
«È un lavoro essenzialmente pratico indirizzato principalmente a tutti i fratelli e sorelle chiamati a rendere un servizio di accoglienza soprattutto all'interno delle comunità di vita cristiana che ci sono nella Chiesa cattolica, ma non solo. In verità, si cerca di dare delle indicazioni e d'ispirare tutti al servizio ovunque questo si renda necessario.
Non è un'opera superficiale. Anzi la ritengo molto profonda, costellata di numerose citazioni bibliche e magisteriali, che servono a mostrare la solidità delle basi sulle quali si fonda.
Si tratta di una lettura bella, piena del sentimento e dell'affetto che si respira nella loro bellissima famiglia e nella comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo, meta privilegiata di quest'opera.»
Dall'introduzione di Mons. Gerald Cadieres
Questo volume coordina una serie di input per rilevare, nell'ambito comunitario, sia le situazioni di difficolta sia le condizioni propositive. Oggi il compito dell'animatore di comunita e quello di qualificare la vita fraterna per indirizzare i rapporti interpersonali verso un progetto comune di Congregazione. Per raggiungere questo obiettivo e importante che il leader di comunita possa rilevare le condizioni problematiche delle persone e, allo stesso tempo, accogliere le risorse presenti in esse al fine di canalizzarle verso il benessere del singolo e della comunita. Dal punto di vista teologico si rivisitano alcuni testi della Scrittura dai quali si puo ricavare una teologia del benessere incentrata su Dio"; da quello psicologico offre degli strumenti conoscitivi relativi alle dinamiche interpersonali per una gestione ottimale delle risorse umane. "
Attorno alla domanda fondamentale – Chi è Dio? – ruotano gli interrogativi più scottanti per l’uomo di oggi: È possibile conoscere Dio? Che senso hanno le nostre parole su di lui? Come coniugare Dio e la sofferenza? Domande inquietanti che
François Varillon (1905-1978) – gesuita, docente di lettere e filosofia, autentico rinnovatore dell’intelligenza della fede cristiana – affronta con rigore e precisione, con conoscenza di causa ed equilibrio. Un libro che parla al cuore di ciascuno perché capace di immettere in un testo di alta riflessione, la passione e l’autenticità di una ricerca personale e di un dialogo franco e cordiale con il mondo di oggi. Filosofia, teologia e spiritualità si uniscono senza confondersi per dare al lettore una parola “forte” in grado di narrare la “debolezza” di Dio e la grandezza che attende l’ uomo. L’opera, costantemente riedita in francese, ha ottenuto il Grand Prix catholique di letteratura.
La mia anima beve
silenzio.
Pulsa la luce leggera
come lampada fioca
alla punta estrema
del cuore.
“Leggendo le poesie di don Angelo Casati si prova una sensazione rara: oggetti della vita di tutti i giorni giacciono lì silenti, e lì giacciono le parole che li definiscono. All’improvviso la parola è detta e l’oggetto si colora, si anima e l’occhio che prima lo osservava ecco che lo assume e lo conduce fino al cuore: il grembiule di una casalinga, il vano di una finestra, il rintocco di una campana, la ressa di un autobus, l’asfalto di un marciapiede, le rocce di una terra santa sono altrettanti luoghi di un annuncio di vita per la vita. Non conta la pretesa nobiltà dell’oggetto, non conta la sua grandezza o maestosità, non conta il suo apparire né l’imporsi. Conta la purezza dello sguardo che vi si posa, conta la finezza dell’udito che lo ascolta, conta la docilità del cuore che lo accoglie”
(dalla “Prefazione” di Enzo Bianchi).
Angelo Casati (1931), presbitero della diocesi di Milano dal 1954. Dopo aver insegnato al seminario diocesano e aver esercitato il ministero a Busto Arsizio e a Lecco, è da oltre vent’anni parroco a San Giovanni in Laterano a Milano.
“Insegnare ai figli la virtù
e la conoscenza di Dio
spetta ai padri,
dare ai figli la sapienza
spetta invece al Signore”.
Seconda edizione
interamente rifatta e ampliata.
Lavoro di uno specialista estremamente competente, ma anche opera di un uomo di fede profonda e di assidua preghiera, questo saggio sulla paternità spirituale nel pensiero di Evagrio Pontico ci porta a cogliere il senso autentico di ogni paternità: dare la vita, offrire a un altro lo spazio perché sia se stesso, nella libertà. E senso della vera figliolanza è la libera accoglienza di se stesso come essere-in-relazione. Questo lucido esame delle fonti del monachesimo orientale ci aiuta a scoprire le radici dei nostri attuali malesseri occidentali, ma ci indica anche la direzione per uscirne: non limitarsi al rimpianto o allo studio, ma impegnarsi a vivere con umiltà e serietà.
