
Il diffuso interesse per il fenomeno monastico, documentato anche da libri e film, si intreccia con la grande fatica dei monaci e delle monache dei nostri giorni a restare se stessi senza avere nostalgia di se stessi. La «prima generazione di monaci increduli» è dunque chiamata a diventare credente, in ossequio al voto monastico di «conversione». Questo cammino avviene necessariamente in modo diverso anche se non opposto a quanto hanno vissuto i Padri. «Quanti ci hanno preceduto nell'avventura monastica - scrive fratel MichaelDavide - si aspettano da noi che siamo dei veri figli capaci di diventare a nostra volta padri: essere generati e generare alla vita monastica passa attraverso una continua rigenerazione per rimettere a fuoco una visione del combattimento spirituale», memore dell'insegnamento del grande Antonio quando disse che al monaco restano due cose: la Scrittura e la libertà.
Descrizione dell'opera
Scopo del volume è aiutare il lettore a rileggere il mistero della vita intradivina - le dinamiche trinitarie - come la fonte e il modello della vita umana. La novità dell'approccio consiste nel cogliere come il mistero dell'incarnazione, in cui si rivela l'infinita condiscendenza del Creatore verso il creato, abbia mutato per così dire la stessa vita di Dio. L'incarnazione del Verbo, che si fa percepibile sensibilmente nelle parole e nei gesti di Gesù, diventa così il paradigma e il modello del nostro processo di umanizzazione come pure una rivelazione teologica che apre a uno sguardo sul mistero di un Dio veramente coinvolto nella storia.
Come si evince dai titoli dei capitoli che lo compongono, il testo accompagna a un cammino di riscoperta del volto e dei modi di Dio riletti alla luce del mistero di Cristo. Esso diventa, al contempo, rivelazione di Dio e rivelazione dell'uomo fino a rivelare a Dio stesso un modo diverso di essere Dio. Tutto ciò non è semplicemente un percorso teorico, né tantomeno si prefigge di offrire una riflessione teoretica. Al contrario, questo sguardo posto sul mistero di Dio permette - anzi obbliga - a maturare uno sguardo su se stessi e sul mondo segnato da un atteggiamento contemplativo che ha nulla a che vedere con un modo disincarnato di sentire e di vivere la spiritualità.
Dedicato alla memoria di Raimon Panikkar, il testo sostiene la ricerca spirituale di tanti credenti in Cristo che, nel suo volto, ritrovano e amano i mille volti che il mistero di Dio assume nella concretezza della storia. Si rivolge a quanti, nello spirito del Vaticano II, cercano di seguire Gesù e il suo Vangelo come traccia sicura di umanizzazione possibile, che ci fa scoprire fratelli e sorelle in umanità. Tale scoperta è certamente un dono, ma anche una sfida che esige il dono totale di sé e il superamento di ogni attaccamento ai propri parametri precostituiti. Un libro per essere grati a Dio di essersi rivelato in Cristo Gesù, per sperare di potersi sedere alla medesima tavola dell'amore e della compassione di tutti e per tutti.
Sommario
Prologo. Dio dai mille volti. Dio al plurale. Dio esposto nella parola. Dio versatile. Dio danzante. Dio passionale: relativo assoluto. Dio matura maturando. Dio vero nell'assoluto relativo. Dio vasaio sereno nel provvisorio. Dio per noi.
Note sull'autore
MICHAELDAVIDE SEMERARO osb (1964) (www.lavisitation.it) è monaco benedettino del monastero di Germagno dal 1983 e, dopo la sua formazione monastica, ha conseguito il dottorato in teologia spirituale alla Pontificia Università Gregoriana. Ha pubblicato per EDB: Con Gesù in compagnia di Luca. La Parola festiva nell'anno C (2006); Cantico dei Cantici. L'amore non s'improvvisa (2006); Con Gesù in compagnia di Matteo. La Parola festiva nell'anno A (2007); Facciamo l'uomo! Invecchiare e morire: un'iniziazione possibile (2007); Con Gesù in compagnia di Marco. La Parola festiva nell'anno B (2008); L'altra Mensa: la Parola nella liturgia (2008); Seme è la Parola. Invito alla lectio divina (2011); Betlemme: la casa del pane. Il futuro è possibile (2011); Spero lo Spirito Santo. Meditazioni per la Pentecoste (2012). Insieme a Milena Simonotti Il presepe nel cuore. Novena. Tavole di Giuseppe Cordiano (2011) e L'Ora dell'Amore. Presepe di Pasqua. Ierofanie di Giuseppe Cordiano (2013). È inoltre autore delle riflessioni alle letture della rivista mensile Messa e preghiera quotidiana, dei volumi a caratteri grandi Accompagnati dalla Parola (per i tempi di Avvento e Quaresima) e del Messale quotidiano (22011).
