
Dibattito sul tema della missionarietà del monachesimo dalle origini a oggi, tratto dagli "Atti" del IV simposio internazionale tra monaci occidentali e orientali, svoltosi nel 1997 a Roma e Camaldoli.
Raccolta di pensieri, massime, proverbi, racconti, preghiere in poesia. Viene proposto un testo per ciascun giorno dell'anno, come "sorsata" per una breve ma saporosa meditazione quotidiana.
Mauro Bergonzi mette a frutto in questo saggio la sua doppia qualifica di psicologo e psicoterapeuta da un lato ed esperto conoscitore delle filosofie e religioni orientali (e indiane in particolare) dall'altro, per offrire ai lettori un punto di vista nuovo sulla mente e sui suoi meccanismi, spiegando quali siano i benefici "scientifici" della meditazione e come questa antichissima pratica spirituale agisca in profondità sul benessere psicologico delle persone.
Il silenzio appartiene alla parola, e la parola al silenzio. Scegliere questo atteggiamento, che è componente essenziale della vita contemplativa e cristiana, significa entrare nell'ascolto, riconoscere noi stessi come il "tu" di Dio. Nel poetico verso di Montale "Il tuo unico modo di vedere / era ascoltare" è racchiusa l'intuizione di questo volume: attraverso un itinerario guidato dalla luce dei Padri della Chiesa, il silenzio si disvela come sorgente nascosta e attrattiva liberante della parola umana, che si riconosce come parola verace nell'additare l'orizzonte divino.
Il libro presenta la biografia del seminarista bolognese Bruno Marchesini, morto di meningite il 29 luglio 1938, a soli 23 anni, sognando un'ordinazione che non ci sarebbe mai stata. Il 18 maggio 1964 il card. Giacomo Lercaro chiude solennemente il processo informativo diocesano per la beatificazione del servo di Dio, che precede la trasmissione della pratica alla congregazione per le cause dei santi.
Nel raccontare la sua fede p. Tillard – teologo di fama internazionale e appassionato uomo di dialogo con l’ortodossia e col mondo anglicano – fa scorrere, assieme alla sua vita, anche la storia della Chiesa: quella delle origini e quella del presente, Chiesa locale come comunione, e Chiesa universale, comunioni di Chiese. Nel freddo gelido dell’inverno canadese, le sue conversazioni con F. Strazzari sui temi più attuali e scottanti della vita della Chiesa lasciano trapelare le sue certezze (non tante), la sua inquietudine (abbastanza), la sua smisurata fiducia in Dio, la sua passione per l’ecumenismo, il suo radicamento nella storia della fede cristiana.
Note sull’autore
Jean-Marie Roger Tillard (1927) è sacerdote domenicano, canadese, perito conciliare per l'episcopato del Canada, membro cattolico della commissione teologica del Consiglio Ecumenico delle Chiese. Nei suoi scritti si preoccupa sempre di tenere unite spiritualità, teologia e divenire storico dell'esperienza cristiana. L'ecumenismo e l'attualità ecclesiale sono i due stimoli più forti al suo pensare teologico. Ha al suo attivo numerose opere, tra cui, in edizione italiana: Nel mondo ma non del mondo: la vita religiosa apostolica, Bologna 1982; Il vescovo di Roma, Brescia 1985; Chiesa di Chiese, l’ecclesiologia di comunione, Brescia 1989; L’Eucaristia e lo Spirito Santo, Milano 1998; Siamo gli ultimi cristiani? Lettera ai cristiani del 2000, Brescia 1999. È autore di una trentina di contributi per opere collettive e di oltre duecento articoli apparsi in riviste canadesi, americane ed europee.
Come fare per liberarsi dai pensieri che turbano? "Quest'opera vuole essere, umilmente nelle tue mani, caro amico, un piccolo trattato contemplativo e attivo per aiutarti a trovare la pace interiore, l'hesychia" (dall'Introduzione). Sull'esempio dei Padri del deserto, l'autore invita il lettore a lasciare che Dio respiri in lui, come ossigeno indispensabile alla sua sopravvivenza, per arrivare all'hesychia, termine greco che significa tranquillità, calma, riposo, pace, dolcezza, silenzio interiore, solitudine. Si tratta di una specie di medicina per l'anima, capace di far cambiare lo sguardo sui pensieri negativi che rovinano i giorni e ritrovare la serenità interiore.
Descrizione dell'opera
Fatti drammatici della cronaca e della vita quotidiana ripropongono ogni giorno come il perdono sia qualcosa di difficile, al limite delle possibilità umane.
Esistono tuttavia molti equivoci sull'idea di perdono, che complicano ulteriormente un percorso già molto arduo: perdono non è dimenticare, non è negare i fatti, non è scusare, non è riconciliazione automatica e neppure rinuncia alla tutela di un diritto leso, riguardando la persona e non l'atto.
Il perdono ha i suoi tempi, psicologici ancor prima che spirituali, ed è un dono di grazia. Dopo aver ricondotto il perdono all'interno di una corretta visione, l'autore accompagna a conoscere la "carta d'identità" del Dio misericordioso, amorevole e materno, che aiuta a rialzarsi chi è caduto, che è pace e riconciliazione.
In un mondo che spesso privilegia la vendetta e la volontà di punizione, il testo è strumento prezioso per affrontare la complessa problematica e comprenderla alla luce della Parola di Dio e della vocazione cristiana.
Sommario
I. Difficile e necessario perdono. II. Perdono impossibile? III. Modi diversi di rifiutare il perdono. IV. Perdono e falsi perdoni. V. Le grandi tappe del perdono. VI. La tenerezza misericordiosa di Dio. VII. Gesù, volto del perdono di Dio. VIII. Il perdono: dono dello Spirito del Cristo pasquale. IX. Il perdono creatore. X. Fino a che punto bisogna perdonare? XI. Il perdono è l'apice della giustizia. XII. La parabola del padre misericordioso. XIII. La confessione aiuta l'uomo a crescere senza umiliarlo. XIV. Testimoni e creatori di riconciliazione. XV. Il sacramento della crescita pasquale. Preghiera.
Note sull'autore
MICHEL HUBAUT è francescano, conferenziere, animatore di ritiri e incontri spirituali; ha lavorato a lungo nei media ed è ora responsabile del santuario delle Grotte di Sant'Antonio a Brive-la-Gaillard. Ha pubblicato decine di volumi di spiritualità, tra cui Non disperare mai, EDB, Bologna 2010.

