
Riproposizione della biografia di Francesco d'Assisi dell'edizione di A. Formiggini del 1925 con ampia introduzione. DISPONIBILE A BREVE IL LIBRO PROPONE UNA BIOGRAFIA DI S. FRANCESCO SECONDO LA PROSPETTIVA MODERNISTA" DELL'AU TORE CHE CALCA I PASSI DELLE PROFEZIE DI GIOACHINO DA FIORE, LANCIANDOSI VERSO UN FUTURO IN CUI SI AUSPICA LA SOSTITUZIONE DELL'ISTITUZIONE CON IL M ESSAGGIO PROFETICO. FRANCESCO D'ASSISI E`IL PROTOTIPO DI QU ESTO MODO DI CONCEPIRE LA RELI "
Il mondo dell’iconografia cristiana, prima ancora di essere arte, è preghiera. Questo libro è un lungo viaggio che conduce il lettore alla scoperta di una tra le più famose icone della cristianità, la Trinità. Dalle sue prime attestazioni, risalenti agli albori del cristianesimo, fino alla famosa opera del santo iconografo russo Andrej Rublëv, la storia dell’arte si fonde con una lettura teologica di grande profondità. Si tratta dell’unico approccio realmente fecondo di fronte all’arte sacra: leggere e guardare si illuminano reciprocamente, in una sempre maggiore consapevolezza del significato di ogni più piccolo particolare. È una contemplazione che si trasforma in esperienza di preghiera.
Il difficile rapporto con il cibo, la possibilità di apprezzarlo senza diventarne schiavi, e il digiuno come via di ascesi.
In un mondo segnato dalla violenza tra le persone, nei rapporti tra i popoli e le etnie, nei confronti dello stesso ambiente naturale, non serve a nulla fingere di ignorare il problema o attribuirlo genericamente a un'innata aggressività umana. Bisogna invece avere il coraggio di guardare in faccia l'origine di questo demone che alimenta una vera e propria cultura del male e contrastarlo con l'umiltà e la mitezza di cuore. L'autore del libro non si limita a esporre una dottrina, ma la espone con la conoscenza del cuore dell'uomo così da dare la possibilità a ciascun di trarre consigli per la propria vita spirituale.
“Insegnare ai figli la virtù
e la conoscenza di Dio
spetta ai padri,
dare ai figli la sapienza
spetta invece al Signore”.
Seconda edizione
interamente rifatta e ampliata.
Lavoro di uno specialista estremamente competente, ma anche opera di un uomo di fede profonda e di assidua preghiera, questo saggio sulla paternità spirituale nel pensiero di Evagrio Pontico ci porta a cogliere il senso autentico di ogni paternità: dare la vita, offrire a un altro lo spazio perché sia se stesso, nella libertà. E senso della vera figliolanza è la libera accoglienza di se stesso come essere-in-relazione. Questo lucido esame delle fonti del monachesimo orientale ci aiuta a scoprire le radici dei nostri attuali malesseri occidentali, ma ci indica anche la direzione per uscirne: non limitarsi al rimpianto o allo studio, ma impegnarsi a vivere con umiltà e serietà.
Gabriel Bunge, eremita di grande discernimento spirituale, profondo conoscitore di Evagrio e dei padri del deserto, ma soprattutto uomo di intensa preghiera, vive in un eremo nel Canton Ticino. Presso le nostre edizioni ha pubblicato anche Akedia, il male oscuro, Vasi di argilla e Vino dei draghi e pane degli angeli.
I padri della chiesa, profondamente radicati nella Scrittura, ci hanno lasciato in eredità un ricco tesoro non solo di testi ma anche di modi, forme, gesti di preghiera . Oggi, soprattutto il cristianesimo occidentale, ha bisogno di riscoprire l'intima unione che deve esistere - nella preghiera come in ogni aspetto della vita cristiana - tra teoria e prassi, tra contemplazione e esercizio pratico. A pregare si impara pregando, e tutto il nostro essere è chiamato a partecipare a quest'opera: la mente, il cuore, ma anche il corpo, lo sguardo, i sensi. L'autore - eremita di grande discernimento spirituale, profondo conoscitore di Evagrio e dei padri del deserto, ma soprattutto uomo di intensa preghiera - ripercorre con sapiente coerenza questa compenetrazione tra ciò che si crede e ciò che si esprime nella pratica della preghiera: una riscoperta affascinante del tesoro prezioso contenuto nei vasi di argilla dei nostri corpi.
