
Perché un parallelo tra le vicende che hanno portato alla coniazione della Medaglia Miracolosa e il primo miracolo e segno di Gesù a Cana, secondo il racconto dell'evangelista Giovanni? Quale legame possiamo cercare tra un evento in cui al centro sono delle nozze e la vita, in gran parte nascosta, di una suora come Caterina Labouré? La traccia è semplice, sottile, ma tenace: è quella che sta sotto il nome di "misericordia" e di una Madre che si fa segnale di quella stessa misericordia, che non è umana, ma divina. A Cana e presso la casa delle suore di Rue du Bac va in scena il medesimo spettacolo in cui l'amore di Dio incrocia le strade dell'uomo, le cambia, le risistema, le riavvolge e svolge di nuovo.
Novena delle Rose A Santa Teresa Di Lisieux E Corona delle Rose Di Santa Teresa Di Lisieux, In confezione regalo
Come essere cristiani oggi? La fede è stata presentata spesso come una somma di verità e di valori morali imposti più che proposti. Forse è giunto il tempo di riscoprire che la fede in Cristo è "una questione di gusto" e un cammino di felicità. Il termine "gusto" indica il vantaggio di radicare la fede in una esperienza sensibile. Il gusto infatti mette in movimento e stimola tutti i sensi del corpo e tutte le espressioni del desiderio positivo che portano l'uomo a scoprire, a comunicare, a vivere e a gioire. Il cammino proposto dal libro è un invito a questa riscoperta.
La riflessione che l'autore propone ha come oggetto le doti necessarie per camminare verso un futuro che oggi sembra sempre più costruito per non durare. La metafora del viaggio ricorda un mondo in cui era necessario avere conoscenze, abilità e una forte determinazione per potere vivere e viaggiare in territori lontani: sulla Via della seta percorsa dai mercanti e dalle carovane spesso la vita diventava sopravvivenza contro le avversità. Il testo si snoda come un lungo viaggio a tappe e offre una riflessione sul significato delle parole in un mondo che cambia: parole che nascondono in sé significati importanti e valori utili per affrontare "il viaggio della nostra vita".
La preghiera di semplicità è la preghiera alla portata di tutti. È la strada facile per gustare le gioie profonde della preghiera. È imparare a versare il cuore di Dio con fiducia e semplicità come sa fare un figlio affettuoso con il papà o con la mamma, condividendo problemi o debolezze, gioie o pene per vivere nella luce di Dio tutte le cose della giornata. In sostanza è un comunicare semplice e cordiale con Dio per ringraziare, riparare, chiedere, dividere con lui ogni affanno e problema e avere luce su quello che desidera da noi. Un libro che sgorga fresco dall'esperienza e dal cuore di Padre Gasparino e della sua Scuola di preghiera.
La moderna società secolarizzata richiede ai cristiani di ripensare profondamente il loro modo di essere cristiani. Non per esserlo di meno, adeguandosi acriticamente alle mode del tempo, ma per esserlo con maggiore autenticità e fedeltà. Con maggiore fedeltà al Vangelo, mettendone in luce la capacità di ispirare ed animare gli uomini di ogni tempo e di ogni cultura; e con maggior fedeltà all’uomo d’oggi, cioè all’uomo della società secolarizzata occidentale in cui siamo stati chiamati a vivere. Ciò richiede l’impegno ad attingere con nuove domande, sensibilità, preoccupazioni, alle fonte della parola di Dio, perché ci sia di indicazione sul cammino che oggi dobbiamo percorrere e di spronare a farlo con coraggio e creatività.
Le storie - o meglio parabole - raccolte in questa pubblicazione intendono condurre il lettore nelle situazioni quotidiane oppure in quelle fantastiche tramandate dalle tradizioni orali in tutto il mondo, allo scopo di far sognare e di trasmettere insegnamenti importanti per la vita.
Precisa Bruno Ferrero nella presentazione: "La pratica della narrazione porta a un'esplorazione di sé estremamente arricchente e alla ricerca di nuove energie che, una volta risvegliate e messe in moto, saranno in grado di apportare il cambiamento necessario per allineare la nostra vita ai nostri desideri più profondi. Se il nostro desiderio contiene l'infinito, l'infinità delle possibilità gli verrà incontro, gli si comunicherà e gli risponderà, come fanno le fate nelle storie".
Dopo la pubblicazione di "Parabole della montagna" dello stesso autore (Elledici, 2022), in questo libro ancora una volta protagonista è la Montagna, con le sue sorgenti, l'alpeggio, i borghi, laghetti, la rugiada, le pietre, i castelli sulla roccia, la flora e la fauna, il paesaggio con la luna, le stelle o il sole, fino all'incontro sulla cima col Divino...
Il terzo volume "Parabole della montagna". La Montagna torna ad essere protagonista di 38 racconti che raccontano il fascino delle variegate culture attraverso il ricorso ad una tradizione fatta di proverbi, miti, leggende, fiabe, storielle, che richiamano lo stile semplice e immediato delle parabole evangeliche che, come dichiara l'autore, vogliono essere "come un campo di Girasoli che richiami il fascino e la luce che viene da lontano e susciti stupore e incanto". Illustrazioni di Elena Rizza. Età di lettura: da 6 anni.
Dopo il grande successo dei tre precedenti volumi Parabole della montagna pubblicati nei tre anni passati, la Montagna torna ad essere protagonista di meravigliosi racconti capaci di narrare il fascino delle variegate culture attraverso il ricorso ad una tradizione fatta di proverbi, miti, leggende, fiabe, che richiamano lo stile semplice e immediato delle parabole evangeliche e che sono come la luce del sole che dall'altura di una cima illuminano il nostro cammino. Presentazione di Alberto Laggia. Età di lettura: da 6 anni.
La crisi economica, l'amore, la morte, la politica, l'immigrazione, il '68, la scuola, la famiglia, il governo della Chiesa. Il rapporto tra Stato e Chiesa, tra scienza e dottrina, tra fede e ragione. La vita e il suo senso. Da quasi dieci anni, un uomo di punta della Chiesa italiana, il cardinale Angelo Scola - prima patriarca di Venezia, poi arcivescovo di Milano - e una firma del "Corriere della Sera", Aldo Cazzullo, dialogano sull'attualità politica e i temi ultimi dell'esistenza. Da queste conversazioni, che sono state discusse, commentate, criticate, difese da parte di politici, religiosi e laici, sono emerse parole-chiave divenute lessico comune del dibattito pubblico, come "meticciato di civiltà e culture" - agli antipodi sia dei retori del relativismo culturale sia dei nemici della società multietnica - e "nuova laicità": quasi un manifesto del modo della Chiesa moderna di stare nella società e partecipare alla discussione e alle decisioni politiche. Per quanto ogni dialogo faccia storia a sé, e sia stato pensato come fine a se stesso, a rileggerli ora, ricomposti in un'unica sequenza, risulta evidente come ognuno rappresenti il tassello di un sistema di pensiero autonomo, che il cardinale Scola tratteggia, saldamente ancorato nel deposito della fede e della dottrina cattolica e nella lettura che ne è stata data dai papati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, ma con tratti di libertà in sintonia con la tradizione della diocesi di Milano.