un angelo a parlare e si chiude con una casa (Gerusalemme) dove a parlare sono il vento e il fuoco. La casa non è soltanto l'abitazione, ma anche il luogo dove accadono gli eventi decisivi della vita: la metafora consente quindi il passaggio dall'edificio all'interiorità di chi vi abita. La casa è Maria stessa. Raccolta e ospitale (caratteristiche proprie di ogni abitazione), Maria sarà casa di Dio. Creatrice di relazioni, nelle sue case elabora e trasmette un'arte di vivere che insegna a non smarrire la polifonia dell'esistenza e degli affetti.
Che cosa rimane, alla fine di una vita? Forse ciò che rimane all'inizio: la Parola. Una Parola che s'incarna e rende la nostra vita abitata, che non può esistere senza di noi ma che è più grande di noi. Ripercorrendo le vicende del re Davide, quasi come fossero una grande metafora, l'Autore accompagna il lettore a scoprire l'essenziale di una vita... e di una vita credente: conservare la Verità, quella che si è mostrata magari solo per un istante, attraverso volti e storie. Perché alla fine, quando tutto finisce, rimane solo il ricordo di occhi luminosi. Come se la vita fosse viva solo in quei lampi in cui il corpo è stato abitato dalla Verità. «Fidati della Parola, solo questo! Lasciati raggiungere e sconvolgere dalla Parola. Lasciati avvolgere dal suo amore, fino a perderti. Perché solo la Parola ti permette di rimanere libero». Sembra essere la sfida che Alessandro Deho' lancia al lettore che, con coraggio, vorrà lasciarsi andare.

