
Cosa devo fare nella vita? Che via posso percorrere? Dove vado? Con chi vado? Come sarà il futuro? Quante domande ci pone la nostra esistenza, che vogliamo vivere nella pienezza e nell'amore. Amare è scegliere, perché se non scegliamo prima o poi saranno la vita, il tempo e le circostanze a scegliere per noi. Chi ama fa delle scelte concrete quotidiane e di vita. Chi ama discerne. Il discernimento è un'arte per tutti gli uomini e per tutti i cristiani. Compito di questo libro è dare ad ognuno di noi, che è come un «piccolo guerriero della Luce», gli strumenti per discernere nella quotidianità. La speranza è che il lettore possa utilizzarlo come «bussola» per navigare nella vita e nelle scelte piccole e grandi da fare ogni giorno.
C’è un segreto nella vita: guardare il mondo con gli occhi di Maria. Dobbiamo depurare il devozionalismo e il sentimentalismo verso la Madre di Dio e aumentare l’amore personale verso la «Donna della nostra vita»: Maria. Da Maria impariamo la fede dei semplici e l’obbedienza degli eroi.
Madre, donaci il tuo sguardo!
Il tuo sguardo ci porta a Dio,
il tuo sguardo è un dono del Padre buono,
che ci attende ad ogni svolta del nostro cammino,
è un dono di Gesù Cristo in croce,
che carica su di sé le nostre sofferenze,
le nostre fatiche, il nostro peccato.
Papa Francesco
Quando diventiamo criticoni sporchiamo il mondo e l'immagine bella di Dio che c'è in ogni persona.
"Quando sparliamo degli altri, togliamo loro il volto della Bellezza di Dio e mettiamo loro la maschera della bruttezza del male. Diventiamo «brutti» anche noi, nel guardarci allo specchio sporchi del sangue del fratello che abbiamo ucciso con la lingua. Riflessioni spirituali, citazioni di autori e parole del Papa per non cadere in tentazione. La Vergine del Silenzio ci insegni l'uso giusto della nostra lingua, ci doni la forza di benedire tutti, la pace nel cuore e la gioia di vivere." (Dalla Prefazione di papa Francesco)
Il libro è una raccolta meditativa sulla gioia. Ecco cosa propone l'autore per suscitarla: cantare nel cuore il "Laudato si' mi' Signore"; tenere un diario per fare esercizi quotidiani di gratitudine; imparare l'arte di sorridere; non dare nulla per scontato, sapendo che tutto è dono e grazia di Dio; amare le piccole cose; essere appassionati di quello che facciamo; essere competenti, umili, coraggiosi, generosi e pieni di entusiasmo; essere sordi alle chiacchiere, ascoltare i saggi, seguire Gesù e i santi, perché Dio vuole fare di noi un'opera d'arte.
Abbandonarsi in Dio significa perdere il controllo sulla propria vita, su quella degli altri e anche su Dio. I "maniaci" del controllo perdono il gusto della vita per l'ansia di tenere tutto sotto controllo. «Lascia fare a Dio, fidati di Lui, vivi e lascia vivere, scenderà nel tuo cuore una pace profonda e vedrai i miracoli», così consiglia fra Emiliano Antenucci, perché, egli sostiene, «abbandonarsi nel Signore continuamente, con atti di fede, è l'unico vero modo con cui darsi da fare per realizzare la missione per cui sei sulla terra». Abbandonarsi in Dio è vivere il mistero della vita senza tante spiegazioni e analisi: questo è il segreto della felicità. Siamo troppo presi da preoccupazioni e pensieri di morte che piano piano ci distruggono, dobbiamo essere ottimisti e pieni di pensieri di luce: solo così possiamo fare grandi cose ed edificare gli altri. Non basta solo fidarsi, come Abramo, affidarsi e abbandonarsi.
Tra musica e silenzio c’è un legame profondo. La musica, infatti, nasce dal silenzio, prende senso proprio grazie alle pause, al silenzio. La musica, che è un linguaggio universale in grado di connettere l’uomo a Dio e agli altri, trova nel silenzio le sue stesse radici. Attraverso questa lettura, fra Emiliano Anteniucci ci porta a riscoprire il valore terapeutico di musica e silenzio, essenziali per la bellezza, la poesia e l’armonia della vita. Senza silenzio, la musica perderebbe la sua essenza e diventerebbe caos. Grazie al silenzio, invece, la musica può diventare preghiera poiché è arte che consola, emoziona, unisce.