Gabriel Bunge, eremita di grande discernimento spirituale, profondo conoscitore di Evagrio e dei padri del deserto, ma soprattutto uomo di intensa preghiera, vive in un eremo nel Canton Ticino. Presso le nostre edizioni ha pubblicato anche Akedia, il male oscuro, Vasi di argilla e Vino dei draghi e pane degli angeli.
L'autrice manifesta una crescita umana e letteraria attraverso questa sua quarta raccolta di poesie che denota un approfondito confronto con se stessa. La sua fede si rivela il fattore differenziale per la meta positiva di questa raggiunta maturazione.
Il volume rielabora un corso di esercizi su alcuni temi fondamentali del ciclo di Elia: la vocazione e la preparazione del profeta; la vedova di Zarepta: JHWH è il Signore della vita; Elia e Achab: la contestazione della storia che devia; il sacrificio del Carmelo: il richiamo della fede originale; il cammino dell'Oreb: il ritorno alle origini della fede; la vigna di Naboth: fede e giustizia sono inscindibili; il carro di fuoco: la morte come incontro con il Dio vivo.
Raccolta di meditazioni sulla figura del discepolo cristiano, raccolte in occasione di alcuni giorni di preghiera e di riflessione per il XXV anniversario di Ordinazione dei compagni dell'Autore. La ricerca su tale figura riporta alla precedente ricerca del Maestro, Gesù di Nazareth, dal quale, insuperabilmente, procede. Essere discepoli cristiani si configura così come l'opera di plasmazione prodotta dal Signore crocifisso e risorto, su coloro che sono chiamati e inviati a rendere testimonianza. In una appartenenza a Gesù, che comporta la simultanea e sintonica appartenenza alla Chiesa a favore di ogni uomo in ricerca di Dio.
Pierre Claverie amava predicare. Anche da vescovo non aveva rinunciato a farlo nel corso di ritiri spirituali. Questi momenti erano per lui una preziosa occasione per condividere la propria fede ed esplicitarne il contenuto. L’aiutavano inoltre a sopportare le fatiche della vita quotidiana. Nelle sue meditazioni si ritrova sempre un’intuizione fondante: la spiritualità si gioca nella realtà della vita, in ciò che quest’ultima ha di più incarnato.
Il volume propone al lettore italiano uno dei testi di Claverie più significativi. Si tratta del corso di esercizi spirituali predicato nel 1981, in occasione del Congresso eucaristico di Lourdes, sul tema Gesù Cristo pane spezzato per un mondo nuovo. Nel commentare la struttura della celebrazione eucaristica secondo il canone II, egli ci introduce nel cuore della sua spiritualità di donazione. Le pagine sull’offertorio e sulla consacrazione sono impressionanti, se messe in relazione alla sua fine tragica e luminosa di quindici anni dopo. In certo qual modo, si può dire che in questo testo egli anticipi in modo stupefacente una lettura unitaria dell’eucaristia e della sua vita, intese come luoghi di una stessa donazione. Le dodici meditazioni sull’eucaristia presentate nel volume consentono di accostare l’itinerario interiore di un uomo che ha pagato con la vita la convinzione che il valore della propria esistenza dipenda dalla capacità di offrirla.
Sommario
Prefazione. Introduzione. 1. Il mondo dei segni e della presenza. 2. Avvicinarsi a Dio: perdono e Alleanza di misericordia. 3. Accogliere la sua Parola: l’espressione del suo stesso Essere. 4. Proclamare la propria fede: fiducia e obbedienza. 5. Abbandonarsi offrendo la propria vita: la povertà. 6. Rendere grazie, celebrare l’eucaristia. Cantare la gloria, la riconoscenza. 7. L’invocazione allo Spirito Santo, maestro d’opera, potenza di vita. 8. La Pasqua di Gesù e la nostra. 9. Presenza reale e adorazione. 10. La preghiera di Cristo e della Chiesa. 11. Corpo di Cristo nell’amore. 12. Corpo di Cristo per il mondo.
Note sull'autore
Mons. Pierre Claverie o.p., è uno dei martiri del XX secolo. Domenicano, nominato vescovo nel 1981, fu ucciso il 1° agosto 1996 a Orano (Algeria). Era nato ad Algeri nel 1938, da famiglia francese ivi stabilitasi da quattro generazioni. Nel mezzo della guerra d’Algeria decide di farsi religioso per donarsi fino in fondo a ciò che sente essere «la cosa più bella del mondo».