Evagrio Pontico (345 ca.- 399) è un padre spirituale e di questo occorre tenerne conto. Della copiosa dottrina di Evagrio il volume presenta un aspetto spirituale che sembra tuttora attuale: la presentazione dell'accidia. Di questo vizio altri ne hanno parlato, ma una specifica "teoria" dell'accidia si trova però solo in Evagrio stesso e dopo di lui tutti, più o meno abilmente, ne fanno la parafrasi. L'intento dell'autore non è di tracciare una descrizione storica esauriente del fenomeno "Akèdia", ma di rendere nota una dottrina spirituale molto precisa che può ancora essere utile all'uomo moderno. In questo saggio l'attenzione è rivolta ai soli scritti di Evagrio. Tanto più che lui non ci dà mai un sapere puramente libresco, da erudito, ma attinge sempre al proprio vissuto, e anche l'accidia, come egli ammette, fa parte della sua esperienza personale.
Evagrio non è solo un autore difficile, ma è anche, soprattutto quando si tratta della sua teologia nell’accezione in cui egli stesso intende questo termine, cioè nel senso di una teologia mistica, un autore di una profondità immensa. Per quanto riguarda il commento spirituale del trattato, ossia un commento che cerca di interpretare Evagrío tramite Evagrío, navighiamo sempre in alto mare senza intravedere ancora la terraferma. Ognuno dei 153 “capitoli” del trattato è paragonabile ad una pietra estremamente preziosa con molteplici sfaccettature. L’apparente semplicità di alcuni capitoli è ingannevole. Per il lettore più esigente ogni capitolo si rivela così come un piccolo capolavoro da meditarsi a sé, il cui significato completo, però, si dischiude solo nel suo contesto. In fondo si dovrebbe pesare ogni parola, giacche’ nessuna di esse è lasciata cadere per caso e spesso sono proprio quelle parole, sulle quali si è sorvolato con leggerezza, a contenere la chiave – o per lo meno una chiave – capace di aprire alla comprensione del testo. Se, dopo aver compiuto il lavoro, si fa un passo indietro e ci si rende conto di non aver capito nulla, malgrado l’attenzione dedicata anche al più piccolo dettaglio, si viene presi dal dubbiose si riuscirà mai ad afferrare e comprendere in profondità l’opera nel suo insieme e in ogni suo dettaglio. P. Gabriele Bunge, in questo volume schiude i segreti del testo e ci conduce per mano svelandoci un poco il mistero del cuore di Evagrio.
"Gesù non è davanti a te, ma ti è vicino. Poggia la sua mano sulla tua spalla non solo per rassicurarti ma per condividere le tue debolezze, le tue paure, le tue lotte. Con gli occhi guarda avanti e invita anche te a farlo, infondendo speranza e fiducia. Imitando lui, scoprirai che anche tu puoi essere un vero amico con chi ti è accanto e sarai un tesoro per chi ti troverà" (Sir 6,14) Un piccolo libretto per riflettere su uno dei doni più importanti: l'amiciza.
"Signore, concedici di partire e trovare sorgenti, di non lasciarci attirare dall'acqua stagnante, di non perdere il gusto dell'acqua di fonte." (dalla liturgia monastica di Bose). Un agile libretto da portare sempre con sé.
Saggio introduttivo e traduzione dal russo di Maria Campatelli.
Espulso dalla Russia, Bulgakov scrive questi dialoghi ambientandoli in Crimea, dove il popolo russo, nella persona di san Vladimir, ha ricevuto il battesimo nel rito bizantino. Qui analizza impietosamente i mali della Chiesa russa, individuandoli in ciò che essa ha ricevuto dai greci insieme alla fede cristiana, cioè il veleno dello spirito scismatico bizantino, conseguenza della pericolosa identificazione di locale e universale, nazionale ed ecclesiale, da cui sarebbero nati l'esclusivismo ecclesiastico, una fatale chiusura, la presunzione della Terza Roma, la separazione dalla comunione dei popoli. Il testo è qui pubblicato per la prima volta integralmente in una lingua occidentale.
Indice: L'aspetto ecclesiale e sofiologico della cultura in Bulgakov (saggio introduttivo di Maria Campatelli) * I sei dialoghi di "Presso le mura di Chersoneso.

