
gli scritti di p. Veuthey per la fondazione nel secondo dopoguerra della crociata di carita", movimento che sara riflesso nel movimento dei focolarini di chiara lubich. " questo volume n.18 dell'opera omnia contiene tutti gli scritti del p. Leone veuthey riguardanti il movimento la crociata di carita" da lui fondata negli anni subito dopo la guerra. Essi sono certamente del veuthey, ma nessuno di essi e`firmato. Le ragioni sono molte. Egli voleva che emergesse come primaria l'ispirazione divin a, quale fonte sotterranea della crociata di carita in un moendesse coscienza di dover vivere la carita soprannaturale ritornando alla sorgente della carita, dio trinita, per il trionfo della carita nell'ordin e sociale nuovo. Oltre al personale profondo pensiero teologico, egli da veste letteraria ad aspetti di vita pratica, di vita vissuta in unione con dio, di vita di consacrazione e di voto di carita non solo personale ma anche di anime legate a lui ed al movimento della crociata presto riflesso nel movimento dei focolarini. Nel volume sono riportati i ntegralmente i quattro volumi del 1945 (editi allora dal messaggero di s.antonio) che fondarono la crociata della carita, inoltre e`riportato il dialogo tra p. Veuthey e chiara lubich. "
Questo volume raggruppa gli scritti di p. Leone Veuthey dove si parla della teologia ascetico-mistica con riferimento solo ai laici, quindi trattazione senza troppi schematismi teologici e senza riferimento alla spiritualita' francescana. Cioe' itinerario dell'anima.
Questo volume dell'Opera Omnia, raccoglie gli scritti di P. Leone Veuthey dove si parla della teologia ascetico-mistica con riferimento ai Terziari Francescani.
Queste pagine sono un diario che accompagna l'anima nelle sue diverse stagioni, in un percorso che, attraverso meditazioni, propositi e preghiere, offre spunti e strumenti per camminare verso la pienezza. Il timone che orienta questo viaggio è la volontà, dono stupendo di Dio, che deve essere allenata e irrobustita affinché mantenga la rotta fra aridità e fioriture, tempeste e distese di azzurro.
L'autrice manifesta una crescita umana e letteraria attraverso questa sua quarta raccolta di poesie che denota un approfondito confronto con se stessa. La sua fede si rivela il fattore differenziale per la meta positiva di questa raggiunta maturazione.
Il libro nasce da riflessioni libere sugli scritti di San Paolo, per l'autore indagatore profondo e annunciatore infuocato del Signore crocifisso e risorto. I testi paolini (tratti in particolare dalle Lettere agli Efesini, Filippesi e Colossesi) emergono con loro fascino di luce e speranza e i brani scelti sono sapientemente presentati nel corso della meditazione spirituale.
Intensa e illuminante lettura della Pentecoste di Alessandro Manzoni, nutrita di richiami biblici e di suggestioni letterarie. Il commento si snoda seguendo il filo affascinante della poesia di un grande scrittore.
Prima di concludere la giornata da sempre gli uomini e le donne con i loro piccoli hanno trovato il modo per celebrare lo scorrere del tempo e riconoscere nello spazio abitato un segno di benedizione che viene da più lontano, che è sempre prima di noi e spinge oltre le tristezze per animare la speranza.
I riti sono un modo per aprirsi alla trascendenza, e così contestualizzare il proprio vissuto in un ambito più grande, che ci permette di non prenderci troppo sul serio e di vivere seriamente e consapevolmente la nostra avventura umana, fedeli al nostro fazzoletti di terra - la propria tradizione religiosa - e memori della ricchezza che è racchiusa nelle tradizioni altrui.
L'orazione mentale alla scuola di S. Teresa Margherita del Cuore di Gesù.