
L'uomo di oggi spesso rischia di essere preda di mille paure. Alla luce della Parola, l'Autore ci accompagna in un cammino di guarigione interiore, in cui Gesù ci aiuta a perdonare.
L'autore propone un testo ricco di indicazioni e contenuti spirituali sull'umilta, per coloro che desiderano mettersi alla sequela di Gesu. L'orgoglio e la superbia sono la radice di ogni male e portano l'uomo al fallimento. L'umilta, al contrario, e la radice della grazia e del successo dell'uomo. Con il suo stile semplice e diretto, don Salvatore Tumino propone su questo argomento un testo ricco di indicazioni e contenuti spirituali per coloro che desiderano mettersi alla sequela di Gesu e seguire l'insegnamento di colui che, pur essendo Dio, umilio se stesso fino alla morte di croce. Il libro e un valido aiuto per crescere nella fede, per individuare dove si annida l'oorgoglio e per scoprire i valori dell'umilta e della mitezza attraverso le quali Gesu conduce l'uomo alla verita e lo rende libero. Il testo e arricchito dalla parola di diversi autori spirituali che hanno approfondito e percorso le vie dell'umilta.
Questo libro può essere un valido aiuto per chi ha problemi con i genitori e anche per chi “pensa” di non averli, ma in realtà li vive.
L'uomo di oggi spesso rischia di essere preda di mille paure. Alla luce della Parola, l'Autore ci accompagna in un cammino di guarigione interiore, in cui Gesù ci aiuta a perdonare.
Questo libro è uno strumento di orientamento spirituale e vocazionale per i giovani che decidono di intraprendere un percorso universitario e si trovano di fronte alle prime difficoltà dello studio e del mondo accademico.
Il testo si articola in venti paragrafi nei quali l’autore, dopo aver presentato il senso di una spiritualità dello studio come occasione per lasciarsi interpellare dalle domande del mondo, pone l’attenzione sulle «tentazioni» della vita universitaria, sulle virtù necessarie per affrontarla serenamente e su come mettere a frutto il tempo dello studio inserendolo in un percorso di discernimento professionale e di preghiera.
Il volume si concentra inoltre sul significato dello studio per la vita affettiva, professionale e spirituale della persona proponendo, accanto a riflessioni di carattere filosofico e spirituale, vie concrete per una piena valorizzazione dell’esperienza universitaria.
Sommario
Presentazione (C.M. Celli). Introduzione. I. Per una spiritualità dello studio. II. Le tentazioni. III. Le virtù. IV. Lo studio e la vita. Conclusione. Preghiera dello studente (di Tommaso d’Aquino).
Note sull'autore
Angelo Tumminelli, dottore di ricerca in Filosofia, è cultore della materia presso la cattedra di Filosofia morale del dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Lumsa di Roma. È tutor degli studenti e coordinatore nazionale delle attività culturali regionali del collegio universitario romano Fondazione Comunità Domenico Tardini.
Un libro che apre nuovi orizzonti di alta spiritualita; l'autore, con un linguaggio chiaro e schietto, in un cammino interiore percorre gli abissi dell'anima per raggiungere, e far raggiungere, le cime incontaminate dello Spirito.
L’argomento trinitario della nuova spiritualità laicale è strettamente unito all’argo¬mento planetario della nuova socialità laicale poiché lo Spirito del Risorto agisce, nella vita della Chiesa e del mondo, dove vuole e quando vuole. La “novità”, pertanto, che è l’amore pasquale, entra nell’esistenza cristiana dei fedeli laici in un modo mai ripetitivo. Divinità dello Spirito del Risorto e secolarità dei fedeli laici si interpenetrano a vicenda fino al punto da determinare, nella storia del quotidiano, l’animazione cristiana delle realtà terrene: realtà che postulano l’autonomia “relativa” delle cose temporali (= laicità) e il loro riferimento ultimo al Logos creatore e redentore.
I cinque studi che qui si propongono sono la risultante – rielaborata e critica – di alcune relazioni che sono state illustrate prima e dopo lo svolgimento del Terzo Convegno Ecclesiale delle Chiese di Puglia, svoltosi a San Giovanni Rotondo (FG) dal 26 al 30 aprile 2011, sul tema “I laici nella Chiesa e nella società pugliese, oggi”.
«L'amore, come passione, non ha un carattere determinato: nel superbo diventa esigente e tirannico, nel sensuale diventa bizzarro e incostante, nell'egoista diventa materiale e volgare, nel geloso diventa cupo e sospettoso, nel sensibile diventa timido e delicato». Nei primi anni Sessanta, David Maria Turoldo sta ideando una trilogia di film sul Friuli. Per mettere nero su bianco la sceneggiatura recluta un giovane che scrive a macchina velocemente. Si chiama Carlo Santunione: ha terminato il noviziato e ha fatto la professione solenne per diventare religioso. Il loro accordo di collaborazione deve rimanere segreto perché il Sant'Uffizio tiene Turoldo sotto osservazione.Come compenso, il giovane chiede di poter trascrivere di tanto in tanto commenti alla liturgia che il poeta friulano detta all'impronta con «quelle braccione che remavano nel vuoto della stanza» e «quel vocione che violentava il silenzio». Quelle parole che «vibravano di sublime teologia calata nella realtà della vita», rimaste inedite per oltre mezzo secolo, vengono ora riproposte in forma integrale.
Una fulminante raccolta di pensieri e aforismi di David Maria Turoldo, una delle presenze e delle voci più significative della Chiesa italiana nell'ultimo cinquantennio. Poeta e oratore degno del nome biblico che assunse con la professione religiosa ha costituito un punto di riferimento culturale, sociale e religioso per i cattolici italiani. Da "Accettazione" a "Volontà", sono raccolte in ordine alfabetico le tematiche dei pensieri di Turoldo. Il volume rappresenta una vera chiave per una prima introduzione al mondo interiore del poeta cristiano ed è completato da un breve profilo di padre David e da una sorta di intervista post-mortem. Un piccolo libro per iniziare a conoscere Turoldo.
"Sperare è più difficile che credere" era solito ripetere padre David Maria Turoldo a chi faticava sulla strada della ricerca religiosa. Poteva permettersi di dirlo, perché lui. sempre inquieto e insoddisfatto, "sempre a sognare i grandi sogni di umanità e giustizia", in realtà aveva una fede incrollabile: in Cristo e nell'uomo. È quanto emerge dalle brevi ma intense riflessioni raccolte in questo volume, che ci ripropongono, di Turoldo, la fiammeggiante capacità di attualizzare la parola di Dio, dare mordente al messaggio biblico, mettere in guardia contro ogni genere di rozza e subdola idolatria. Per padre David il Crocifisso non rappresenta solo il mistero di una salvezza eterna, non è soltanto l'immagine di un Dio rifiutato: è, prima di tutto, l'idea di uomo che il mondo non riesce ad accettare e che perciò emargina e uccide; e l'uomo non è soltanto colui che per orgoglio, per il costante desiderio di sopraffare, si perde nel "grumo nero della storia": è, prima di tutto, fattore di evoluzione, poiché a lui, e alla sua intelligenza, il mondo intero è affidato.