Il libro si presenta come un itinerario di sequela di Cristo attraverso il suo Vangelo: una litania di “No” del Signore per ricontestualizzare il proprio modo di intendere la vita in relazione a Dio, agli altri, a se stessi.
Il discepolo di Gesù è chiamato a far maturare il “sì” incondizionato alla vita, nutrendolo e fortificandolo attraverso gli inevitabili e necessari “no” della vita.Alla scuola del Signore Gesù si impara la libertà! Libero è chi non solo può dire “sì”, ma sa anche dire “no”, scandalizzando – forse – chi pensa al discepolo del Signore come a un ingenuo e inoffensivo “bonaccione”.
L’obbedienza, già cifra dell’intera vita spirituale, va praticata come dinamismo e formazione alla libertà, per sottrarsi alla tentazione e all’illusione di vivere senza mai dire “no”.
Destinatari
Un volume destinato a un pubblico di religiosi e laici credenti culturalmente formati, poiché il libro suscita interesse per la sua lettura paradossale del Vangelo.
L'autore
Michael Davide Semeraro è monaco benedettino del monastero di Germagno (VB) dal 1983. Dopo i primi anni di formazione monastica,ha conseguito il Dottorato inTeologia Spirituale presso l’Università Gregoriana di Roma. Coniugando la sua esperienza monastica all’ascolto delle questioni e dei bisogni della realtà contemporanea, collabora con alcune riviste e, compatibilmente con le esigenze della vita monastica, tiene conferenze e accompagna ritiri.
Cos'è la vita che Dio ci dona e come possiamo viverla in pienezza? Con un linguaggio accessibile, Semeraro offre una risposta a questa domanda interrogando il libro della Genesi in cui si racconta la creazione dell'uomo e la scoperta del "fuoco- necessario alla trasformazione della creazione in autentica relazione. Questo fuoco è, indubbiamente, la scoperta della libertà. Il dono della vita e quello della libertà sono il grande giogo che ci è imposto per camminare dignitosamente verso la felicità come superamento di ogni disarmonia e ristabilimento della vera pace. Un libro che aiuterà i lettori ad assumere la vita in tutti i suoi risvolti, senza timore ma anzi con il coraggio e la gioia di lasciarla trasformare dalla Parola.
La pandemia è stata un "acceleratore di processi" già in atto da anni. Li ha accentuati. Fratel MichaelDavide ci regala uno strumento per "rimetterci in viaggio". Con lucidità e finezza mette in luce aspetti su cui la Chiesa, da tempo, aveva bisogno di ripensarsi e di riformarsi. E alla fine arriva a considerare il tempo della pandemia aiutando tutti noi a lasciarci provocare. È una lettura che fa rinascere una sincera passione per il rinnovamento della Chiesa, sempre letta come "segno della compassione di Dio per gli uomini e le donne. Un libro che è una intensa iniezione di fiducia". Dalla Prefazione di Mons. Derio Olivero.
Piccolo breviario di fratel MichaelDavid per accompagnare il lettore, giorno dopo giorno, dalla domenica di Pasqua fino a quella di Pentecoste, a scoprire, gustare e condividere la gioia cristiana. Come? Semplicemente con l'ascolto di un versetto della parola di Dio tratto dalla liturgia del giorno, con una brevissima meditazione e un'invocazione da far propria e ripetere nel corso della giornata. Accompagnati dalla sapienza monastica benedettina.
Ogni giorno, dal 16 dicembre al 6 gennaio, Fratel MichaelDavide ci accompagna non solo nella preparazione, ma anche nella celebrazione della festa del Natale. Brevi meditazioni bibliche e preghiere.
L'autore ripercorre l'itinerario spirituale di Etty Hillesum, come omaggio, a settanta anni dalla sua morte nel campo di sterminio di Auschwitz. La giovane ebrea, inizialmente, lontana da Dio, lo scopre guardando in profondità dentro se stessa e con l'aiuto di un'assidua preghiera. Il libro di Fratel MichaelDavide si pone come modello per un percorso spirituale proponibile anche alle nuove generazioni con il pressante invito a cercare Dio nella propria vita, partendo dall'incontro vero e profondo con la propria realtà di persona umana.