In queste pagine viene esplorato il significato profondo di "silenzio" e "meditazione" e viene proposta una pratica quotidiana attraverso un insegnamento condiviso. In un'epoca in cui la meditazione è spesso ridotta a moda o tecnica di benessere, e in un mondo in cui, quando si parla di "meditazione", subito si pensa a qualche pratica orientale, è fondamentale riscoprirne le radici autentiche, che sono cristiane. Questo libro offre una guida per ritornare alla meditazione cristiana, recuperando le nostre radici spirituali e preservando la ricchezza di una tradizione che rischia di essere dimenticata, in un mondo sempre più lontano dalla bellezza del patrimonio spirituale cristiano.
Fra Emiliano Antenucci e Alfredo Altomonte si sono incontrati e hanno deciso di scrivere qualcosa che possa aiutare tanti ragazzi, resi indifferenti e abulici dalla vita, a ritrovare sé stessi e a credere nella forza della loro interiorità per riscoprire la bellezza e la positività della vita. Per farlo, dopo aver esaminato vari aspetti della realtà in cui oggi viviamo, ne sottolineano le difficoltà, i limiti, le ingiustizie, le incomprensioni, i falsi giudizi e lanciano messaggi di solidarietà e speranza. Ribadiscono la necessità che i giovani non siano soltanto e sempre compresi ma anche ripresi, con autorevolezza sì ma con la fiducia nella loro positività, in ciò che di bello portano con sé, nei valori di cui sono espressione. Ritengono necessario frenare l'onda di svalutazione di tutto ciò che fanno o sostengono, mettersi al loro fianco per affrontare insieme le forti problematiche che trovano nel loro cammino, come il bullismo, la violenza, i femminicidi, l'ostentazione del genere, le provocazioni, la mancanza di lavoro, una scuola spesso poco attenta, più azienda che palestra di umanità. È attraverso tutto ciò che si scoprono nuove dimensioni di soggetti giovani che spesso hanno soltanto bisogno di essere visti, amati, apprezzati, incoraggiati, per esprimere i propri sentimenti più veri e profondi e poter schiudere i propri petali a una vita vissuta con speranza e gioia, nella certezza che prima o dopo, presto, la loro fioritura avverrà. Prefazione di Davide Banzato. Postfazione di Antonella Arioli.
«Gli Autori di questo libro-guida ci propongono un “pellegrinaggio” alle sorgenti del silenzio. Scelta molto significativa, che ci fa subito capire l’essenziale: il silenzio è un dono di Dio, non lo si “acquista” e neppure lo si “conquista”, ma lo si riceve in dono. Bisogna, però, desiderarlo e accoglierlo in cuore umile e povero, pieno di stupore. Per “insegnare” il silenzio, è stato scelto un suggestivo percorso attraverso l’arte di un mistico: il beato Angelico. Conducendo dolcemente il lettore a contemplare gli affreschi del convento domenicano di San Marco in Firenze, suor Gloria Riva lo aiuta a cogliere la bellezza spirituale degli affreschi, così da fare un vero incontro con il mistero del Verbo incarnato.
Ad ogni passo, ad ogni sosta contemplativa, si inserisce la voce silenziosa di fra’ Emiliano, che aiuta a far luce dentro il cuore e a stare con semplicità e sincerità davanti al Signore». Dalla Prefazione di Madre Anna Maria Cànopi osb
Gli autori
Fra Emiliano Antenucci, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, è l’inventore del corso “Silenzio, parla il Silenzio”, tradotto anche in spagnolo e riprodotto in Messico diverse volte. Il corso del Silenzio è stato approvato da Madre Anna Maria Cànopi, Abbadessa del monastero benedettino dell’Isola di San Giulio d’Orta (NO), ed è sostenuto dalla preghiera e dall’intercessione di 25 monasteri di clausura. Fra Emiliano si occupa di pastorale giovanile; le sue passioni sono la mistica e la spiritualità; attualmente guida due “scuole di preghiera”.