Il Convegno della Chiesa italiana di Firenze ha come tema un appello: In Gesù Cristo un nuovo umanesimo. Bisogna ritornare al Vangelo lasciando che non solo le parole, ma pure i gesti del Signore Gesù divengano il lievito del nostro essere uomini e donne nel nostro tempo. Per fare questo cammino l'autore propone una rivisitazione dei "dieci segni" (cfr. Mt 8-9) che il Signore Gesù compie subito dopo aver ammaestrato le folle e i discepoli con il discorso della Montagna. Le "dieci parole" delle beatitudini diventano così "dieci gesti" di guarigione attraverso cui il Signore ci indica la via per diventare, a nostra volta uomini e donne "più certi e più veri", più affidabili per noi stessi e per gli altri. Attraverso il metodo monastico della lectio divina, queste pagine ripercorrono alcune parole chiave del prossimo Convegno della Chiesa Italiana a partire da uno di quei "dieci gesti" che l'evangelista Matteo ci fa contemplare come la medicina che il Signore offre a quanti incontra sul suo cammino per ritrovare la propria integrità e aprirsi a una gioia ritrovata e sempre più condivisa. Le parole e le sfide del Convegno suonano così: un umanesimo in ascolto, un umanesimo concreto, un umanesimo plurale e integrale, un umanesimo di trascendenza. Per guarire da tutto ciò che offusca e impedisce un cammino di autentica umanizzazione ci sono offerti cinque verbi: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare.
Il testo è il secondo dei tre volumi nati per accompagnare, in un cammino liturgico-spirituale, i "pellegrini" nell'Anno della Misericordia. Anche in questo volume, dedicato al tempo forte della Quaresima-Pasqua, la proposta spirituale scaturisce dai testi liturgici e prende corpo attorno all'immagine-chiave dell'abbraccio del padre misericordioso focalizzando, nello specifico, il mantello del Padre, sempre pronto ad ammantare di amore, e la ciotola del figlio, sempre bisognosa di essere riempita. Il percorso si articola, come per il precedente volume, in quattro tappe: Meditare la Parola Implorare misericordia Vivere di misericordia Condividere la misericordia. L'attuale volume accompagna dal mercoledì delle Ceneri alla solennità di Pentecoste. Per tutto il tempo di Quaresima la meditazione sui testi liturgici è quotidiana, mentre per il tempo pasquale le meditazioni sono solo sui testi domenicali. In tutti gli altri giorni, fr MichealDavide accompagna comunque il percorso del fedele fornendo un breve versetto tratto dalla liturgia del giorno con un relativo atteggiamento da vivere.
Il testo è il terzo, e conclusivo, dei tre volumi, di tipo liturgico-spirituale, che hanno accompagnato, molti "pellegrini" nell'Anno della Misericordia. Anche in questo volume, svetta, fin dalla copertina, un'immagine-simbolo che, come sottile filo rosso, lega tutto il percorso proposto da fratel MichaelDavide Semeraro per l'ultimo tratto dell'Anno della Misericordia: il Buon Pastore. È questa l'icona che diventa richiamo ad atteggiamenti concreti in cui far vivere il Vangelo della compassione e tenerezza. Il percorso, puntando a una concretizzazione della Parola nella vita, si articola, come nei precedenti volumi, in quattro tappe: meditare la Parola; implorare misericordia; vivere di misericordia; condividere la misericordia. Questo terzo volume accompagna nella riflessione dal lunedì successivo alla solennità di Pentecoste (primo giorno della settima settimana del Tempo Ordinario), fino alla Solennità di Cristo Re. Le meditazioni articolate nei quattro punti sopra indicati - sono relative solo ai testi liturgici della domenica, mentre quotidianamente fr MichealDavide fornisce un breve versetto tratto dalla liturgia del giorno e un corrispondente atteggiamento da vivere.
Ciò che fratel MichaelDavide propone è un intenso cammino spirituale da vivere, per diventare capaci di scrivere sinfonie di umanità. Con maestria, costruisce il percorso come fosse una parabola musicale. La sfida è chiara: lavorare su stessi per aprirsi al grido di umanità che si innalza da tanti fratelli e sorelle e dallo stesso Spirito e per divenire capaci di scelte quotidiane che siano pienamente umane. «Non basta», suggerisce l'autore, «essere nati nel genere umano per essere capaci di umanità. Umani si diventa, ma non lo saremo mai troppo». L'autore focalizza cinque ambiti specifici (i cinque righi del pentagramma: la coscienza, l'ascolto, la libertà, la gentilezza, il discernimento), perché questi saranno poi il fondamento sul potranno essere scritte-vissute, in modo personale e situato, le note di umanità, quegli atteggiamenti cioè da vivere (la fede, la speranza, la carità, la prudenza, la giustizia, la mite fortezza, la temperanza), con coraggio e umiltà.