Suor Maria Gloria Riva entra tra le Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento nel 1984. Nel 2007 ha fondato le Monache dell’Adorazione Eucaristica che, accanto alla contemplazione adorante del Mistero Eucaristico, curano un centro di spiritualità per la diffusione della Bellezza. La Comunità ha ricevuto l’approvazione diocesana nel 2009. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Nell’Arte lo stupore diuna Presenza (20052); Frammenti di Bellezza (2006); Testimoni del Mistero, quadri sul Vangelo di Luca (2006); Volti e Stupore, uomini feriti dalla bellezza (2007), Mendicanti di Bellezza. Collabora con quotidiani e riviste e con il sito www.culturacattolica.it, dove le monache dell’Adorazione hanno un loro canale web: adoratrici.culturacattolica. it. È stata Consulente storico per il film: Il Cantico di Maddalena, sulla vita della Beata Maria Maddalena dell’Incarnazione. Nel 2012, con l’editrice San Paolo, pubblica Il Cantico di Maddalena, la vita della Madre, a cui si accompagna il DVD del film.
L'umanità di cui gli autori parlano in questo vero e proprio pamphlet provocatorio e stimolante è inevitabilmente collegata alla fede, intesa non come vaga spiritualità, né come vuota religiosità; è un modo di esistere che «fa della vita un dono per sé e per gli altri, perché quando la luce sorge non c'è più posto per le tenebre e anche i coni d'ombra delle istintività si attenuano. È uno stile di vita aperto, per nulla bigotto, perché l'amore dilata il cuore, non lo costringe in aride piccolezze. È libertà di vivere indistintamente spirito e corpo, non separandoli, ma fondendoli nell'unicità del proprio "essere umani". Non carica pesi sulle spalle degli altri, ma li porta in prima persona e aiuta a portarli. Il suo ruolo nel mondo non è nello sfruttamento, ma nella cura, in favore della bellezza, dell'armonia e dell'utilità di ognuno, perché solo in questo modo partecipa all'azione creatrice di Dio: quel Dio che fin dal primo momento ha scelto per se stesso di "vivere l'essere umano" e di agire attraverso ogni donna e uomo che riconoscono la sua presenza viva nelle loro stesse sembianze, fatte a sua immagine e somiglianza».
«Non si possono riassumere in poche parole le "schegge" raccolte da Antonazzi in queste pagine. In queste parole lo studioso e l'erudito mostra la sua capacità di sintonizzarsi con i sentimenti di un cristianesimo di popolo e non di dotti. L'Autore ha il senso d'una Chiesa che viene dai secoli, destinata al futuro, in cui non si può troppo esaltare o troppo drammatizzare una stagione o un'esperienza, fosse quella che si ama di più o che si detesta. A proposito del Grande Giubileo del 2000, offre, ad esempio, una lettura equilibrata: "Le grandi manifestazioni giubilari sono un valore autentico. Non mi sentirei, tuttavia, di condividere una enfatizzazione pericolosa, perché alle folle di fedeli in Piazza S. Pietro è facile contrapporre folle altrettanto e non raramente più numerose che riempiono gli stadi...". Le osservazioni di Antonazzi spiazzano per la loro originalità. Sono quelle di un uomo contemporaneo e di un prete. Lo sguardo del prete non pesa, ma arricchisce quello dell'uomo contemporaneo». (dalla Prefazione di Andrea Riccardi)
GLI AUTORI
Mons. Giovanni Antonazzi ha ricoperto alte cariche nella gerarchia ecclasiastica, in particolare nella Propaganda Fide.
Fondatore dell’Istituto di Ricerche Storiche dell’Alto Lazio, ha sempre associato la sua attività culturale di storico ad un gusto per l’osservazione e l’analisi che ha saputo trasferire sulla pagina con misura, fermezza e arguzia, come nel volume pubblicato da Marietti nel 1997 Dietro il sipario. Sprazzi di vita ecclesiastica romana. A lui si deve l’edizione critica dell’enciclica Rerum Novarum; ha lavorato alle “Edizioni di Storia e Letteratura” con don Giuseppe De Luca, al quale ha dedicato la monografia Don Giuseppe De Luca. Uomo cristiano e prete (Brescia 1992).

